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[Discussioni calde!] Ma [censura] la censura!

Inviato: 17 maggio 2015, 8:04
da Zigoon
Sapete perché c'è la superstizione del numero 17?
Fu tutto dovuto ad Appio Claudio Cieco, console romano di fine III secolo a.C., che con incredibile fantasia anagrammò il numero romano XVII in "VIXI", che in latino vuol dire "sono vissuto", ovvero "sono morto". Ma oltre a questo, il buon vecchio Appio contribuì persino all'eliminazione dall'alfabeto latino della lettera "z", che venne ripristinata solo in seguito (ed è per questo che nel nostro alfabeto è l'ultima lettera, invece che una delle prime come in quello greco). Il motivo? Era la lettera che onomatopeizzava i presagi di morte.
Si tratta di un vero e proprio caso di censura.

Estendiamo un po' il discorso.

Esistono diversi tipi di censura.
Quella più comune, che conoscono tutti, è quella che mi impedisce di vedere scritte per intero, qui nel Mario's Castle, parole come c***o, st****o e vaff*****o. Questo tipo di censura è necessaria, in quanto in luoghi frequentati dai bambini come questo forum queste parole possono essere assimilate (e lo sono) dagli infanti nei modi peggiori possibili. Molti bimbi, soprattutto negli ultimi anni, sentendo molti adulti che parlano attraverso parolacce, le ripetono a pappagallo, credendo di atteggiarsi da adulti, mentre invece ci fanno solo la figura dei maleducati. Ci sono dei limiti a questo tipo di censura: dato che fanno comunque parte del parlato o del pensiero di, diciamolo, tutti noi, questo tipo di censura limita la nostra espressività, in quanto sono spesso parole piuttosto enfatiche. Inoltre, anche se sottoposta a censura, la parolaccia censurata può essere facilmente dedotta dal contesto. Quindi, o la si dice, o non la si dice. Perché se dico ad uno di voi "figlio di p*****a", anche se non si vede la parola censurata, voi riuscite a capire benissimo che sto facendo un insulto a vostra madre, e quindi avete tutto il diritto di accusarmi di flame e farmi ammonire/bannare. Quindi l'utilizzo e non utilizzo di parolacce deve essere dettata, più che dalla censura, dal buonsenso e dall'educazione.

Esiste poi la censura religiosa. La cristianità porta ancora sulle proprie spalle il peso dello storico tribunale dell'Inquisizione, che denunciava e condannava attraverso la tortura e la pena di morte ogni opinione che fosse contraria o condannata dalle dottrine cristiane, anche quelle più empiricamente evidenti (inutile ricordare il caso di Copernico e Galileo, che con le loro scoperte contraddicevano un passo della Bibbia che diceva "Sole, fermati nella valle del Gabaòn", per i cristiani del tempo prova inconfutabile che il Sole girasse intorno alla Terra). Il simbolo della censura cristiana? L'Indice dei Libri Proibiti, attraverso cui la Chiesa condannava i cristiani che leggevano libri elencati nella lista, come il Dialogo sui massimi sistemi, il Decameron del Boccaccio, la Monàrchia di Dante e così tanti altri testi che impieghereste delle ore solo per rendervene conto. Per non parlare delle altre religioni, che attuano censure a volte persino peggiori (coprire PER FORZA i volti delle donne?!).

E, come si sa, la politica è religione e la religione è politica, quindi non si può parlare di censura religiosa senza parlare di censura politica. Dittature e totalitarismi (ma anche tante finte democrazie) hanno ucciso e torturato molti individui che non erano d'accordo con il potere costituito, nascondendo per anni delitti e misfatti di chi comandava per mantenere intatta la propria immagine. Chi era al potere, inoltre, sfruttava la propria posizione per rivendicare idee assurde e inaccettabili, quali la superiorità della razza ariana e l'inferiorità degli ebrei. Questo tipo di censura è stata al centro di numerosi romanzi, film, fumetti e videogiochi del Dopoguerra, tra cui vale la pena citare 1984 e V per Vendetta, la cui maschera è usata dal gruppo di hacker Anonymous a volte per fini "leciti" (pur in mezzo a tante stupidaggini).

Il tutto ha contribuito ad un altro tipo di censura, la censura etica. Questo tipo di censura annovera certi tabù: rutti, scorregge, pedofilia, coprofagia, zooerastia... Tra i tabù era annoverata anche l'omosessualità, realtà che purtroppo per molte persone all'antica è ancora molto difficile da accettare.

Ora, la censura artistica, della quale si parlava del topic di Paper Mario, coinvolge un po' tutti questi aspetti. La censura politica ha condannato o stravolto innumerevoli artisti, quella religiosa ha fatto impazzire il Tasso...
Ma ciò che ci interessa di più è l'ambito delle arti "per bambini" (cartoni/anime, fumetti/manga, videogiochi...), dove la censura, nel nostro caso specifico, ha un nome ben famoso: Movimento Italiano dei Genitori. Per gli amici, MOIGE.
Sapete certamente tutti meglio di me che, a causa del MOIGE, in Italia (ma anche in America, sotto la sorveglianza di 4Kids) anime come Dragon Ball, Naruto, One Piece o Detective Conan hanno subito pesanti censure in scene contenenti sangue, morte, nudità, sesso o quant'altro possa sconvolgere i bambini, talvolta usando allegorie o giri di parole (linfa vitale, andare all'altro mondo...) e talvolta stravolgendo persino la trama o il messaggio dell'opera. Questo perché in Giappone esistono anime per diverse fasce d'età (dai kodomo, come Hamtaro, agli hentai), mentre in Occidente, salvo per casi particolari come i Simpson e i Griffin, i cartoni sono visti come una forma d'arte riservata ai bambini. Sapete com'è, come si farebbe a vendere ogni anno lo zaino di Dragon Ball, se Dragon Ball fosse un cartone per adolescenti?

Quello che non si comprende abbastanza è che i bambini d'oggi sono abbastanza "intelligenti" da comprendere almeno un buon 70% di quello che viene censurato (insomma, mio cugino a quattro anni giocava a GTA!! E a otto vedeva i filmati di animali che facevano sesso!). Non solo, ma si fatica anche a comprendere che cose come il transgenderismo ormai non sorprendono più nessuno: sono anzi parte integrante del nostro immaginario (pensate a Vladimir Luxuria) e, soprattutto, coinvolgono solo l'individuo senza che altri ne soffrano fisicamente/psicologicamente. In questo senso, è ovvio che la pedofilia è una cosa da condannare a priori, perché il bambino innocente è stato stuprato da altri, rimettendoci la sanità mentale e quella fisica. A tal proposito, ho letto un po' di tempo fa che un quarantenne del Kuwait aveva sposato una bimba di otto anni, che è morta durante la notte di nozze per come quel tizio ne ha abusato.

Dopo tutto questo riassunto, che ho fatto in momenti di scarsa lucidità perché scritto durante le prove teatrali e dopo lo spettacolo, cosa pensate della censura?
Cioè, sì, è ovvio che molti di voi sono ampiamente contrari ad essa, ma secondo voi come si potrebbe fare per "censurare nel modo giusto", ammesso che si debba?

Secondo me, semplicemente, si deve mantenere intatta l'opera originale e fare in modo che chi non la apprezzi o non "dovrebbe" vederla non la veda. Insomma, come gli horror e i film catastrofici, no? Oppure come Death Note, che era trasmesso su MTV nella fascia serale.

Mi rendo conto che ci sono moltissime cose da dire, ma ho già fatto un wall of text ed è già tanto che non mi rispondiate con un "tl;dr" rofl

Inviato: 17 maggio 2015, 10:20
da Zackee
tl;dr bb

No ok. Hai fatto un discorso davvero interessante, m'è piaciuto leggerlo sìsì
Sulla censura mi ritrovo abbastanza d'accordo con te, ovvero fare in modo che chi si senta disturbato non veda. Dall'altra però non la trovo così malvagia, chi è facilmente impressionabile ma comunque vorrebbe vedersi una certa cosa la censura potrebbe in qualche modo "aiutarlo" e vederla senza sentirsi troppo in difficoltà. Al limite metterei due versioni dello stesso prodotto, una non censurata e una sì, e alla persona interessata darei libertà di scelta su quale andare a tuffarsi.

Re: [Discussioni calde!] Ma [censura] la censura!

Inviato: 17 maggio 2015, 11:45
da dot
Davvero un bel discorso.
Una censura politica attuale e davvero pessima è quella applicata dalla Germania al gioco "Wolfenstein The New Order", dove le svastiche dei soldati nazisti e delle bandiere sono state rimpiazzate dal logo del gioco stesso e dove ci si riferisce al governo nazista solo come "Regime", stravolgendo completamente il contesto del gioco.

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: [Discussioni calde!] Ma [censura] la censura!

Inviato: 17 maggio 2015, 11:46
da RednGreen
Bravo Zig fermoye

Parlando di censura artistica, sono a favore della censura solamente nel caso in cui il prodotto sia chiaramente diretto ai bambini ma allo stesso tempo sono presenti scene di violenza esplicita: non cose come un pugno, un po' di sangue o una sigaretta, ma sventramenti, stupri e roba extreeeeeeme che possono effettivamente shockare il bambino. Cose che dubito siano mai successe comunque. Penso che in un cartone o un videogioco a volte un minimo di violenza, o l'avvicinamento a temi adulti, possa essere persino utile per il bambino (non sto dicendo che sia necessario, anzi). Il fatto è che sono i genitori a dover educarlo, e magari spiegargli che alcune cose che vede sono eticamente sbagliate. Molti non lo fanno per vari motivi (impegni, lavoro, incapacità), ma sono curioso di vedere come si evolverà la situazione con le nuove generazioni di genitori.

Stessa cosa per la censura e il risentimento verso l'omosessualità e il transgenderismo, che trovo semplicemente stupidi (la censura e il risentimento intendo rofl). Interessante come la religione abbia imposto la sua visione di sessualità e ancora oggi si vedono i risultati.

Per il resto, sono d'accordo con te perchè la cosa migliore sarebbe mandare in onda il prodotto in fasce d'orario apposite: per esempio, un anno fa, in seconda serata Italia 2 ha trasmesso la serie di Lupin dedicata a Fujiko che è piuttosto spinta. Di certo non è la cosa più semplice considerando che spesso il desiderio di guadagno è maggiore del rispetto artistico (che sia pure per ignoranza verso il tipo di opera). Mandare in onda una versione incensurata e una censurata potrebbe starci ma non mi convince del tutto, sarebbe un po' come una presa in giro (perchè in qualche modo si modificherebbe lo stesso il prodotto).

Inviato: 17 maggio 2015, 11:59
da Zackee
roba extreeeeeeme che possono effettivamente shockare il bambino
Come me lo censuri Giygas? :8(:

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Inviato: 17 maggio 2015, 12:08
da RednGreen
Zackee ha scritto:
roba extreeeeeeme che possono effettivamente shockare il bambino
Come me lo censuri Giygas? :8(:
Come potrei? yyesh
Mi riferivo a cose ben più estreme, ma in effetti Giygas è un esempio interessante, vorrei essere un bambino americano degli anni '90 per vedere come avrei reagito. Per la re-release su Wii U hanno messo PEGI 12+, che secondo me è giusto sìsì Ecco, i metodi di classificazione sono un'ottima alternativa alla censura secondo me.

Re: [Discussioni calde!] Ma [censura] la censura!

Inviato: 17 maggio 2015, 12:51
da Alternis
Per quanto riguarda la censura artistica purtroppo negli anime si finisce sempre per snaturare e privare di senso una scena. Per esempio nella prima stagione di Dragon Ball c'è una scena censurata in cui Goku e Bulma vanno a dormire. Nella versione giapponese Goku dice che quando era piccolo usava i genitali del nonno come cuscino e Bulma si arrabbia. Entrambi vanno a dormire e Goku si appoggia su Bulma e nota che manca "qualcosa" e quindi le toglie le mutande per poi urlare "Ha perso le sfere!". Infine Bulma si alza e pensa che abbiano rubato le Sfere del Drago. Nella versione censurata la scena non ha senso, Goku afferma semplicemente che utilizzava il nonno come cuscino e poi urla "Hanno rubato le sfere!", ma non si capisce il perché.

Inviato: 17 maggio 2015, 13:09
da Zackee
Mi ricordo quando Smash stava per uscire e avevamo censurato i nomi dei personaggi non ancora rivelati con *VETERANO* o *NEWCOMER* e spuntavano fuori cose epiche tipo "No mi pare che *VETERANO*uno ce l'abbia" rofl

Re:

Inviato: 17 maggio 2015, 13:50
da Alternis
Zackee ha scritto:Mi ricordo quando Smash stava per uscire e avevamo censurato i nomi dei personaggi non ancora rivelati con *VETERANO* o *NEWCOMER* e spuntavano fuori cose epiche tipo "No mi pare che *VETERANO*uno ce l'abbia" rofl
No aspetta lo hanno fatto sul serio?

Re: Re: Re:

Inviato: 17 maggio 2015, 15:03
da Kamek
Oh boy, la censura. Un esempio di come un'idea che potrebbe essere buona venne, e viene, spesso usata per coprire cose che in realtà andrebbero mostrate, o come scusa per nascondere sotto il tappeto problemi e argomenti 'troppo caldi' o 'pericolosi' per certe persone. Questo è un'argomento bello tosto, difficile da prender bene in mano per via dell'immenso numero di ragioni per cui la censura può esistere.

Come detto da Zig, ci son vari tipi di censura; Morale, Religiosa, Politica, a volte addirittura scientifica se proprio vogliamo stare a vedere. Ma in sè, la censura è sempre stata qualcosa di...potenzialmente utile, intelligente, ma spesso abusata da capi politici o religiosi per nascondere ciò che non piaceva, al punto di trasformarla in qualcosa potenzialmente mortale per chi andava contro di essa, vedi la censura religiosa contro coloro che dichiaravano che eravam noi a girar intorno al sole, invece del contrario.

Ora, censure politiche e religiose, sinceramente non credo che discutere serva a molto per il motivo preciso che non son tanto 'censure', quanto tentativi di nascondere ciò che non piaceva o piace all'occhio del popolo, spesso per mantenere il potere o nascondere fatti non legali/enormi problemi sotto il pretesto della censura, talvolta anche sotto quello della 'privacy'. Certo, è interessante parlarne, ma alla fine non è veramente possibile definirle censure, a mio dire.

Invece, parlando della censura artistica, sia dei quadri che dei videogiochi. Innanzitutto, parliamo di Ombretta/Vivian, e togliamoci un callo : SI, è un personaggio transgender, come Birdo. NO, non è semplicemente qualcosa che la gente si è inventata/messo lì per esser interpretato in vari modi, e una visita alla wiki inglese lo conferma :
In the Japanese version of Paper Mario: The Thousand-Year Door, Vivian was depicted as a transgender woman. It is openly stated in Vivian's character description, which is translated as "One of the Shadow Trio, Vivian appears to be a girl but is really a boy." (in Japanese: 「カゲ三人組の一人だった オンナのコのようで ホントは オトコのコ」). Additionally, Goombella's Tattle reads: "That's Vivian. Of the Shadow Trio, she's the youngest sister... er, brother." (in Japanese: 「『ビビアン』よ カゲ三人組の一人で いちばん下の妹 ・・・じゃなくて 弟ね」)[1][2]. While Beldam uses the term "majotachi" (meaning a group of sorceresses) to refer to her, Marilyn and Vivian as a collective, she also objects to Vivian trying to call the collective 「カゲ三姉妹」 Kage Sanshimai, the "Three Shadow Sisters", correcting the name to the gender-neutral 「カゲ三人組」 Kage Sanningumi, the "Shadow Trio", reminding Vivian that she is an 「オトコ」 otoko, "boy", written in red katakana for emphasis[2]. However, in the end, Goombella's letter indicates that Vivian's choice to be identified as female is accepted by her sisters as part of their efforts to be nice to her after the events of the game
Per tradurre a chi è poco versato in inglese, Vivian, aka Ombretta [ma perchè poi andar da un nome come Vivian ad Ombretta?], è fisicamente un maschio, ma vuol esser identificata come femmina --- e in vari punti del gioco, come la descrizione del personaggio, la guida di Goombella, il come ne parla Beldam etc, lo rendono evidente; Non vi è dubbio, non vi sono 'interpretazioni', Vivian è trasgender, ed è anche mentionato che alla fine le due sue sorelle accettano la sua identita, come parte dei loro tentativi di esser gentili con lei alla fine del gioco.

Yep, alla fin fine, il portale millenario fù già censurato, almeno in parte. Perchè, è la domanda. La risposta che trovo più logica è il motivo per cui capisco poco la censura in generale : la gente non capisce chi si comporta 'fuori dalla norma', e quindi disprezza tali idee.
Ora, capiamoci : la censura VISIVA di talune cose la capisco. Sangue in cartoni animati e quant'altro è giusto che venga censurato; Sebbene al giorno d'oggi i bambini siano si soggetti ad addirittura peggio nella vita reale non scusa il fatto che quando un ragazzo vuole guardarsi un cartone animato, un genitore debba star lì a spegnergli la tv prima che personaggio A sbudelli il personaggio B. Ma allo stesso tempo, dobbiamo chiederci : se in un altro paese questo non era censurato, perchè lo è da noi?

E qui torniamo all'idea che ciò che è fuori dalla norma non và bene. Per noi, una spada che trafigge un personaggio immaginario non và bene nei cartoni animati per via del fatto che i nostri cartoni, quelli italiani, non han mai presentato scene così violente, quindi dobbiamo censurarle in qualche modo. E' qualcosa di diverso dalla nostra percezione del normale, alla fine. Un esempio basato sulla sfortuna, come quello di Zig, può esser fatto per mostrare che non è che vi siano stati che abbiano censure più blande, ma solo poste in punti differenti : In italia e altri paesi del mondo, negli hotel non vi sono stanze con il numero 17 per via della nostra concezione di sfortuna; In altri, è il numero 13 a non apparire; In giappone, è il 4, pronunciato SHI ovvero 'morte', che non appare.

Alla fine, la censura si basa su quel che consideriamo anormale, sbagliato, fuori dal comunque. Omosessualità, transgenderismo, tutte queste cose che, se guardate meglio, non presenterebbero troppi problemi, sono invece disprezzate e nascoste, quando si potrebbe far di meglio e semplicemente spiegare ai bambini queste vie di pensiero/comportamenti. Cioè, spesso si mente ai bambini che babbo natale esiste, ma per qualche ragione, spiegar che alcune persone non si sentano confortabili ad esser maschi o femmine, o che l'amore non ha limiti basati sul sesso di una persona...questo no, non ne siamo capaci.

Ovviamente, per questi due casi specifici, dobbiamo anche risalire ai tempi in cui l'omosessualità veniva punita con la morte, e non serve risalire molto per trovare quando finalmente un Papa abbia dichiarato che l'amore è amore, verso qualsiasi persona di qualsiasi sesso. E' qualcosa che per anni ci è stato imposto, ed ovviamente è difficile che le persone semplicemente dimentichino questi obblighi da un giorno all'altro, specialmente finchè fazioni come la chiesa continuano a ricordarlo.

Alla fin fine, su certe cose, siamo NOI a considerare certe cose sbagliate. Prendiamo come altro esempio le parolacce; Se le guardiamo da un punto neutrale, tutto quel che facciamo con esse è spesso descrivere le persone che ci stanno antipatiche con differenti parole basate sulla genitalia maschile e femminile. Certo, ve ne sono anche di più pesanti, ma anche queste usate in modo sbagliato --- vedasi 'bastardo', ove ormai è usato per definire persone nate al di fuori di un matrimonio/persone senza parenti, ma prima si usava per molte altre cose, come per definireuno specifico tipo di spade, ibridi fra due specie [cosa che prima voleva dir solo questo, e poi usata di nuovo come dispregiativo proprio per questa ragione], e altro. La vera, semplice ragione per cui chiamiam tal parole 'parolacce', è perchè nel corso del tempo le abbiam trasformate noi in tali.

Ora, ciò non vuol dire che certi atti non necessitino la censura; Vi sono si cose che la richiedono e che non possono essere salvate dal discorso 'sono solo differenti, non sbagliate!', perchè o arrivano a 'tirare troppo' questo ragionamento giusto per nasconder altre cose, o perchè effettivamente i ragazzi non dovrebbero vedere queste cose randomicamente. Ma ormai, la censura si è allargata troppo, al punto di nascondere cose che non dovrebbero essere censurate, ma spiegate. Non nascoste, ma mostrate.

Prediam Vivian [mi rifiuto di chiamarla OMBRETTA] come esempio, di nuovo. Perchè vorrebbero nascondere il fatto che è quel che è? Cambia forse la storia? Forza il concetto di transessualità in faccia alle persone? No, semplicemente perchè la sua presenza avrebbe fatto far domande ai ragazzi a cui questa realtà sarebbe stata mostrata : domande come 'ma perchè vuol essere considerata donna?', 'Ma come mai non si sente bene ad esser quel che è' sarebbero scaturite, ma invece di scontrarsi con una realtà ormai sempre più visibile, preferiscono nascondere queste cose.

Grazie al cielo, sembra che però certe cose siano ora meno nascoste di prima, e certe storie non più censurate --- Vedasi Chihiro in Dangan Ronpa, ma la censura continua ad esser li, usata più per convenienza che per pura utilità.

E ciò causa un secondo problema : il fatto che nessuno spieghi BENE alcune di queste situazioni ai propri figli causa un loop continuo, dove i figli continueranno a considerare tal cose sbagliate, spesso al punto di diventar bulli contro queste persone. Un odio, un malinteso, chiamatelo come volete, un qualcosa che porta alla continuazione di questa malainformazione, causando sempre più problemi, che la censura aiuta e causa.

Insomma, a mio dire, la censura è potenzialmente una buona cosa, ma se verrà sempre usata per nascondere le cose scomode, quelle che potrebbero essere risolte semplicemente parlando e spiegando ai figli come stanno le cose, causerà sempre molti, troppi problemi a chiunque.

E pardon il wall of text, ma visto che Zig ne fece uno, mi pareva giusto rispondere con più di due righe.

Re: Re: Re:

Inviato: 17 maggio 2015, 23:35
da Darksilver
Zig, bell'incipit. Il tuo post è scorso in maniera piacevole, e non sapevo delle prime forme di censura nei confronti di quelli che sono diventate delle superstizioni quasi folkloristiche. asd

Io non sono propriamente fan della censura, anzi, disprezzo chiunque ne abusi a fini politici, religiosi o in ogni caso per il proprio tornaconto in nome di valori quali la morale e/o altro.
In compenso, sono perfettamente cosciente che una persona debba essere in grado di "autocensurarsi", cioè sapere quando può o non può esprimere certi pensieri, oppure come comportarsi se sta per incappare in un qualcosa che potrebbe non ritenere adatto o addirittura lesivo alla propria persona. D'altro canto, per comportarsi in maniera tale bisogna avere un bagaglio culturale ed emotivo che la società spesso non fornisce, oppure, come nel caso dei bambini, non si può avere per l'età e l'inesperienza.

Senza indugiare troppo su quanto trovi ridicole e aberranti le censure effettuate durante la storia delle nostre civiltà, tra Santa Inquisizione, totalitarismi e compagnia bella, fino a giungere addirittura nel cuore dei democraticissimi Stati Uniti con la "Caccia alle Streghe" operata nei confronti degli intellettuali comunisti e il "Watergate", voglio invece concentrarmi un po' più sulla censura artistica, che oltre ad essere una battaglia che affronto da anni, è forse anche una delle più complesse da gestire, dato che la linea tra libertà artistica e buonsenso e mooooolto labile.

Quando si è bambini, come dicevo prima, non si è in grado di capire cosa è adatto o meno. Per questo dovrebbero essere i genitori, o comunque figure adulte e degne di fiducia, a dare loro i primi mezzi per comprendere che il mondo che li circonda non è uguale, e che per apprezzare talune opere bisogna avere una certa esperienza e una stabilità emotiva. I genitori dovrebbero educare i bambini spiegando la differenza tra i contenuti della tv con il "bollino verde" e quelli con il "bollino rosso", spiegando loro il perché di tali differenze, non nascondendole. Ed è per questo che io approvo cose come il PEGI: le cose "brutte" non vanno nascoste, va spiegato che vi sono e per questo, chi non ne vuole sapere, può tenersene alla larga. Ma per essere in grado di insegnare tali cose ad un bambino, qualcuno deve averle insegnate ai genitori. E non sempre i genitori hanno questa mentalità: è molto più semplice e comodo nascondere e discriminare, insinuare colpe agli autori, alla tv, ad altri.

Chi produce un bene artistico, che sia un quadro, un libro, un videogioco, un brano, lo fa o per se stesso, o per un pubblico ben preciso. Un libro può essere adatto a tutti, solo ai bambini, solo agli adulti. I programmi televisivi, i videogiochi, ogni forma di intrattenimento e/o artistica segue questo pattern, e per primo è stato l'autore a decidere di eliminare o almeno alcuni contenuti. Una volta che il prodotto è concluso, nessuno ha il diritto di modificare o impedire la visione di ciò. Ognuno ha il diritto di criticarlo, d'altro canto.

Mi rendo conto che ciò è un'arma a doppio taglio, perchè la libertà di parola mi permette di dire che essa vada limitata, mi permette di inneggiare a fenomeni di censura e discriminatori, ma questo perchè la libertà di parola va guadagnata, perchè il suo abuso è addirittura più dannoso della censura.

Re: Re: Re: Re: Re:

Inviato: 18 maggio 2015, 7:03
da Zigoon
Zackee ha scritto:tl;dr bb

No ok. Hai fatto un discorso davvero interessante, m'è piaciuto leggerlo sìsì
Dot Slider ha scritto:Davvero un bel discorso.
Red&Green ♫ ha scritto:Bravo Zig fermoye
Darksilver ha scritto:Zig, bell'incipit. Il tuo post è scorso in maniera piacevole, e non sapevo delle prime forme di censura nei confronti di quelli che sono diventate delle superstizioni quasi folkloristiche. asd
Suvvia ragazzi, in fondo ho aperto solo un topic U_U Così mi mettete in imbarazzo :firul:
Red&Green ♫ ha scritto:Per la re-release su Wii U hanno messo PEGI 12+, che secondo me è giusto sìsì Ecco, i metodi di classificazione sono un'ottima alternativa alla censura secondo me.
In teoria sarebbe giusto, ma a quel punto deve entrare in gioco anche il venditore.
E anche in quel caso è un sistema piuttosto bypassabile. Mi ricordo che, quando hanno vietato la vendita di sigarette ai minori di 18, i fumatori di classe mia avevano iniziato a chiedere alla prima diciottenne della nostra classe di comprargliele (fin quando non è diventato maggiorenne uno di loro). Figuriamoci per i videogiochi!

Per il resto, sono abbastanza d'accordo con tutte le vostre linee di pensiero. Mi stava venendo qualcosa da dire dopo aver letto il post di Kid, ma non mi ricordo cosa. asd

Re: [Discussioni calde!] Ma [censura] la censura!

Inviato: 18 maggio 2015, 9:50
da Darksilver
Imo i sistemi di classificazione vanno usati come consigli, più che come limitazioni all'acquisto. Sta poi all'acquirente decidere se il prodotto è adeguato alla sua età, o i genitori nei casi dei ragazzini. Ma come dicevo prima, è più facile dire "i videogiochi sono violenti e deviano la mente dei nostri figli" piuttosto che informarsi sul gioco in questione.
Inoltre, vendere videogiochi con pegi 18+ a minorenni è legale, vendere sigarette no. E avendo come amica una proprietaria di un sali e tabacchi, so che guai passano e quanto non possano controllare più di tanto se la persona adulta che fa l'acquisto sia anche chi usufruisce del prodotto.

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