Ci sono youtuber di tutti i tipi, di tutti gli approcci, famosi e meno. C'è a chi piace seguire i loro i video, chi li schifa, chi se ne vede qualcuno di qualche youtuber nello specifico per divertimento o interesse.
Ma, fondamentalmente, c'è una cosa che dovrebbe accomunare tutti queste persone: la genuinità.
Non tanto la genuinità nel modo in cui si pongono nei loro video, perchè spesso si divertono ad indossare maschere, o ad esagerare con le reazioni (tipo PewdePie che urla a caso quando gioca agli horror), ma la genuinità del loro canale. Uno youtuber spesso parte come una persona qualunque, che ha voglia di dire qualcosa sul web, e lo fa. Può guadagnarci sopra, ma la spinta primitiva è il puro divertimento ed interesse personale. Non credo che gente come Yotobi, Zeb89, o Dario Moccia pensassero di diventare famosi come lo sono ora, quando cominciarono a postare i primi video.
Poi, c'è stata una prima contaminazione, con la migrazione di alcuni di questi youtuber a mezzi di comunicazione più tradizionali, come Frank Matano, Clio e Willwoosh. Ma per quanto ci fosse stato un contatto tra web e tv, i format televisivi, la rigidezza e la patinatura non aveva ancora intaccato lo spirito del web, o almeno se l'hanno fatto è stato in maniera esplicita, dimostrata in primis dagli stessi youtuber.
Però infine è arrivato Francesco Sole.
Di primo acchitto, Francesco Sole è un canale su Youtube come tanti altri: parla di luoghi comuni, della vita di tutti i giorni, della moda del momento. È un canale piuttosto seguito, come altri.
Ma Francesco Sole non è un qualcosa nato da solo.
Francesco Sole è un progetto nato a tavolino, costruito e studiato per attirare audience, come se fosse un programma tv, da Francesco Facchinetti e Selvaggia Lucarelli. E la cosa che ha fatto imbufalire la community è non tanto la falsità del prodotto, quanto il fatto che tale prodotto venga presentato come fresco e pulito.
https://www.facebook.com/video.php?v=851629161546108
Il video esplica in maniera più chiara e dettagliata quello che ho scritto sopra (sì, mi sono ispirata al video per aprire il topic).
tl;dr
Il problema però non è tanto se uno youtuber è raccomandato o meno, ma che il mondo televisivo vorrebbe inglobare il web nella sua sfera di influenza il web, adattarlo ai suoi schemi, e quindi privarlo della libertà che lo contraddistingue. E questo sarebbe il primo passo verso, permettemi l'iperbole distopica, un web castrato e censurato.
That is not dead which can eternal lie, and with strange aeons, even death may die.