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To the Moon[/div]Genere: Avventura, RPG
Svilluppatore: Freebird Games
Download: Freebird Games (demo di un'ora), Steam
Lingue: Inglese (consigliato), italiano, altro
Prezzo: 7,96€
Questa recensione NON contiene spoiler sulla trama.
To the Moon[/div]Genere: Avventura, RPG
Svilluppatore: Freebird Games
Download: Freebird Games (demo di un'ora), Steam
Lingue: Inglese (consigliato), italiano, altro
Prezzo: 7,96€
Questa recensione NON contiene spoiler sulla trama.
To the Moon è una storia singolare. Tocca argomenti delicati che poche persone possono apprezzare fino in fondo, col coraggio e quel pizzico di spensieratezza che solo uno sviluppatore indipendente può permettersi di avere. È ambientato in un futuro vicino, approssimativamente tra il 2060 e il 2070, in cui la tecnologia si è sviluppata al punto da concepire una macchina che visualizza i ricordi delle persone, permettendo di interagirvi e plasmarli secondo la propria volontà. Questa macchina cambia permanentemente le memorie, i ricordi "finti" prendono il posto dei veri, non è quindi un'operazione effettuabile su una persona comune. Ma se venisse usata per esaudire l'ultimo desiderio di una persona in punto di morte, per realizzare nella sua mente ciò che ha sempre sognato ma che non ha potuto vivere in tempo? Questo è il lavoro della dottoressa Eva Rosalene e del dottor Neil Watts, protagonisti giocabili di questa storia, che vengono assunti da un anziano uomo che vuole realizzare il suo sogno: andare sulla Luna.
Poco dopo la breve introduzione grazie a cui facciamo la conoscenza dei dottori, ci si addentra nella mente di John, l'anziano uomo intorno a cui ruotano gli eventi di questa storia. Non possono semplicemente portarlo nello spazio: devono fare in modo che sia John a volerlo così intensamente da riuscirci con le proprie forze. Per riuscirci devono prima di tutto scavare nel suo passato, capire da dove nasce questo desiderio e quali sono i momenti più importanti della sua vita percorrendo a ritroso i suoi ricordi: gli oggetti per lui più significativi costituiscono dei collegamenti agli eventi del passato che sono rimasti impressi nella sua memoria, e permettono di tornare indietro nel tempo fino alla sua infanzia. Ciò significa che la storia viene raccontata al contrario: prima si vedono le conseguenze delle sue azioni, solo successivamente se ne scopre la causa. Non è affatto semplice raccontare una storia in questo modo: esporre i fatti svelando "il giusto", né troppo né troppo poco, diventa un compito ancora più delicato, e To the Moon lo svolge alla perfezione. Ogni singola parola è soppesata con cura, i colpi di scena e i segreti vengono rivelati al momento giusto, non prima di aver lasciato abbastanza indizi sottili per permettere ai giocatori più attenti di intuire tutto da soli.
È naturalmente la trama il punto di forza di To the Moon, ma bisogna assolutamente riconoscere la qualità della colonna sonora, composta per la maggior parte solo con un piano che colora l'atmosfera del racconto coi toni desiderati dallo sceneggiatore. La storia non è costituita soltanto da momenti commoventi e riflessioni profonde, ci sono tante situazioni divertenti e a volte un po' demenziali che spezzano sapientemente il ritmo di una storia che altrimenti, per quanto bella, sarebbe stata un po' pesante, e la colonna sonora contribuisce benissimo a questo proposito. Tuttavia anche in questo caso ogni singola parola ha un'importanza fondamentale: una parola di troppo può raffreddare eccessivamente l'atmosfera, e la sensazione è che a volte si tenda ad esagerare un po', soprattutto nei momenti più intensi della trama che meriterebbero di essere vissuti senza distrazioni.
A portare un po' di varietà ci sono anche dei piccoli minigiochi e delle fasi con un gameplay diverso, probabilmente i punti deboli di To the Moon: i controlli alternativi in queste occasioni sono piuttosto grezzi, e a volte stonano col caratteristico stile da punta e clicca. Parlando anche di grafica, To the Moon si basa sull'engine di RPG Maker XP e si vede, ma gli autori hanno fatto un ottimo lavoro nel riempire di vita le ambientazioni e i personaggi, che risultano incredibilmente espressivi nella manciata di pixel che hanno a disposizione. Molto belli anche gli sfondi, di grande atmosfera, che creano dei panorami stupefacenti in diverse occasioni.
Forse avrete notato che per l'intera recensione mi sono sempre riferito a "To the Moon" come "storia" o "racconto", mai come "gioco". I più freddi e superficiali potrebbero vedere in To the Moon un gioco mediocre con una storia strepitosa. Al contrario, si tratta di una storia strepitosa intorno alla quale è stato costruito un gioco, che appare più come un libro interattivo in cui bisogna risolvere piccoli enigmi per svoltare pagina. Non darò voti, ma To the Moon è un'esperienza unica nel panorama videoludico, che per soli 8€ consiglierei a tutti di vivere.
C'è un'ultima cosa che vorrei aggiungere, ma non posso parlarne senza accennare a parti avanzate della trama. La parte seguente quindi contiene spoiler ed è dedicata esclusivamente a chi ha già finito il gioco. Anche se non pensate di giocarci, evitate assolutamente di andare avanti, o rischiate di rovinarvi una bellissima esperienza.
Poco dopo la breve introduzione grazie a cui facciamo la conoscenza dei dottori, ci si addentra nella mente di John, l'anziano uomo intorno a cui ruotano gli eventi di questa storia. Non possono semplicemente portarlo nello spazio: devono fare in modo che sia John a volerlo così intensamente da riuscirci con le proprie forze. Per riuscirci devono prima di tutto scavare nel suo passato, capire da dove nasce questo desiderio e quali sono i momenti più importanti della sua vita percorrendo a ritroso i suoi ricordi: gli oggetti per lui più significativi costituiscono dei collegamenti agli eventi del passato che sono rimasti impressi nella sua memoria, e permettono di tornare indietro nel tempo fino alla sua infanzia. Ciò significa che la storia viene raccontata al contrario: prima si vedono le conseguenze delle sue azioni, solo successivamente se ne scopre la causa. Non è affatto semplice raccontare una storia in questo modo: esporre i fatti svelando "il giusto", né troppo né troppo poco, diventa un compito ancora più delicato, e To the Moon lo svolge alla perfezione. Ogni singola parola è soppesata con cura, i colpi di scena e i segreti vengono rivelati al momento giusto, non prima di aver lasciato abbastanza indizi sottili per permettere ai giocatori più attenti di intuire tutto da soli.
È naturalmente la trama il punto di forza di To the Moon, ma bisogna assolutamente riconoscere la qualità della colonna sonora, composta per la maggior parte solo con un piano che colora l'atmosfera del racconto coi toni desiderati dallo sceneggiatore. La storia non è costituita soltanto da momenti commoventi e riflessioni profonde, ci sono tante situazioni divertenti e a volte un po' demenziali che spezzano sapientemente il ritmo di una storia che altrimenti, per quanto bella, sarebbe stata un po' pesante, e la colonna sonora contribuisce benissimo a questo proposito. Tuttavia anche in questo caso ogni singola parola ha un'importanza fondamentale: una parola di troppo può raffreddare eccessivamente l'atmosfera, e la sensazione è che a volte si tenda ad esagerare un po', soprattutto nei momenti più intensi della trama che meriterebbero di essere vissuti senza distrazioni.
A portare un po' di varietà ci sono anche dei piccoli minigiochi e delle fasi con un gameplay diverso, probabilmente i punti deboli di To the Moon: i controlli alternativi in queste occasioni sono piuttosto grezzi, e a volte stonano col caratteristico stile da punta e clicca. Parlando anche di grafica, To the Moon si basa sull'engine di RPG Maker XP e si vede, ma gli autori hanno fatto un ottimo lavoro nel riempire di vita le ambientazioni e i personaggi, che risultano incredibilmente espressivi nella manciata di pixel che hanno a disposizione. Molto belli anche gli sfondi, di grande atmosfera, che creano dei panorami stupefacenti in diverse occasioni.
Forse avrete notato che per l'intera recensione mi sono sempre riferito a "To the Moon" come "storia" o "racconto", mai come "gioco". I più freddi e superficiali potrebbero vedere in To the Moon un gioco mediocre con una storia strepitosa. Al contrario, si tratta di una storia strepitosa intorno alla quale è stato costruito un gioco, che appare più come un libro interattivo in cui bisogna risolvere piccoli enigmi per svoltare pagina. Non darò voti, ma To the Moon è un'esperienza unica nel panorama videoludico, che per soli 8€ consiglierei a tutti di vivere.
C'è un'ultima cosa che vorrei aggiungere, ma non posso parlarne senza accennare a parti avanzate della trama. La parte seguente quindi contiene spoiler ed è dedicata esclusivamente a chi ha già finito il gioco. Anche se non pensate di giocarci, evitate assolutamente di andare avanti, o rischiate di rovinarvi una bellissima esperienza.
- SPOILER | Mostra