forma.8 - Recensione (Altri mondi)
Inviato: 27 febbraio 2017, 19:47
Sviluppatore: MixedBag
Publisher: MixedBag
Data d'uscita: 23 febbraio 2017
Genere: Metroidvania, puzzle, avventura
Piattaforma: Nintendo Wii U (eShop)
Prezzo: 14,99€
Modalità: Giocatore singolo
Online: Assente
Lingua: Italiano
Età PEGI: 7+
Demo su Nintendo eShop: No
Publisher: MixedBag
Data d'uscita: 23 febbraio 2017
Genere: Metroidvania, puzzle, avventura
Piattaforma: Nintendo Wii U (eShop)
Prezzo: 14,99€
Modalità: Giocatore singolo
Online: Assente
Lingua: Italiano
Età PEGI: 7+
Demo su Nintendo eShop: No
Mi è venuto spontaneo, allora, andarmi a ricercare il pezzo su Futuridium, e rileggendo le mie parole sono stato illuminato da una stupefacente considerazione: la maggior parte di ciò che ho scritto un anno fa è esattamente ciò che avevo programmato di scrivere in questo momento, riguardo questo nuovo titolo. Tale constatazione vuole inevitabilmente dire una cosa: i ragazzi di MixedBag hanno le idee estremamente chiare riguardo cosa voglia dire fare videogiochi, sanno benissimo quale sia la loro personalissima filosofia; e, anche stavolta, l'hanno applicata alla grande.
parola d'ordine: semplicità
Anche a questo giro qualunque aspetto della produzione si dirama seguendo una vena estremamente minimalista, ed è sicuramente questa insistente ostentazione del disadorno a rendere unico forma.8, sia nel bene che nel male.Partiamo dalla trama: il personaggio principale fa parte di un gruppo di sonde incaricate a recuperare dell'energia da un pianeta lontano, ma durante il viaggio qualcosa va improvvisamente storto e la piccola e indifesa protagonista si ritrova, sperduta, in un luogo completamente ostile. Il contesto ci viene introdotto attraverso una veloce cut-scene iniziale, e subito dopo ci ritroviamo immersi nel gioco vero e proprio. Non solo il pretesto narrativo è semplice e volutamente ingenuo di per sé, ma è anche minimale il valore e il peso della trama all'interno dello sviluppo del gioco. Ciononostante è sicuramente un aspetto che funziona, proprio perché ben coeso con tutto il resto.
Iniziamo a svolazzare, dunque; ci scontriamo contro i primi muri, dunque; otteniamo i primi due fondamentali power-up, dunque. Qual è la sensazione iniziale? Di una strana goduria, ricca anche di una notevole insicurezza. La nostra piccola sonda si muove attraverso una fisica tutta particolare, che sulle prime spiazza il giocatore, e le prime forme nemiche iniziano molto presto presentarsi sullo schermo. Insomma forma.8 non si fa il benché minimo problema a buttarci senza preamboli in un mondo ostile, senza guidarci neanche un po': non c'è davvero un briciolo di tutorial in questa avventura, tutto è esistente in quanto tale e l'unico modo per comprenderne il significato è approcciarvisi personalmente, rischiando.
Scelta coraggiosa sicuramente, che deve fare i conti con una prima sessione, come già detto, un po' alienante. Mi rendo conto che l'idea possa entusiasmare i giocatori più esperti, ma ritrovarsi completamente abbandonati e non comprendere minimamente cosa si sta facendo e verso dove si sta andando può essere nocivo. La situazione, come vedremo, muta col tempo, poiché l'approccio col gioco stesso muta e si fa più sicuro.
getting comfortable
I primi due poteri sono una onda d'urto, sulla carta utile in particolare contro i nemici, e una bomba col timer, sulla carta utile in particolare nel rapporto con l'ambiente.I nemici sono realizzati molto bene: di un numero sostanzioso, dai comportamenti squisitamente diversi e caratterizzanti, tutti interessanti da affrontare. L'ambiente in sé, o meglio lo sviluppo della mappa, segue la logica di ogni Metroidvania che si rispetti: tante strade bloccate, segrete, passaggi inizialmente inaccessibili e successivamente superabili, vie da sbloccare usando la testa e risolvendo riuscitissimi enigmi ambientali. Proprio questi ultimi sono uno dei punti più alti del titolo, davvero intelligenti nel concept e in grado di mettere seriamente alla prova il giocatore.
Vi sono altri power-up e sbloccabili in generale da cercare, ma la progressione è in parte soffocata da una carenza di informazioni e non splende, visivamente, come fa in altri esponenti del genere. Cioè: riuscire a ottenere gli sbloccabili è coinvolgente per il giocatore grazie al livello di sfida, ma non lo premia in alcun modo e anzi non gli fa neanche ben capire se si tratta di sbloccabili fini a se stessi o se serviranno concretamente a qualcosa. Il giocatore dovrà capirlo da sé, procedendo nell'avventura e intanto chiedendosi cosa sta effettivamente raccogliendo. L'ermeticità deve fare i conti con quest'altra faccia della medaglia.
Ma ciò vuol dire che forma.8 ha ovviamente coraggio da vendere, e che non cerca di nascondere lacune o carenze attraverso stratagemmi o soddisfazioni "facili". forma.8 vuole essere così, tosto e criptico, non vuole galvanizzare il giocatore senza una ragione solida, e in questo senso è sinceramente onesto. Per quanto ciò possa sembrare un'arma a doppio taglio, alla fine non fa che puntare nello specifico a un certo gruppo di giocatori, e a dedicarglisi come uno splendido, spassionato e misteriosissimo dono.
Per non parlare del ritmo. Pure qui i MixedBag seguono una strada atipica: in barba alle corse spericolate all'ansia dell'energico, del vitale, hanno saldamente preferito un andare pacato, tranquillo ragionato. Un ritmo volutamente lento. Che non vuole dire neanche lontanamente noioso, né privo di pericoli o attività interessanti; si parla di una strana commistione di tutti questi elementi immersi in un progredire unico, e il risultato è molto, molto originale.
Ovviamente la mappa in sé, nella sua struttura, è assai complessa e riuscita. Non sorprende particolarmente per dimensioni forse, ma lo fa per cura: pressoché ogni stanza presenta una situazione nuova, che tiene ben saldo l'interesse. È interessante notare come l'eterogeneità di tali situazioni sempre parta da un nocciolo comune, che è la semplice base del gameplay. Nel senso che, come già detto, forma.8 non vuole inserire costantemente nuovi livelli di profondità alla sua semplicissima base; eppure gioca con questa stessa base, la pone in contesti e situazioni completamente diverse, e la modella come più preferisce secondo un processo molto naturale, mai forzato.
Va detto che però la mappa data in mano al giocatore mi è sembrata esageratamente semplice. Le singole stanze sono complesse, e una mappa che le rappresenti tutte allo stesso modo indistintamente dalla loro effettiva composizione finisce con essere spesso poco utile.
Una volta inquadrato tutto ciò, una volta entrato in sintonia con la teoria del gioco e col modus operandi dei MixedBag, forma.8 mi si è completamente aperto, e mi ha intrattenuto tantissimo. Ad un inizio zoppicante segue uno sviluppo semplicemente appassionante, ora rilassante ora ammaliante ora intenso, uno sviluppo sicuro delle sue possibilità che non supera mai il limite oltre il quale sfocerebbe nello sbaglio. Forse solo la parte finale pare un po' sbrigativa, presa a chiudere con una certa fretta il cerchio aperto, ma si può sorvolare.
forme
La consistenza del mondo in cui il giocatore è immerso è sostenuta da uno stile artistico di primo ordine. Dopo il meraviglioso turbine di colori che era Futuridium, a questo giro gli sviluppatori hanno optato per uno stile più sobrio, che ricorda un po' un mix fra un Limbo e una versione moderna di Another World. Anche stavolta il risultato è straordinario, regala momenti di pura poesia visiva ed è estremamente coerente nelle scelte cromatiche; ed è straordinario soprattutto in movimento, poiché delle riuscitissime animazioni gli danno vitalità e forza.L'atmosfera di desolazione e pericolo è forte, ed è esaltata attraverso un ottimo accompagnamento sonoro. Estremamente delicato e mai invasivo, dona il tono adatto alla produzione. Splendidi anche gli effetti sonori.
[b]otto[/b][float=right][star]4[/star][/float]
I MixedBag sono il segno che la realtà indipendente italiana esiste, respira e piano piano sta emergendo per ritagliarsi sempre più spazio e attenzione. Lo sviluppo di forma.8 ha richiesto diversi anni (considerate che l'uscita era inizialmente prevista per il 2015!), e non è difficile rendersi conto del perché: la perla a cui hanno dato vita questi ragazzi è ricca di carattere, determinata nelle sue scelte, tremendamente curata nella sua realizzazione e molto, molto avvincente da vivere. Stiamo parlando di un Metroidvania che non si distingue semplicemente dal genere, si distingue dalla maggior parte di ciò che potete trovare in giro in quanto assolutamente ostinato nelle sue decisioni, a tratti anche testardo forse nel suo volere essere così schiettamente e ostinatamente minimalista.Inevitabilmente ciò non rende forma.8 consigliabile a chiunque: esattamente come con Futuridium, anche a questo giro parliamo comunque di un titolo molto particolare, che a causa del suo ritmo lento, la difficoltà degli enigmi e la brutalità della sua presentazione (non è presente neanche un accenno di tutorial) mira a fare colpo soprattutto su un ristretto gruppo di giocatori. Probabilmente il vero miracolo sta in questo: riesce a offrirsi come una dedica ai nostalgici, senza mai ricoprirsi di elementi che visivamente e banalmente puntino espressamente a loro, e risultando così immensamente unico e originale. Bravi, MixedBag, continuate così che qui tifiamo per voi.