Genere: RPG
Pegi: 3+
Lingua: Testo in italiano
Data di rilascio: 7 dicembre 2012
Genere di distribuzione: Retail e digital delivery
Prezzo consigliato al pubblico: 44,98€
La serie di Paper Mario vede la luce su Nintendo 64 nell'ormai lontano 2001. Dodici anni fa fece il suo debutto un bizzarro gioco che vede Mario ritornare, dopo svariati anni, in un RPG con elementi ibridi, ripresi dalla serie principale di Mario, dalle caratteristiche dei giochi di ruolo e aggiungendo una buona dose di originalità, con uno stile grafico completamente nuovo e basato sulla carta, e anche di humour mariesco. Iniziato quasi come un'esperimento da Intellinget Systems il gioco ottenne un buon successo proprio per via della formula vincente che, tra l'altro, permetteva di impersonare personaggi con cui il giocatore non aveva mai potuto interagire prima, sfruttare le abilità dei partner nelle battaglie a turni e ottenere speciali badges (tessere) con cui potenziare il proprio personaggio.
Il successo doppia poco più di tre anni dopo, nel 2004, con Paper Mario: il Portale Millenario che reintegra e migliora le caratteristiche del primo episodio, mentre nel 2007 debutta il terzo capitolo della saga, Super Paper Mario su Wii, che nonostante un buon comparto tecnico delude i fan per aver stravolto la formula di gioco: niente più battaglie a turni, ma un ibrido tra piattaforme e classico gioco a scorrimento laterale bidimensionale.
Infine arriviamo al 2012: cinque anni dopo il mezzo passo falso, Paper Mario vuole tornare ai fasti di un tempo con le battaglie a turni, introducendo però gli sticker come elemento centrale del gameplay. E' tuttavia difficile coniugare passato e presente, specialmente su una serie per cui i fan contano molto ad un ritorno alle origini.
Gameplay
La trama vede Mario (si, solo Mario) dover recuperare gli Sticker Reali, speciali adesivi sparsi ovunque dopo che Bowser ha cercato di acciuffare la cometa Sticker durante l'omonimo Festival, radendo quasi al suolo la città di Decalopoli. Per cominciare, si ritorna al sistema delle battaglie a turni: una gran bella cosa, ma i lati negativi purtroppo bilanciano il progresso iniziale fatto da Super Paper Mario.
Innanzitutto, con grande rammarico per tutti i fan della serie, sono spariti i compagni. Proprio così, non ci sarà nessuno al nostro fianco (se non Corinne, la cui utilità a livello di gameplay è assolutamente nulla: dovrebbe dispensare pratici consigli, un po' come fecero Goombario, Goombella e Consilia, ma in realtà le sue sono più semplici esternazioni riguardo il momento specifico dell'avventura), così anche nelle battaglie a turni Mario potrà giocare solo un turno (a meno che non siate disposti a tentare la sorte, spendendo qualche monetina, per avere turni extra). Poi, come dice il titolo del gioco, il gameplay si basa interamente sugli sticker (che di fatto sostituiscono le abilità dei partner), che si troveranno quà e là durante l'avventura. Uno sticker corrisponde ad una specifica azione di battaglia: martello, salto, mosse speciali, e via dicendo, oltre che per poter risolvere enigmi mentre si prosegue nollo scenario. La gestione tramite gli sticker è una buona cosa, senz'altro originale, ma pianificare le battaglie con gli sticker può essere un problema, dal momento che giocando la prima volta non sappiamo di preciso se e quando incontreremo boss e mini-boss: potremmo così trovarci impreparati alla battaglia ed essere costretti a fuggire. Per chi non ha mai giocato a Paper Mario questi due aspetti potrebbero sembrare sciocchezze, ma non è così per i fan che sanno bene che partner e sistema di battaglia erano i due pilastri cardine di Paper Mario, insieme a tanto humour dei dialoghi che ora è sparito e limitato all'estremo essenziale, tanto è vero che non si capisce il perchè Intelligent Systems abbia rifatto l'errore di Super Paper Mario - stravolgere la formula di gioco in questo senso. Come se non bastasse, i comandi per l'uso degli sticker in battaglia non solo non sono esaurienti, ma non vengono proprio spiegati: un minimo di tutorial, dopo cambiamenti così, ci voleva, o al massimo una descrizione su schermo come capita per la serie Mario&Luigi. Scompare la possibilità di impersonare altri personaggi durante il gioco (ormai tipici e abituali i siparietti infra-capitlo in cui si poteva impersonare Peach e addirittura Bowser), che per la trama costituivano un importante fattore di motivazione nel proseguire il gioco specialmente nel secondo episodio della serie. Qui, quasi fino alla fine non sapremo che fine hanno fatto Bowser e Peach nè se quest'ultima abbia tentato la fuga con un partner come nei precedenti episodi.
Tuttavia, il mondo di gioco è stato sintetizzato in una praticissima mappa in stile Mario Bros.: ogni area corrispondera ad un "mondo" a sè stante ed è così più facile spostarsi da una zona all'altra: addio a dover scoprire i tubi blu di ogni località e dover percorrere mezzo mondo di gioco per spostarsi. Dover trovare pezzi di scenario per proseguire, per poi riappiccicarli letteralmente nella loro area mancante può essere divertente ed è una gran ventata di novità, ma di fatto è l'unico e solo modo di risolvere enigmi togliendo così il divertimento di poter sfruttare l'aiuto dei partner per progredire nel gioco.
Grafica Grandi progressi invece sul fronte grafica.Paper Mario: Sticker Star sfoggia uno stile unico, colorato ed allegro: lo scenario fatto interamente di carta è di grande effetto e le animazioni sono altrettanto ben realizzate. Buono è l'uso del 3D, che però si limita alla semplice funzione estetica. Gli elementi sono colorati con tinte pastello e lo scenario è molto chiaro e intuitivo, non rischia mai di essere confusionale. La grafica svolge percui la sua funzione in maniera ottima: qualche sporadico rallentamento non influisce negativamente sul gioco e con il 3D attivato è una goduria per gli occhi.
Sonoro
Buono anche il comparto sonoro. Dopo l'epoca dei sound digitalizzati e sintetici di Super Paper Mario (che, per carità avevano il loro fascino) si ritorna ai toni giocherelloni e allegri dei primi due episodi della serie con non pochi richiami a tutta la serie di Mario in generale. Ottimi i ritorni ai toni del passato con non poche tracce che evocano l'atmosfera del primo Paper Mario, sopratutto negli ultimi livelli di gioco, non sono mai troppo veloci ne stressanti. Il che è un ottima cosa, visto e considerato che nessuno dei compositori della soundtrack dei prencedenti giochi ha collaborato in quest'ultimo episodio. Ciò nonostante il team è riuscito a donare alla soundtrack il tipico "tocco Paper Mario", che si era un po' perso per strada con Super Paper Mario insieme a tutto il resto. Gli effetti sonori non sono male ma peccano in varietà, di certo si poteva fare di più senza nulla togliere alla qualità di quelli presenti.
Longevità e accessibilità
L'avventura principale non è eccessivamente lunga, con circa 20 ore di gioco necessarie per completarla. Nonostante ciò, ci si può dilettare ulteriormente nell'esplorare tutti i mondi di gioco mediante speciali adesivi-portali, oppure completare il Museo degli Sticker con tutti gli adesivi presenti nel gioco. Tuttavia, sono sparite le vecchie perle di longevità dei primi due episodi, come il Labirinto dei 100 livelli, le tessere, le ricette di cucina e gli incarichi della bacheca annunci. Male invece sull'accessibilità: come già accennato la spiegazione dei comandi di battaglia è praticamente assente, e per un novello che si cimenta in Paper Mario è difficile capire tempistica e metodo di esecuzione delle mosse. I suggerimenti di Corinne, unica partner (tra l'altro scompare se non interpellata) dovrebbero soppiantare la maga-veggente dei precedenti episodi, ma si rivelano un nulla di utile di fatto. Il gioco non è difficile, ma la difficoltà delle battaglie è stata incrementata con boss più potenti e resistenti e la necessità di programmare lo scontro per non sprecare gli sticker e doversi vedere poi costretti alla fuga.
Giudizio
Immagini di Everyeye.itGameplay: 7/10
Il gameplay è, senza giri di parole, una mezza delusione. Spariscono gli elementi centrali di Paper Mario e incomprensibilmente Intellinget Systems rifa lo stesso errore di Paper Mario: togliere ciò a cui i fan erano affezionati (partner, tessere, ricette da collezionare) inserendo elementi talvolta difficili da gestire come gli sticker. L'idea di fondo è buona, ma le battaglie a turni risentono di una certa ripetitività a lungo andare soprattutto di fronte alla mole di tessere e mosse speciali che prima era disponibile (qui ci sono solo una decina di sticker, poi declinati in varie potenze e rarità secondo il grado di brillantezza). Molto bene invece l'organizzazione del mondo di gioco in mappa simile a Mario Bros. e i divertenti enigmi con gli oggetti che dovremo trasformare in sticker, che di fatto solleva il voto di gameplay di un punto.
Per un non appassionato, però, si può considerare tranquillamente come un 8.
Grafica: 9/10
Molto bene sul fronte grafico: tutto basato sulla carta, il mondo di gioco è bello da vedere e divertente da giocare. Colori pastello e uno stile ordinato senza sconfinare nella noia fanno della grafica la carta vincente del gioco, rendendolo il migliore della serie per stile.
Sonoro: 7/10
Buone le musiche d'atmosfera e parecchi i richiami al passato. La realizzazione e la qualità è buona, non sono ripetitive ne noiose. Ma sul fronte effetti sonori si poteva fare di più.
Longevità e accessibilità:7/10
L'avventura non è corta, ma mancano elementi di rigiocabilità presenti negli altri episodi. In circa 30 ore si può completare il gioco al 100%, prendendosela con mooolta calma. Incerta è anche l'accessibilità: i comandi sono spiegati male, la difficoltà nel contempo è un po' aumentata ma pianificare battaglie con gli sticker senza sapere quando queste accadranno è una cosa un po' difficile da gestire, anche se stavolta si potrà fuggire da qualsiasi battaglia.
Voto finale: 7/10
Paper Mario: Sticker Star, senza se e senza ma, delude. Delude gli appassionati che speravano in un ritorno alle origini: sembra che Intelligent Systems abbia intrapreso questa strada ma, per una qualche ragione, a metà via l'abbia abbandonata per inserire novità.
Novità che, certo, sono divertenti ed appaganti ma che non possono rimpiazzare gli elementi classici che sono stati tolti dal gioco, e che lo caratterizzavano in maniera non indifferente.
Classico gioco che, se considerato come titolo a sè stante merita ben oltre di un voto in più, considerato nella serie e per chi l'ha giocata perde il prestigio di un titolo che nei primi due episodi, cioè quando onorava le origini, è andato a gonfie vele. Ma nello voler stravolgere la formula Intelligent Systems ha perso dei pezzi, e purtroppo non è bastato Super Paper Mario perchè se ne rendesse conto.
Punti di forza: Grafica, assolutamente ineguagliata per stile, e tanto divertimento per chi si cimenta nella prima volta nel gioco grazie alle novità introdotte dagli sticker.
Contro: Troppi elementi caratteristici rimossi, o lasciati a metà; spiegazioni dei comandi poco chiare, pochi suggerimenti se ci si blocca nel gioco e difficoltà nel pianificare battaglie con gli sticker.
"Tutto sotto controllo!"
Iwata durante lo streaming dell'E3 2015
Iwata durante lo streaming dell'E3 2015