GdR, dove crescono i nostri eroi?
Inviato: 29 agosto 2013, 2:00
Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di giocare a diversi GdR, tutti almeno di buon livello, e così mi è sorta una strana riflessione.
Se fatti bene, i giochi di ruolo colpiscono emotivamente il giocatore di più di ogni altro genere?
Anche attraverso prestiti di amici, ho potuto anche giocare più o meno a fondo diversi altri giochi di genere completamente diverso ma tutti appartenenti ad un livello molto alto di qualità. Sulla carta, tutti cavalli di battaglia delle varie console, diciamo.
Uncharted 2-3, Halo 4, Red Dead Redemption, Skyrim, Killzone 3, Super Mario Galaxy 1-2, New Super Mario Bros. Wii...
per non citare i vari titoli sportivi e automobilistici, anch'essi molto presenti nell'attuale universo videoludico.
In quasi tutti i giochi appena citati la grafica era veramente da urlo, la trama epica e il gameplay godibilissimo. E poi, nel caso di Mario Galaxy, pura poesia si mischiava a un geniale level design.
Quello che voglio dire è che, nonostante tutti questi punti a favore, l'esperienza più emotivamente significativa l'ho avuta da Xenoblade Chronicles.
"Ok, è un capolavoro, uno su mille, ovvio che colpisce", potrete dire.
Ma proviamo a spostare il concetto esclusivamente sui giochi di Mario.
Galaxy capolavoro indiscusso, i vari NSMB divertenti da giocare... ma non sentite come che siano i Mario & Luigi o i Paper Mario a far "vivere" veramente i personaggi? Li vediamo in una trama più complessa, li troviamo nelle situazioni più disparate, in mezzo a dialoghi e storie affascinanti. Non pensate anche voi che il Mario di Galaxy sia più "meccanico" di quello di un Mario & Luigi? Meccanico nel senso di piatto, plastico, fisso nel suo ambiente e limitato ad agire secondo uno scopo evidente.
Nei GdR vediamo Bowser sotto diversissimi aspetti (i suoi cambiamenti "psicologici" da ML2 a ML3 non esistono per nulla nelle serie di Galaxy o NSMB), troviamo Peach che esprime i suoi sentimenti (vedi PM, con Twink, PM2, con TEC), troviamo argomenti più seri (PM2 è sicuramente più "cupo" di qualsiasi platform, con i temi della malavita e della povertà di Fannullpoli, per esempio) ...
Dunque, non pensate anche voi che ci sia una differenza sostanziale tra il Mario che troviamo nei platform-sport e quello dei Mario GdR?
E, tornando al discorso generico, un buon gioco di ruolo non vi colpisce più a fondo di un buon gioco d'azione o platform?
Secondo me, gli RPG, col fatto che si vedano crescere costantemente i propri personaggi immergendosi nelle loro sensazioni, rappresentano l'esperienza più "completa" e soddisfacente del panorama videoludico attuale, poiché comprendono azione, strategia, riflessione, mistero e personaggi quasi sempre carismatici.
Ma resta un'opinione, voi che ne pensate?
Se fatti bene, i giochi di ruolo colpiscono emotivamente il giocatore di più di ogni altro genere?
Anche attraverso prestiti di amici, ho potuto anche giocare più o meno a fondo diversi altri giochi di genere completamente diverso ma tutti appartenenti ad un livello molto alto di qualità. Sulla carta, tutti cavalli di battaglia delle varie console, diciamo.
Uncharted 2-3, Halo 4, Red Dead Redemption, Skyrim, Killzone 3, Super Mario Galaxy 1-2, New Super Mario Bros. Wii...
per non citare i vari titoli sportivi e automobilistici, anch'essi molto presenti nell'attuale universo videoludico.
In quasi tutti i giochi appena citati la grafica era veramente da urlo, la trama epica e il gameplay godibilissimo. E poi, nel caso di Mario Galaxy, pura poesia si mischiava a un geniale level design.
Quello che voglio dire è che, nonostante tutti questi punti a favore, l'esperienza più emotivamente significativa l'ho avuta da Xenoblade Chronicles.
"Ok, è un capolavoro, uno su mille, ovvio che colpisce", potrete dire.
Ma proviamo a spostare il concetto esclusivamente sui giochi di Mario.
Galaxy capolavoro indiscusso, i vari NSMB divertenti da giocare... ma non sentite come che siano i Mario & Luigi o i Paper Mario a far "vivere" veramente i personaggi? Li vediamo in una trama più complessa, li troviamo nelle situazioni più disparate, in mezzo a dialoghi e storie affascinanti. Non pensate anche voi che il Mario di Galaxy sia più "meccanico" di quello di un Mario & Luigi? Meccanico nel senso di piatto, plastico, fisso nel suo ambiente e limitato ad agire secondo uno scopo evidente.
Nei GdR vediamo Bowser sotto diversissimi aspetti (i suoi cambiamenti "psicologici" da ML2 a ML3 non esistono per nulla nelle serie di Galaxy o NSMB), troviamo Peach che esprime i suoi sentimenti (vedi PM, con Twink, PM2, con TEC), troviamo argomenti più seri (PM2 è sicuramente più "cupo" di qualsiasi platform, con i temi della malavita e della povertà di Fannullpoli, per esempio) ...
Dunque, non pensate anche voi che ci sia una differenza sostanziale tra il Mario che troviamo nei platform-sport e quello dei Mario GdR?
E, tornando al discorso generico, un buon gioco di ruolo non vi colpisce più a fondo di un buon gioco d'azione o platform?
Secondo me, gli RPG, col fatto che si vedano crescere costantemente i propri personaggi immergendosi nelle loro sensazioni, rappresentano l'esperienza più "completa" e soddisfacente del panorama videoludico attuale, poiché comprendono azione, strategia, riflessione, mistero e personaggi quasi sempre carismatici.
Ma resta un'opinione, voi che ne pensate?