Pubblicazione: Nintendo
Data di pubblicazione italiana: 9 settembre 2011
Genere: Sparatutto su binari
Prezzo consigliato: 44,98
Anche se non avrebbe bisogno di presentazioni, cominciamo col dire che Star Fox 64 3D è il remake di un cult della storia dei videogiochi, Star Fox 64 (conosciuto in Europa come Lylat Wars), pubblicato su Nintendo 64 nel 1997. A differenza del remake piuttosto fiacco di Zelda: Ocarina of Time, questo titolo è stato riprogettato completamente, con una grande cura per il comparto grafico e sonoro. Come ha menzionato più volte Shigeru Miyamoto, il produttore della serie, le vendite di questo titolo potrebbero essere un fattore determinante per il futuro di Star Fox. Il giocatore veste i panni di Fox McCloud, leader della squadra di mercenari nota come Star Fox, ed è accompagnato nelle missioni da Falco Lombardi, Peppy Hare e Slippy Toad. Quando il malvagio scienziato Andross invade il Sistema di Lylat, il Generale Pepper dell’esercito di Corneria non può far altro che interpellare Fox e i suoi compagni.
Il gameplay
Il remake ci propone tre livelli di difficoltà: la modalità Nintendo 3DS, dove i nemici sono meno potenti e l’Arwing più resistente, la modalità Nintendo 64, che ci propone la normale difficoltà della versione originale e, infine, la modalità Pro, la più impegnativa, che non è disponibile sin dall’inizio e va sbloccata. Prima di cominciare ogni partita, il giocatore può scegliere se utilizzare il giroscopio del 3DS per muovere la navetta Arwing.
Il giocatore può scegliere se affrontare la modalità Storia, che ci vedrà impegnati ad attraversare l’intero Sistema di Lylat, oppure cimentarsi nella modalità Sfida a Punti, dove è possibile selezionare i livelli già superati per tentare di battere i propri record. I punteggi sono indipendenti per ogni livello di difficoltà, e per ogni scenario vi sono tre medaglie differenti da raccogliere: bronzo, argento e oro.
Infine, è presente una divertentissima modalità Battaglia, in cui è possibile sfidare gli amici o, alternativamente, dei Bot il cui livello di abilità può essere impostato. Come molti hanno già lamentato, la mancanza del gioco online può essere sconfortante, ma almeno si può giocare contro gli amici con una sola cassetta di gioco.
Durante le fasi di gioco, l’Arwing viene pilotato con lo stick analogico del 3DS, che risulta estremamente comodo, mentre i comandi principali vengono gestiti dalla pulsantiera di comando e dai tasti dorsali. La croce direzionale, inoltre, è comodamente mappata con alcune utili manovre dell’Arwing, ovvero il looping e l’inversione a U. Alternativamente, si può utilizzare il giroscopio che, anche se risponde bene ai comandi, può essere davvero scomodo e stancante per chi è abituato a giocare più tradizionalmente.
Comparto grafico Sicuramente uno dei punti forti di questo rifacimento è la grafica, che è stata rimodellata sapientemente in modo da sfruttare le buone capacità dell’hardware del 3DS. Mi sembra appropiato, ancora una volta, paragonarlo al lavoro che è stato fatto con Ocarina of Time 3D: i modelli e gli scenari non sono stati semplicemente migliorati, ma rifatti totalmente, e la spigolosità del Nintendo 64 è solo un ricordo; le texture non sono sgranate o sporche, godono di una risoluzione ottima e la qualità è ulteriormente migliorata da shader all’avanguardia e effetti di bump mapping.
Sorprendente è il livello di dettaglio con cui sono stati rinnovati molti elementi: per esempio, il mare di Zoness o la lava di Solar mostrano un effetto di fluidità unico, con ogni onda o increspatura animata indipendentemente, e reagiscono diversamente in base all’interazione del giocatore. Gli sfondi degli scenari ora appaiono più dettagliati e soprattutto colorati, a differenza dell’originale dove il vuoto cosmico era prevalentemente rappresentato da una totalità di nero che, a parer mio, dava un senso di vuotezza. Ora sullo sfondo possiamo vedere nebulose colorate, le stelle e numerosi detriti spaziali che rendono il tutto più vivace. Le superfici non sono mai piatte ma smussate e irregolari, con su Macbeth, dove l’area è ricca di ghiaia e sassi. Sorprendentemente, persino gli scenari della modalità Battaglia sono estremamente curati, laddove nella versione originale erano completamente spogli.
L’effetto 3D è sicuramente uno dei migliori visto fin’ora sulla console, decisamente equilibrato e per niente fastidioso. In alcuni frangenti l’effetto è forte, in altri leggero, ma spesso possiamo vedere i nemici che ci stanno alle spalle in rilievo. La profondità dello scenario si nota specialmente nei cunicoli, come su Venom o prima della sfida con Andross.
Voto: 9
Comparto sonoro
L’intera colonna sonora di Star Fox 64 è stata rimasterizzata e arrangiata dal compositore Satomi Terui, che si è basato sulle tracce originali di Koji Kondo. Il risultato è molto buono, e le musiche sono di qualità maggiore rispetto alle originali. Vi sono anche alcune tracce totalmente nuove, come quelle della modalità Battaglia e una a sorpresa che non vi sto a svelare.
Il doppiaggio è stato reinterpretato accuratamente dagli stessi doppiatori della versione originale e, addirittura, sono state apportate alcune modifiche minori ai dialoghi.
Sebbene il doppiaggio originale sia di ottima fattura, non si può dire lo stesso di quello italiano: mentre alcune voci sembrano piuttosto azzeccate (come quella di Peppy o quella di Fox), altre sono totalmente fuori luogo (Wolf, che ha una voce grossa e minacciosa nella versione originale, in italiano ha ricevuto inspiegabilmente un tono stridulo e effemminato). Inoltre, per tutto il gioco sentiamo in continuazione sempre gli stessi doppiatori che non si sforzano nemmeno di cambiare tonalià di voce (il generale Pepper, l’istruttore di volo e tanti altri boss hanno la stessa identica voce).
Nonostante tutto, mi è bastato impostare la lingua della console per tornare a godermi i celebri dialoghi originali. Niente da dire per gli effetti sonori, che sono rimasti gli stessi ma fanno comunque la loro figura.
Per farvi un’idea della qualità della colonna sonora, potete trovare tutte le musiche del gioco sul nostro canale di YouTube.
Voto: 9
Longevità e rigiocabilità
Star Fox 64, così come il suo remake, è quasi la definizione di rigiocabilità. Benché la modalità Storia sia completabile al massimo in una mezz’ora, il giocatore deve attraversare più volte il Sistema di Lylat per scoprire ogni percorso alternativo disponibile e visitare tutti i pianeti. Certi scenari, inoltre, variano a seconda delle scelte che il giocatore ha fatto in quelli precedenti: per esempio, se la squadra Star Wolf non viene sconfitta a Ficina, comparirà nuovamente a guastarvi le feste nella base satellitare di Bolse, oppure, se la Great Fox verrà colpita dai missili nel Settore Z, sarà impossibile per il giocatore raggiungere l’Area 6.
Come ho già detto prima, ogni scenario ha tre medaglie da raccogliere: bronzo, argento e oro, ottenibili distruggendo il numero richiesto di nemici. Ottenere un buon punteggio è comunque un lavoro piuttosto impegnativo. Inoltre, bisogna raccogliere tutte le medaglie del Sistema Lylat per ogni difficoltà di gioco, il che aumenta ulteriormente la rigiocabilità.
La modalità multiplayer, pur non avendo il gioco online, potrebbe comunque farvi trascorrere qualche minuto di divertimento con gli amici o da soli.
Voto: 9
Commento finale
Star Fox 64 3D è un gioco veramente ben curato, in ogni minimo dettaglio, che dimostra ai giocatori di cosa è realmente capace il 3DS. L’elevato livello di rigiocabilità è il suo punto forte, e terrà incollati alla console i giocatori più incalliti. Un must per chi ama le sfide e comunque davvero consigliato a tutti i possessori del 3DS perché è un gioco che merita davvero, un restauro fatto come si deve, a differenza di un altro esempio che forse ho nominato troppe volte in questa recensione.
Voto: 9 / 10