Potrei dire semplicemente gg Pixar, e chiudere qua il post, però un'argomentazione questo film se la merita.
Già, perché Inside Out non è solo un bel cartone animato, ma è anche un film intelligente, curato, e sufficientemente originale. In un periodo in cui l'originalità e la voglia di sperimentare al di fuori dei brand di successo è ai minimi storici (basti pensare alla mole di sequel e reboot che ci troviamo tra film e videogiochi), un prodotto del genere è una benedizione: è raro vedere un film non di nicchia che esprima così bene il complesso meccanismo della mente umana, ed è ancor più raro in un film teoricamente indirizzato ad un pubblico principalmente giovane.
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- Anche la morale, poi, è di nuovo brillante e anticonformista, come lo era stata quella di Monsters University: vi è una profonda rivalutazione della tristezza, la riscoperta del suo importante valore nella crescita emotiva di una persona. Non vi è compassione in chi non ha mai sofferto, non vi è umanità in chi non accetta la tristezza.
Riflessione sul contesto e sul messaggio che invia a parte, abbiamo una trama già rivista molte, moltissime volte nei film Pixar, e non solo:
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- A causa di uno dei protagonisti, si crea un bel casino, e lui e l'altro protagonista, che non hanno un buon rapporto, si ritrovano ad affrontare un viaggio per rimettere le cose a posto, e durante il viaggio, grazie agli ostacoli che devono affrontare, mettono da parte le divergenze e comprendono le potenzialità l'uno dell'altro, fino a raggiungere lo scioglimento del dramma col lavoro di squadra.
Fortunatamente a mantenere viva l'attenzione e a non far cadere la narrazione nel banale c'è un fantastico storytelling fatto di personaggi ben costruiti, ambientazioni dettagliate e ben pensate, e un giusto alternarsi tra comicità fisica, dialoghi conditi con un'ironia che va dal bonario alla satira, scene concitate e pathos, e momenti drammatici e commoventi che potrebbero sciogliere qualche cuoricino.
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- Anche se, per quanto sia toccante la scena del sacrificio di Bing Bong, l'avevo vista da un miglio.
Per quanto riguarda la presenza di emozioni di ambo i sessi nella mente di Riley, son più dell'idea che rappresenti il fatto che, essendo una bambina in età pre-puberale (e di ciò si ha la conferma a fine film), non ha ancora l'identità sessuale specifica che possono invece avere i suoi genitori o comunque gli adulti. In un film così curato e attento ai dettagli non credano che abbiano optato per un certo character design senza aver pensato anche a questo, considerando anche che durante lo sviluppo del film sono stati convocati psicologi ed esperti.
Ps. Easter egg trovati: gli uccelli del corto For the birds quando la famiglia si trasferisce, e il ratto morto nella casa di San Francisco è Remì di Ratatouille.
That is not dead which can eternal lie, and with strange aeons, even death may die.
