Avendo poi altri argomenti simili su cui volevo sentire l'opinione della variegata community del Mario's Castle, ho ritenuto che fosse un'idea interessante creare questa serie di discussioni in cui mettere a confronto opinioni di utenti di età diverse. Ciò che appariva fantastico nel 1994 potrebbe non apparire più tale agli occhi di qualcuno nato qualche anno dopo quella data, come, al contrario, agli occhi di altri potrebbe sembrare senza tempo. Ricordate che nulla è scontato, talvolta mi è capitato di incontrare addirittura persone a cui non piace la pixelart, che IO reputo senza tempo, perché la bollano come vecchia a prescindere.
I primi livelli di Super Mario World e Donkey Kong Country.
Andiamo ad analizzare l'argomento della discussione: "I giochi in grafica prerenderizzata dell'era 16-bit hanno resistito bene allo scorrere del tempo?". Quali caratteristiche distinguono questo stile, lo rendevano così bello all'epoca e gli avrebbero permesso di invecchiare bene?La prima cosa che è possibile notare mettendo a confronto un'immagine catturata da un gioco come Donkey Kong Country con una di Super Mario World è la quantità di dettagli grafici. Ciò che in pixelart appariva un po' piatto e dall'aspetto semplice, ha acquistato profondità, con forme più complesse, ombre e una prospettiva tridimensionale. Qualcosa che invece appare più evidente quando vi si gioca è la differenza nella fluidità delle animazioni. Nei giochi in 16-bit l'animazione di corsa di un personaggio utilizzava tipicamente sei fotogrammi, con casi particolari come Super Mario World, che ne utilizzava meno, e Super Metroid che invece ne usava di più. Creare a mano un'animazione convincente in pixelart non è semplice e non ci vuole molto perché questa risulti in un movimento poco naturale. Avendo però la possibilità di programmare l'animazione su un modello 3D di riferimento e poi catturarla fotogramma per fotogramma, rende possibile avere animazioni fluide e più o meno naturali. E, nonostante alcuni fotogrammi andassero sacrificati perché il Super Nintendo e le sue cartucce avevano delle limitazioni, il risultato è comunque sorprendente, con la corsa di DK animata da ben venti fotogrammi.
Donkey Kong Country comparato ad altri giochi del '94.
D'altro canto, cosa potrebbe aver impedito a questo stile grafico di resistere allo scorrere del tempo?Anche qui è possibile notare qualcosa immediatamente, cioé il fatto che tutto appaia "plasticoso", con foglie e modelli di personaggi e nemici dall'aspetto liscio, lucido e rigido. Un discorso simile per il terreno e le rocce, con delle forme fin troppo regolari e tondeggianti. Un elemento che si nota in alcune situazioni più che in altre, invece, è come gli sprite talvolta appaiano distaccati dallo sfondo. Questo lo si può notare particolarmente in screenshot che mostrano un'immagine statica ma anche durante alcune animazioni, dove si ha l'impressione che il personaggio stia scivolando piuttosto che muoversi facendo forza sul terreno. Ovviamente queste sono quasi tutte conseguenze delle limatazioni della grafica computerizzata dell'epoca o del Super Nintendo, ma, agli occhi di qualcuno abituato a degli standard anche poco più moderni, non passano inosservate e ciò che sembrava quasi fotorealistico una volta, finisce con l'apparire "finto" ora.
Le grotte in Chrono Trigger e Super Mario RPG.
Finita l'analisi voglio precisare che non sempre è negativo che qualcosa possa perdere il suo fascino originale. Nulla vieta che nel frattempo ne possa aver acquistato uno nuovo che fa leva sul suo essere "vintage".Detto ciò, vi esorto ad esprimere le vostre opinioni su questo argomento (lo farò anch'io), magari non soffermandovi solo su Donkey Kong Country ma anche su Super Mario RPG o Sonic 3D: Flickies' Island che utilizzavano questo stile grafico sulle console in 16-bit. Inoltre, vi invito a non rispondere alle opinioni degli altri ma di leggerle ed usarle semplicemente come spunto di riflessione. Credo che sia sempre qualcosa di interessante mettersi nei panni di qualcun'altro e provare a capire il suo punto di vista, soprattutto se differente dal proprio.
Infine vi ricordo che, come detto all'inizio, questa è solo la prima discussione della serie "Generazioni a confronto". Ho già un altro paio di argomenti di cui sono veramente curioso di sentire le opinioni della community, uno dei quali è spesso motivo di dibattito e riguarda nello specifico un gioco (due in realtà) della serie principale di Mario. (Chissà forse qualcuno ha già capito da ciò di che si tratta...) E sono sicuro che sarà interessante vedere le opinioni di più persone a confronto!
Piccola nota: non aspettatevi che i prossimi episodi arrivino a breve o ad intervalli regolari.
Vedi anche: Generazioni a confronto - Episodio 2: Il Super Mario 64 definitivo
Ultima modifica di Shadow MrL il 13 agosto 2020, 21:08, modificato 1 volta in totale.