Emersi dettagli su un Donkey Kong 3D per Switch scartato

Se negli ultimi anni avete seguito almeno un po' i rumor che circolano quasi sempre prima dei Nintendo Direct, vi sarà capitato moltissime volte di sentire qualche voce di corridoio che parlava di un nuovo gioco di Donkey Kong. Tuttavia, al giorno d'oggi, l'unico titolo della serie di DK su Switch è ancora il port di Donkey Kong Country: Tropical Freeze, uscito originariamente su Wii U nel 2014. Possibile che da allora non sia mai stato pubblicato un nuovo capitolo originale?

Ebbene, pare che questo nuovo titolo sarebbe potuto esistere veramente: la notizia viene dal blog DK Vine, e di recente è stata portata su YouTube da DidYouKnowGaming:

Stando a DK Vine, il progetto sarebbe stato sviluppato da Vicarious Visions, studio acquisito da Activision e diventato poi parte di Activision Blizzard. Nel 2015, questo studio annunciò la sua prima collaborazione con Nintendo: Skylanders: SuperChargers. La versione Wii U, infatti, includeva delle statuine di Bowser e Donkey Kong che permettevano di giocare nei loro panni all'interno del gioco (una meccanica simile agli amiibo, ma che la serie faceva già da tempo). L'implementazione di Donkey Kong in questo crossover avrebbe impressionato Nintendo così tanto da garantire a Vicarious Visions lo sviluppo di un nuovo Donkey Kong su Switch.

Dall'articolo sono emersi anche un mucchio di dettagli succosi relativi al gioco, battezzato internamente Donkey Kong Freedom. Come suggerisce il nome, l'idea era quella di un capitolo in 3D con una forte enfasi sulla libertà di movimento, replicando il gameplay della serie di Donkey Kong Country in tre dimensioni. Tra le novità principali era previsto l'uso di corde e liane su cui Donkey Kong avrebbe potuto scivolare, un po' come i rail nei giochi di Sonic The Hedgehog o Tony Hawk's Pro Skater (serie a cui Vicarious Visions ha lavorato, tra l'altro). Pare inoltre che a supervisionare il progetto ci fosse Shigeru Miyamoto in persona, e che avrebbe suggerito di far usare a Donkey Kong delle bucce di banana per scivolare sulle corde, in modo da non farsi male ai piedi.

L'ambientazione di questo capitolo era per metà tropicale, per metà industriale: l'idea su cui si sarebbe dovuta basare la trama, infatti, consisteva nella costruzione di una fabbrica che avrebbe deturpato l'isola di Donkey Kong. Pauline, personaggio che ha debuttato insieme a DK, sarebbe stata addirittura un personaggio giocabile, probabilmente con uno stile di gioco diverso: il suo ruolo, secondo l'articolo, sarebbe stato quello di proteggere i Kong dall'inquinamento dilagante sull'isola.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: che fine ha fatto Donkey Kong Freedom? Molto probabilmente, è stata Activision stessa ad abbandonare il progetto: dopo circa sei mesi di sviluppo, lo studio voleva tornare a concentrarsi maggiormente sui giochi delle sulle sue IP principali, come Crash Bandicoot N. Sane Trilogy. Si ipotizza che alcuni asset di quest'ultimo titolo provengano proprio da Donkey Kong Freedom, ad esempio le piante della giungla.

Nel 2016, i due fratelli fondatori di Vicarious Visions, Karthik Bala e Guha Bala, hanno abbandonato lo studio per fondarne uno nuovo, Velan Studios. Tuttavia, non hanno smesso di collaborare con Nintendo: ricordate Mario Kart Live: Home Circuit? È stato sviluppato proprio da loro.

Ma chissà, un giorno Donkey Kong Freedom potrebbe finalmente vedere la luce: si vocifera che il progetto sia stato preso in carico da Nintendo EPD, la divisione principale di Nintendo. Comunque sia, una nuova avventura di Donkey Kong dovrà pur arrivare, magari sulla prossima console, ci tocca solo aspettare.

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