Oggi ho visto una scena raccapricciante...

Ecstasy ha scritto:Poi va detta un'altra cosa: è un discorso che mi ricorda un topic che ho letto su gaf poco tempo fa: è giusto vendere una copia di GTAV (es.) a un bambino, o meglio è giusto che il genitore la acquisti per lui?
Ciò che ho pensato è che, sinceramente, un genitore dovrebbe conoscere il proprio figlio meglio di un commesso e meglio di uno studioso. Sono bambini, certo, e gran parte del loro carattere è completamente da crearsi - tuttavia un po' di sano giudizio da parte dei genitori non può che guidare nel verso corretto: ritengono che il loro figlio sia maturo abbastanza? ritengono di poterlo seguire giocare e quindi in caso, come dire, partecipare alla situazione stessa? e allora che facciano quel che gli pare, a patto non venga abbandonato a sé.

Questo mi ricorda che un mio cugino giocava a GTA: San Andreas quando ancora non frequentava le elementari

Fossi io un genitore, sapendo come sono stato educato io, non metterei in mano a mio figlio un gioco violento a quell'età. Però c'è una cosa da dire, cioè che, man mano che le generazioni passano, i bambini diventano più svegli, quindi sanno discernere meglio la finzione dalla realtà.

Soprattutto, col fatto che i mezzi di comunicazione negli ultimi 60 anni hanno avuto un accrescimento continuo, è più facile che i bimbi si argomentino su cose magari a noi sconosciute o considerate tabù dalla società. Tanto per fare qualche esempio, io ho saputo dell'esistenza della droga a 9 anni, dell'omosessualità a 11 e del sesso spinto a 12 (il sesso nel senso di "rapporto uomo-donna che concepisce un figlio attraverso gli organi genitali" invece l'ho imparato alle elementari per normale curriculum). Generazioni prima di noi hanno imparato queste cose tra i 18 e i 20 anni, se non dopo, mentre i giovani d'oggi probabilmente sanno già tutto anche se sono nati nel 2009 o nel 2010. E non ancora vediamo come va col gender

C'è un'altra cosa che mi viene in mente spesso, cioè che in realtà la violenza per natura non dovrebbe essere una cosa da nascondere durante l'infanzia. I cavernicoli, che dovevano sopravvivere in ambienti selvaggi, o quelli che sono vissuti/vivono in mezzo alla guerra hanno provato/provano situazioni emotive estreme, ben più forti di quelle che si dovrebbero provare guardando un'opera di fantasia. Si potrebbe quasi dire che quel periodo in cui gli argomenti come il sesso e la droga erano considerati tabù sia una sorta di degrado naturale: non sapere queste cose vuol dire anche non sapere come proteggersi da uno stupro o quali sono i rischi dell'assunzione di cannabinoidi o simili.

Ma ovviamente noi uomini, e io non mi escludo, vogliamo che i nostri figli vivano una vita quanto più felice possibile, tutelandoli e tutelandoci fin quando non riteniamo che siano abbastanza maturi da affrontare da soli le avversità del mondo. Sperando almeno nel mantenimento della pace in quelle aree che per gli ultimi 70 anni lo sono state (non dico per forza nel resto del mondo, che mi sa che la pace universale non si otterrà mai), la cosa effettivamente migliore per noi occidentali sarebbe far vivere i bambini come bambini.

Personale lista delle prime cose che penso di fare quando (se? ) avrò un figlio o una figlia, ammesso che la mia futura moglie (? ) sia d'accordo:
-Non battezzarlo. O almeno, non fin quando non ha raggiunto un'età consapevole, e solo se lo vuole lui/lei.
-Educarlo con giochi divertenti e allegri (ogni volta che penso "ho un bambino da educare" mi viene in mente "Yoshi's Story") e fargli vedere tanti cartoni e film Disney.
-Dirgli che non importa se gli piacciono i maschi / le piacciono le femmine, basta che rispetti tutti secondo l'Art. 3 nonostante le differenze di sesso, razza, lingua, religione e quant'altro.



tl;dr
Secondo me ci deve essere più controllo da parte dei genitori e, per quanto possibile, bisogna tenere i bambini alla larga da giochi e situazioni violente, ma bisogna anche renderli consapevoli in maniera indiretta e scialla, dando loro più autonomia di pensiero.

(So che il focus del post non è stato molto rispondere alla domanda di Mud, ma era da un po' che non attaccavo un discorsone e devo tenermi in allenamento )

Ovviamente non ci penserei nemmeno a dare GTA in pasto a un bambino di meno di 10 anni: è un qualcosa che per me non è ancora parte del suo mondo.
Ma appena mi dimostra che è maturo abbastanza da capire che quella è tutta violenza esagerata, mio malgrado lo lascerei giocare

ritengono di poterlo seguire giocare e quindi in caso, come dire, partecipare alla situazione stessa? e allora che facciano quel che gli pare, a patto non venga abbandonato a sé.

Purtroppo molti genitori se ne fregano. Anzi, comprano giochi molto più "maturi" solo per poter "far maturare" il proprio figlio, metodo che io ritengo sbagliatissimo.

Una GTA ai ragazzini potrebbe quasi starci, non è detto che spendano tutte le loro ore di gioco a fare cose "cattive". Io stesso quando ci giocavo alle medie non me la prendevo con gli npc, ma andavo a sbattere a tutta velocità contro i muri con la macchina perché la fisica era programmata male e volava via