Severed (dai creatori di Guacamelee!) - Recensione (Altri mondi)

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    Sviluppatore: DrinkBox Studios
    Publisher: DrinkBox Studios
    Data d'uscita: 22 settembre 2016
    Genere: Action, adventure, dungeon crawler
    Piattaforma: Nintendo 3DS, Nintendo Wii U (eShop)
    Prezzo: 14.99€ (scontato a 13.49€ per offerta di lancio)
    Modalità: Giocatore singolo
    Online: Assente
    Lingua: Italiano
    Età PEGI: 12+
    Demo su Nintendo eShop: No
    Il gioco supporta il cross-buy fra la versione 3DS e quella Wii U.*
    I ragazzi di DrinkBox Studios, un piccolo team di Toronto, si sono fatti conoscere in pochi anni per avere sviluppato due perle a scorrimento orizzontale, Guacamelee! e Mutant Blobs Attack. Entrambi i titoli sono stati apprezzatissimi da critica e utenza, l'uno per la sua squisita vena da Metroidvania e l'altro per il suo divertentissimo gameplay platform.
    Oggi parliamo della nuova, sorprendente fatica del team canadese, che pone -letteralmente- un taglio con le produzioni precedenti e sperimenta qualcosa di assolutamente nuovo e originale: Severed. Già disponibile da mesi per la Vita di Sony, da oggi l'acquisto è possibile anche sulle due ammiraglie Nintendo. Scopriamo insieme le tante qualità del titolo, e anche i punti dove forse si poteva fare di più.
    (Il codice a noi fornito è del gioco per Wii U, dunque tutto ciò scritto in quest'articolo si riferisce a tale versione.)

    *Ciò vuol dire che acquistandolo per 3DS potrete automaticamente scaricare la versione corrispondente per Wii U e viceversa.

    rotto

    Un taglio fra Severed e le produzioni precedenti, dunque. Ma il gioco di collegamenti suggerito dal titolo non si esaurisce in questa semplice considerazione e si sviluppa in più direzioni, ovvero nei due sensi che, da che mondo è mondo, inevitabilmente sono la base di un videogioco: il mero gameplay e la trama (o pretesto che sia).

    La storia narrata da Severed è una storia affascinante, misteriosa e anche relativamente semplice. È la storia del taglio con un passato tranquillo e stabile, ed è soprattutto il disperato tentativo di riempire tale recisione usufruendo di tutte le proprie forze. Sasha è, infatti, una giovane ragazza che un giorno si risveglia nella sua casa di sempre, scaraventata però in un mondo post-apocalittico - ed ecco che compiendo i primi passi assaporiamo da subito la distruzione di qualcosa che è stato, di una famiglia scomparsa, degli oggetti irriconoscibili. Ed ecco che, insieme con Sasha, partiamo alla ricerca di nostro fratello, di nostra madre e di nostro padre, facendoci strada in labirintiche aree e fra pericolosi nemici.



    La narrazione di Severed è estremamente essenziale ma proprio per questo funziona alla grande. Il giocatore è lasciato libero di assaporare le poche linee di testo dei pochi e riusciti personaggi, mentre scopre un mondo tutto nuovo e imprevedibile. Il risultato è ottimo, ogni parola a schermo ha il suo peso e bilancia l'incisiva sensazione di solitudine che permea il resto titolo.

    Per l'appunto l'atmosfera di Severed trasmette un certo senso di abbandono, impreziosito -come vedremo- da un riuscitissimo lavoro stilistico. Girovagare per le ambientazioni di Severed vuole dire innanzitutto girovagare per le vie di un mondo fra il sogno e la realtà, ed è sempre presente la manifestazione di un'immersione delicata e oscura allo stesso tempo, quasi chiaroscurale. Lasciarsi coinvolgere dalla semplicità e della schiettezza con cui certe ambientazioni sono rappresentate è parte dell'esperienza in sé, ed è un risultato figlio di molta cura.

    tagliato

    Ma a conti fatti come funziona il gameplay di Severed? L'impostazione è in prima persona: il giocatore esplora spostandosi in caselle definite i diversi piani di intricati dungeon, con una fluidità che strizza pesantemente l'occhio a un filone ben specifico dei dungeon-RPG in prima persona (genere che negli ultimi anni vede rappresentanti serie come, ad esempio, Etrian Odyssey e le IP della software house Experience Inc.).

    L'esplorazione dunque si arricchisce delle possibilità contenute nelle varie stanze: in alcune troveremo dei nemici da sconfiggere; in altre ci verrà proposto un enigma per ottenere dei potenziamenti; in altre sono contenuti dei segreti utili per il completamento del gioco. Le effettive manifestazioni di questi concetti non sono poi così diversificate e il dungeon design non risulta poi così raffinato, ma indubbiamente farsi strada fra i lunghi corridoi è soddisfacente e stimolante quanto basta per mantenere sempre alto l'entusiasmo. Neanche i vari enigmi spiccano per particolare complessità, mentre ho trovato i meccanismi dietro l'accesso a determinate stanze decisamente più interessanti.



    Ma l'esplorazione è solo una parte del pacchetto. L'aspetto più sostanzioso del gameplay è indubbiamente rappresentato dalle battaglie.
    Comincio subito dicendo che trovo il battle-system di Severed estremamente fresco, stimolante, originale e, perché no, anche alquanto coraggioso. Chiunque abbia visto in questi mesi anche solo di sfuggita qualche breve filmato del titolo ha sicuramente intuito di cosa si tratta; e forse lo si potrebbe intuire anche dal discorso fatto poco più su.
    Infatti il taglio, l'elemento fondamentale della produzione, è anche l'imprescindibile base del BS. Il giocatore si arma del pennino e letteralmente tagliuzza gli inquietanti nemici con dei velocissimi colpi di spada. Si tratta di un concetto sulla carta molto semplice, che forse potrebbe farvi tornare in mente il buon vecchio (si fa per dire) Fruit Ninja.

    La semplicità che sta alla base del sistema non viene - giustamente - appesantita troppo dagli sviluppatori. Il concetto è che ogni nemico, o sarebbe meglio dire specie di nemico, ha un metodo ben preciso di attaccare, di difendersi e di essere attaccato; anche la velocità con cui ogni specie riempie una specifica barra e dunque attacca varia - quindi tale barra va tenuta costantemente sott'occhio per riuscire a gestire al meglio gli scontri. Infatti i mostri che andremo a combattere non appariranno uno alla volta, bensì in gruppi; e poiché il giocatore può in un determinato istante badare a un solo nemico per volta, deve calcolare quanto meglio possibile i tempi e cambiare costantemente la propria schermata di riferimento, mantenendo quanto possibile il sangue freddo.

    Inevitabilmente un battle-system del genere richiede un massiccio uso del GamePad, del suo schermo touch screen e del pennino. Severed è un gioco da gustare fingendo di avere davanti una console portatile e, per quanto a conti fatti non ci sia nulla di rivoluzionario, si tratta comunque di uno degli utilizzi del GamePad più massicci e allo stesso tempo naturali riservati in questi anni alla console.
    Ho utilizzato l'aggettivo "coraggioso" per il semplice fatto che un'idea del genere, per quanto stuzzicante, se sviluppata non adeguatamente non riuscirebbe a intrattenere e, appunto, porterebbe a una versione un po' deviata di Fruit Ninja e poco altro. Ma il lavoro di rifinitura operato sui nemici, il livello di difficoltà bilanciato con sagacia e in costante salita e la dimensione in più garantita da alcune meccaniche GDR (di cui ora parleremo) rendono le battaglie il piatto forte del gioco, la portata principale e più gustosa, ricca quanto basta di possibilità ma neanche un po' ridondante o fine a se stessa.

    Come appena accennato, un aspetto interessante è che il giocatore, proseguendo nel gioco, sblocca delle magie utilizzabili in battaglia e consumatrici di Mana. Tali abilità servono anche a sbloccare delle nuove strade in aree esplorate precedentemente e per scoprire quindi un sacco di segreti e collezionabili. In questo modo dunque anche l'esplorazione si arricchisce di un ulteriore strato di profondità, e non sarebbe inadeguato riferirsi a Severed definendolo -anche- un Metroidvania. Reminiscenza del precedente Guacamelee? Chissà.

    Ad irrobustire ulteriormente la formula vengono in aiuto le abilità passive sbloccabili dal giocatore secondo l'ordine e il criterio che preferisce. Per sbloccarle è necessario usare le parti che i nemici rilasciano una volta soddisfatta una specifica condizione in battaglia: di conseguenza il potenziamento di Sasha è completamente legato a quanto efficacemente riusciremo a sconfiggere i nostri avversari. Le possibilità offerte dallo "skill tree" sono abbastanza varie, non è un sistema che spicca per profondità ma svolge bene il suo compito.



    Eppure anche Severed ha qualche difettuccio. Le primissime sensazioni sono destabilizzanti, e lo sono nel senso negativo del termine (dunque lontano, ad esempio, dalla solitaria schiettezza di un Metroid) - la scelta di non accompagnare il giocatore è apprezzabile, ma forse la particolarità della struttura rende l'inizio poco leggibile e assai criptico. Parlo di sensazioni che davvero riguardano solo la parte introduttiva e che ben presto lasciano spazio ad un gameplay divertentissimo, ma è comunque giusto segnalare questa imprecisione.

    Un problema sensibilmente più fastidioso è dato dall'interfaccia. Le schermate, al di là del loro essere un po' spartane, sono alquanto carenti di opzioni. La mappa disponibile non ci permette di avere un quadro generale di tutte le ambientazioni ma solo di quella in cui ci troviamo nel dato momento e questo, considerata la natura Metroidvania del titolo, è un po' fastidioso.

    oltrepassato

    La direzione artistica di Severed è deliziosa. Si ha la costante sensazione di stare sognando un luogo dove i particolari colori, insieme con le percussioni, i tamburi e il malatissimo design dei nemici, sono la parte dominante; dove il mondo, nonostante la sua decadenza e la sua morte, è eppure ancora impavidamente vivo. I timidi primi passi che compiamo all'inizio ci piazzano di fronte alle prime stanze, e il crescendo del piano stilistico è proporzionale al nostro progredire, al nostro farci spazio nel mondo in sé.

    Riguardo la colonna sonora c'è ben poco da dire. Adatta, orecchiabile, gasante. Semplicemente: bella.
    Qualche dato squisitamente tecnico: il prezzo del gioco è di poco più di 10€ per le prime settimane e supporta il cross-buy (ciò vuole dire che acquistandolo per Wii U avrete la possibilità di scaricarlo anche su 3DS, e viceversa); il gioco presenta degli obiettivi in-game (e, curiosità: i colori con cui sono rappresentati sono gli stessi della versione Vita e sono quindi bronzo, argento e oro); il gioco è tradotto in un italiano decente, anche se la traduzione è alquanto letterale; è possibile giocare a una modalità Standard e a una semplificata; nella versione da me giocata (Wii U) ho beccato un bel freeze. :8(:

    concluso[float=right][star]4.0[/star][/float]

    Severed conferma senza troppi timori il talento e la tenacia dei ragazzi di Drinkbox Studios. Partendo da un'idea che potrebbe risultare a tratti banale, riesce a imporsi con rigore e intuito e a costruire un gameplay divertente e soddisfacente. Il merito maggiore è proprio questo: preserva la propria semplicità di fondo senza però risultare banale o ripetitivo o limitato; e non è cosa da poco.

    Oltre a essere grandioso a livello ludico, Severed è anche il prodotto di una cura artistica notevole: attraverso delle scelte cromatiche originalissime dà vita a un mondo devastato, che nella sua devastazione è però anche splendidamente vivo.
    Questo mondo, i suoi nemici da affettare, i personaggi strambi, i tanti segreti sparsi nella mappa: tutto ciò e molto altro ancora aspetta solo che voi, nei panni di Sasha, rimarginiate delle profonde ferite, dei profondi tagli; tagli e ferite i quali, ancor prima che fisici, appartengono al platonico mondo di un passato ormai perduto e allo stesso tempo incancellabile.
    When you're dead, they really fix you up. I hope to hell when I do die somebody has sense enough to just dump me in the river or something. Anything except sticking me in a goddam cemetery. People coming and putting a bunch of flowers on your stomach on Sunday, and all that crap. Who wants flowers when you're dead? Nobody.
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    Davvero c'è anche per 3DS? E io che io mi ero già rassegnata a non poterlo giocare dato che sapevo fosse solo per Wii U e Vita.
    Mi sono innamorata del loro stile con Guacamelee, quindi questo gioco mi ha subito incuriosito.
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