Sviluppatore: Red Column
Publisher: Red Column
Data d'uscita: 28 luglio 2016
Genere: Puzzle, platform
Piattaforma: Nintendo Wii U (eShop)
Prezzo: 3,60€ (1,80€ fino all'8 gennaio 2017)
Modalità: Giocatore singolo, Due giocatori
Online: Assente
Lingua: Italiano
Età PEGI: 7+
Demo su Nintendo eShop: Sì
Publisher: Red Column
Data d'uscita: 28 luglio 2016
Genere: Puzzle, platform
Piattaforma: Nintendo Wii U (eShop)
Prezzo: 3,60€ (1,80€ fino all'8 gennaio 2017)
Modalità: Giocatore singolo, Due giocatori
Online: Assente
Lingua: Italiano
Età PEGI: 7+
Demo su Nintendo eShop: Sì
incipit
Stiamo infatti parlando di quello che è solo il primo episodio di una trilogia. Ogni episodio ci porrà nei panni di un personaggio differente e la ricostruzione della trama e del mondo di gioco saranno completi solo dopo il rilascio dell'ultima parte. Di conseguenza, attraverso la breve avventura di Nelesa possiamo più che altro gustare un'introduzione al mondo di gioco, al tono generale e assaporare un primo nucleo narrativo che, però, è limitato da evidenti quesiti irrisolti.Intrigante è prima di tutto il parallelismo che la produzione vuole sviluppare fra il giocatore umano (e il suo mondo umano) e la protagonista Nelesa (e il suo mondo, Mustland): esattamente come i fiori colorano il pianeta Terra, così crescono su Mustland; esattamente come un cielo stellato incanta il nostro mondo, così fa da sfondo nell'universo di Nelesa. Ed esattamente come l'uomo-individuo deve sottostare a un complesso di regole, così devono farlo gli Animàs, gli abitanti dell'"altro mondo". E, inevitabilmente, può accadere che tali regole non vengano seguite.
Questo è ciò che presumibilmente ha fatto anche la nostra protagonista, che si risveglia tutto d'un tratto nelle segrete di Moon Prison e da cui cercherà di scappare. Cosa le è successo, cosa ha fatto di male, e dunque perché si trova lì? Chi sono gli altri due personaggi con cui avremo a che fare nei prossimi episodi? Chi ha istituito le nuove -rigide- regole che inevitabilmente ci ritroveremo a non rispettare ancora e ancora? Domande che per la maggior parte non troveranno risposta, ma che indubbiamente intrigano abbastanza il giocatore. Intriga anche il sistema di narrazione: si avvale di palesare le sensazioni e i pensieri che invadono la protagonista rendendoli noti al giocatore che, pian piano, capisce come rapportarsi agli elementi del mondo di gioco. Un'esposizione dei fatti che quindi è principalmente "in prima persona" e si rivela, nonostante una scrittura non esattamente originale, piuttosto riuscita.
Ho appena detto che "la nostra protagonista cercherà di scappare" dalle segrete di Moon Prison. Il tentativo di fuga di Nelesa però non è un semplice evento che coinvolge solo lo schermo della nostra TV, non è una fuga che ci è estranea, lontana, a cui partecipiamo con la semplice pressione di tasti. È bensì il vero ponte di collegamento fra i due mondi di cui abbiamo parlato, è là dove avviene l'effettivo coinvolgimento del giocatore che si ritroverà ad aiutare Nelesa nei modi più disparati. 3Souls è un puzzle-platform, apparentemente standard nella forma, ma in realtà estremamente, estremamente originale e coraggioso. Forse anche un po' troppo.
a link between worlds
Standard nella formula sono i comandi base, quelli tipici dei soli primi minuti di gioco. Con la pulsantiera ci spostiamo. Col salto B saltiamo. Fine. Nelesa non ha dei superpoteri particolari, non sa neanche fare un doppio-salto o chissà che altro. E neanche il giocatore che sta "al di qua" dello schermo ha chissà che capacità. È esattamente nella stessa condizione di Nelesa.Ma il giocatore ha un mezzo particolare che Nelesa non possiede, un aggeggio che diventa incredibilmente versatile e utile, quello stesso aggeggio che per la maggior parte delle volte, in questi anni, ha mostrato una mappa e poco più: il Wii U GamePad. La componente più caratteristica del titolo è assolutamente il profondo utilizzo del GamePad, che diventa il ponte fra due dimensioni lontane ricoprendo, con una versatilità notevole, funzioni molto diverse. In questi anni ho individuato un utilizzo del controller della console così massiccio solo nel bellissimo Affordable Space Adventures (off-topic: giocatelo, davvero), e fa sempre piacere constatare l'impegno che sviluppatori come questi hanno riposto nell'inventarsi idee più o meno originali.
Ma parlando concretamente, 3Souls usa il GamePad in che modo? Partiamo dai momenti di pura esplorazione. Mentre ci spostiamo negli ambienti controllando Nelesa, sul GamePad appare un grande bottone che rappresenta lo stato d'animo della protagonista. Tale stato verrà ovviamente condizionato dagli ostacoli del mondo di gioco e, interagendoci attraverso il tocco, ci mostrerà i pensieri di Nelesa (i quali, come già detto prima, rappresentano la maggior parte del processo narrativo). Una volta che il pensiero di Nelesa si è esaurito, il giocatore entra davvero in gioco e cerca di superare l'ostacolo X attraverso una specifica azione.
È così che ci ritroviamo ora a soffiare con forza per fare partire il meccanismo di piattaforme-ventole e fare dunque saltare Nelesa, ora a ripulire una parete e rivelare una mappa nascosta, ora ancora a rintracciare delle piattaforme invisibili fondamentali per proseguire nel nostro percorso. Le azioni sono variegate e sono ben rapportate alla durata del titolo, si ripetono poco e rendono sempre abbastanza fresca l'avventura. Il problema è che, ahimè, non sempre sono davvero divertenti. Le piattaforme invisibili che ho appena citato, nello specifico, sono una mezza tortura: finché si parla di piattaforme "fisse" la situazione è accettabile, ma quando il giocatore deve seguire e memorizzare (prima) il movimento degli appoggi e buttarsi nel vuoto (dopo) sperando di azzeccare la loro posizione, la situazione si fa presto frustrante.* In parte è un peccato, perché viene da pensare che delle idee così originali meritino una rifinitura migliore; dall'altra ci si consola nella speranza che attraverso i primi episodi verrà riposta una maggiore cura nelle meccaniche.
*(Nel caso vi serva saperlo, Storm può confermare quanto queste sezioni mi abbiano davvero...infastidito, per così dire)
malinconico ma non troppo
Il mondo di gioco e l'atmosfera generale sono estreamente tristi e grigi, o almeno vorrebbero esserlo sulla carta. Nella pratica, la malinconia si realizza in sfondi tutto sommato ben realizzati ma non abbastanza incisivi, scelte stilistiche (gli sprite) un po' discutibili e una colonna sonora estremamente, estremamente ripetitiva. Ogni limite qui riportato è ovviamente associabile alla irrisoria quantità di persone dietro a questo progetto, ma questa può essere una "scusa" solo fino a un certo punto.Il primo episodio di 3Souls dura una manciata di ore. (La quantità precisa dipende da quanto tempo perderete a morire a causa delle piattaforme invisibili. ) Il gioco è tradotto anche in un italiano buono, privo degli "strafalcioni" che spesso caratterizzano la traduzione delle produzioni indipendenti.
EPISODE 1[float=right][/float]
A mio avviso il primo episodio di 3Souls dura davvero troppo poco per meritarsi una qualche valutazione, ma è possibile comunque definirne i punti di forza e i difetti. 3Souls non vuole porci direttamente in un mondo ostile, bensì vuole che, seduti comodamente sul nostro divano, sentiamo di stare concretamente aiutando la protagonista (considerati anche i prossimi episodi, i protagonisti) nella sua avventura. Ciò si realizza attraverso un uso del GamePad originale ed eterogeneo, che però nella sua stravaganza finisce col cadere, ogni tanto, nel frustrante. La speranza è che lo sviluppatore riesca, rifinendo ciò che non va e curando maggiormente stile e musiche, ad esprimere completamente il grandissimo potenziale che questo timido preludio e il suo malinconico mondo lasciano intravedere.Quando i prossimi episodi saranno disponibili noi saremo qui a parlarne, facendo il giusto paragone col primo capitolo. Nel mentre, cercate di non impazzire troppo dietro quelle maledette piattaforme invisibili e iniziate a godervi il viaggio.
When you're dead, they really fix you up. I hope to hell when I do die somebody has sense enough to just dump me in the river or something. Anything except sticking me in a goddam cemetery. People coming and putting a bunch of flowers on your stomach on Sunday, and all that crap. Who wants flowers when you're dead? Nobody.