- Sviluppato da: Horberg Productions
- Data di uscita: 3 settembre 2015
- Piattaforma: Nintendo Wii U (eShop)
- Prezzo: 3,99 €
ODE AI TEMPI ANDATI
Basta aver giocato di sfuggita un episodio qualunque della serie classica di Mega Man per capire immediatamente dove il gioco voglia andare a parare in termini di gameplay. Clive può correre, saltare e sparare davanti a se. Queste basilari azioni, unite ad altre come l'accovacciarsi e l'arrampicarsi su scale a pioli, sono le uniche necessarie per destreggiarsi nelle fasi platform e negli scontri coi nemici che popolano i livelli. Ogni nemico ha un proprio pattern, tra pistoleri avversari in grado di nascondersi dietro ripari o fuoriuscire da botole nel terreno, veloci lupi da freddare con prontezza di riflessi, pellicani che sganciano uova esplosive, conigli salterini e innocue papere. Come si può evincere, il tono del gioco è piuttosto ironico e cartoon, tono che si estende anche alle ambientazioni ed al design stesso dei livelli. Gradualmente ci si allontana dalle cittadine e dai canyon tipicamente western di inizio gioco e si finisce all'interno di una adorabile accozzaglia anacronistica che ha permesso allo sviluppatore di pescare a piene mani proprio dalle meccaniche dei livelli di Mega Man, con blocchi che scompaiono e ricompaiono in sequenza, raggi laser e inversioni di gravità. Ogni livello che compone l'avventura presenta una nuova meccanica, e come anche in altri giochi dal design ragionato quali ad esempio Mario e Shovel Knight, essa viene inizialmente introdotta in un contesto sicuro per poi aprirsi ad un approccio più creativo ed impegnativo.[thumb]http://abload.de/img/wiiu_screenshot_tv_010gzzb.jpg[/thumb][thumb]http://abload.de/img/wiiu_screenshot_tv_017fy3n.jpg[/thumb][thumb]http://abload.de/img/wiiu_screenshot_tv_01qsxj3.jpg[/thumb]
Per quanto normalmente limitate allo sparare direttamente davanti a se, le abilità offensive di Clive possono essere ampliate raccogliendo potenziamenti per le armi all'interno dei livelli che, in pieno stile Contra, permettono ad esempio di sparare in più direzioni contemporaneamente o di lanciare proiettili esplosivi in grado di eliminare ogni nemico in un colpo solo. Bisogna però stare molto attenti quando si ottiene un potenziamento, perché basta subire un colpo per perderlo; ciò assicura che giocando bene si venga premiati, mentre le disattenzioni vengono punite.
I livelli platform più classici sono inframezzati ad altri a bordo di veicoli di diverso genere che condividono tutti la semplicità dei controlli. Queste fasi alternative non perdono l'occasione di citare altri classici del passato come Donkey Kong Country e sono generalmente anch'esse ben riuscite per quanto la qualità tenda un po' a variare. In Gunman Clive 2 ad esempio sono presenti fasi in 3D simil-Star Fox che avrebbero giovato della presenza di un mirino per indirizzare meglio i colpi. Detto questo, le fasi alternative non sono mai così lunghe da venire a noia o diventare frustranti.
Sono poi presenti dei boss alla fine di ogni raggruppamento tematico dei livelli (non esiste una vera e propria distinzione in "mondi" all'interno del gioco). Anch'essi riprendono il canovaccio di Mega Man che richiede di colpirli con molti proiettili per eroderne gradualmente la barra della vita ed è fondamentale capire quando è meglio concentrarsi sull'attacco e quando invece bisogni rimanere sulla difensiva e tenersi pronti a schivare. L'inizio di ogni loro animazione infatti include sempre un'indicazione visiva che permette di capire che mossa stiano per compiere e di reagire di conseguenza. La curva di difficoltà dei boss può risultare un po' schizofrenica, con boss particolarmente ardui prima di altri più semplici, ma in linea generale non sono mai proibitivi e accortezza e memorizzazione sono sufficienti per sormontarli velocemente.
LINEE E COLORI
Se le trovate di gameplay di Gunman Clive non sorprendono, lo stesso non può dirsi della veste grafica. Essa è realizzata renderizzando solo i contorni degli oggetti 3D che la compongono in modo da dare l'illusione di trovarsi all'interno di un disegno a china, animato poi tramite un'alternanza di linee oblique in simil-rotoscoping che danno profondità e movimento agli elementi dello scenario. Questi accorgimenti creano un'immagine che è al contempo esteticamente gradevole ed estremamente pulita e in grado di comunicare subito la natura di ogni oggetto, agevolando il gameplay.Nel primo dei due episodi della raccolta, l'unico colore usato è il seppia, in varie tonalità: più leggero per i fondali, più acceso per gli elementi in primo piano, mentre Clive ed i nemici sono colorati con nette pennellate aerografate in modo che contrastino ulteriormente. Gunman Clive 2 decide invece di abbandonare la monocromia per concentrarsi su tre o quattro colori in ogni scenario; l'effetto finale è ancora più suggestivo e rappresenta una chiara evoluzione di quello del primo episodio. Un plauso da fare anche alle musiche, che accompagnano sempre adeguatamente l'azione e, come la veste grafica, in Gunman Clive 2 mostrano una maggior varietà negli strumenti e nelle composizioni.
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UNA BREVE FESTA
I Gunman Clive sono un'esperienza breve e intensa. Ciascun gioco è suddiviso in livelli (20 il primo, 25 il secondo) completabili in un minuto o poco più. La difficoltà non è elevatissima ma richiede comunque di ritentare i livelli più e più volte per poterli superare finché non si prende confidenza con essi. I giochi offrono infatti tre livelli di difficoltà tra cui scegliere a inizio avventura, e solo a difficoltà facile si riprende da dove ci si trovava quando si cade in un precipizio. Dover ricominciare un livello dall'inizio può venire a noia nel caso in cui si muoia più volte vicino alla fine, ma la breve estensione fa sì che non si debba mai ripercorrere troppa strada. In genere gli ostacoli che si parano davanti al giocatore sono superabili al primo tentativo se si gioca senza perdere la concentrazione, ma va detto che ci sono anche esempi di level design un po' meno brillante ed eccessivamente basato sul trial and error. Non è sempre possibile reagire ad un pericolo in tempo se non si sa già che sta arrivando, e questo può portare a qualche morte ingiusta.Ad alleviare la brevissima durata dei due giochi (completabili la prima volta in circa un'ora ciascuno) vi è la possibilità, oltre che rigiocarli ai diversi livelli di difficoltà, anche di scegliere ad inizio avventura uno tra i tre personaggi disponibili, più un quarto che si sblocca completando il gioco. Clive è il personaggio bilanciato, equipaggiato con una pistola e in grado di saltare. Ms. Johnson, la figlia del sindaco, può allungare i salti fluttuando con la gonna in stile principessa Peach, ma non può correre e sparare allo stesso tempo ed è quindi un personaggio indicato per rendere più facili le fasi platform ma non altrettanto efficiente in combattimento. Chieftain Bob, il capotribù indiano, è adatto ai più esperti perché dotato solo di un'arma a corto raggio, che può però eliminare ogni nemico in un colpo solo. Queste differenze permettono di variare sufficientemente l'esperienza nel caso in cui si voglia rigiocare l'avventura, e in modo piuttosto simpatico sarà Clive stesso ad essere rapito dai banditi scegliendo uno degli altri personaggi.
In termini di extra, non ci sono oggetti collezionabili da trovare all'interno dei livelli né tantomeno uscite segrete, ma la rigiocabilità vecchio stile è garantita dalla presenza di riconoscimenti per il completamento di un livello senza subire danni ed entro un certo tempo. Entrambe queste sfide possono diventare estremamente difficili, specie finire nel limite di tempo, cosa che richiede di conoscere a menadito i design dei livelli e gli spostamenti dei nemici. Chiunque voglia cimentarsi in queste attività secondarie può aggiungere tranquillamente qualche ora di gioco all'esperienza e qualche imprecazione al proprio vocabolario.