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[Recensione] Tales of Xillia

Inviato: 10 settembre 2013, 0:11
da Sfoggy
Ci ho giocato, mi è piaciuto, e avevo voglia di scrivere. ueue

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Dopo quasi due anni dall'uscita in Giappone, il penultimo lavoro targato Namco Bandai sbarca anche in Europa, solo per PS3.


Il momento giusto per attaccare?

Ebbene sì, ci troviamo in un periodo particolare per la vita dei giochi di ruolo.
La serie di Final Fantasy aveva da sempre avuto il monopolio del genere, con un impatto mediatico non indifferente ed una qualità sempre alta. Oggi non possiamo dire di trovarci nella stessa situazione.
Namco, durante lo strapotere targato Square Enix, ha sempre fatto un buon lavoro portando avanti una serie alternativa che ha indubbiamente molto da dire e che proprio quest'anno compie il quindicesimo anniversario.
Sono 14 attualmente i titoli "Tales of", ma molti avranno sicuramente in mente l'indimenticabile Tales of Symphonia (2004), probabilmente il più famoso e riuscito di tutti i suoi stretti parenti.
È dunque un momento più che adatto per "attaccare" il mercato dei giochi di ruolo: non c'è più nessun "mostro sacro" da abbattere economicamente e sono rimasti pochi termini di paragone recenti in grado di intimorire l'espertissima Namco Bandai.
Quanto è riuscito, allora, questo Tales of Xillia?

Doppia storia, doppia completezza

Il gioco, arricchito da alcune sostanziose scene animate, inizia con una decisione: il giocatore può infatti scegliere il protagonista della storia. Questa scelta influenzerà non la trama, come si potrebbe pensare, ma le scene giocabili. Il party durante il corso dell'avventura verrà diviso più di una volta, e in questi casi il gameplay seguirà solamente il personaggio scelto, garantendo così un'altissima rigiocabilità: al termine del gioco si è spinti a ricompletarlo non solo per i trofei o per gli obiettivi, ma anche per conoscere avvenimenti rimasti allo scuro o per affrontare dungeon differenti.
A parte ciò, la trama risulta davvero interessante.
Milla, una misteriosa ragazza ventenne che impersona il Signore degli Spiriti, protettore del mondo intero, decide di investigare nel mondo dei mortali poiché ha rilevato un terribile pericolo nascosto per gli uomini. Esplorando la capitale di uno dei due regni da cui la terra conosciuta è composta, conoscerà casualmente Jude, un semplice studente di medicina. In breve tempo di due ragazzi si ritroveranno involontariamente coinvolti in uno scandalo internazionale, che si svilupperà nella maniera più inaspettata possibile sia per i protagonisti, sia per gli antagonisti.
I personaggi principali risultano caratterizzati perfettamente: ognuno ha la propria psicologia ben definita, così come un diverso modo di agire. Le personalità non sono nemmeno tra le più canoniche e per questo risultano sempre interessanti da scoprire nel proseguo del gioco.
Colpisce appunto il fatto che il personaggio che all'inizio appare come il più "canonico" diventi presto il più misterioso ed affascinante.
Questa profonda psicologia non è nata di certo per caso: come recita orgogliosamente il retro della copertina del videogioco stesso, "I due character designer della serie *Tales of* hanno, per la prima volta, lavorato insieme."
Indubbiamente una coppia riuscita, quella composta da Kosuke Fujishima e Matsumi Inomata. Ma come è stata fatta diventare realtà una trama così promettente?

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Il tempo delle montagne russe

Graficamente, un utente PS3 potrebbe aspettarsi sicuramente di più. I modelli poligonali di personaggi ed ambienti infatti non fanno di certo gridare al miracolo, sicuramente, ma Tales of Xillia non è mai spiacevole da guardare, anzi, riesce a regalare diversi scorci che colpiscono alla prima vista. La grafica è dunque tipicamente da RPG: tecnicamente non spinta, ma sempre adatta.
Per quanto riguarda le ambientazioni, invece, è un leggero ma continuo "su e giù". Città ben congegnate e spettacolari si mischiano a scenari talvolta ripetitivi, anche se, immersi nel coinvolgente gameplay, ciò non arreca troppo fastidio.
Un simile discorso si può applicare alla colonna sonora: i temi epici, emozionanti e pieni di energia che caratterizzano le battaglie si affievoliscono nelle musiche non memorabili dei paesi o degli ambienti naturali.
Tuttavia l'impressione finale è solo una: Xillia rimane piacevole da sentire e da vedere, nonostante non superi l'eccellenza nei due aspetti.
L'aspetto tecnico è più che altro funzionale, e ciò non rappresenta quindi un difetto per cui strapparsi i capelli.
Sicuramente, però, una nota di merito è di diritto per il doppiaggio: non solo le scene di parlato sono numerose e credibili, ma sono presenti anche un'infinità di "scenette" aggiuntive che fanno colloquiare i personaggi, permettendoci di capire meglio la psicologia complessa dei protagonisti. (Se siete accaniti fan delle voci giapponesi e non digerite quelle inglesi a priori, potrebbe essere un problema, però!)

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Strategie e combattimenti al massimo

Arriviamo al punto di forza di Tales of Xillia: il gameplay.
Il sistema di battaglia è in tempo reale (non a turni) e garantisce scontri sempre accesi e aperti a sconvolgimenti. La difficoltà si può modificare in ogni momento, e ciò permette di adattare il gioco ad ogni esigenza.
Ogni personaggio del party è comandabile dal giocatore e ha il proprio (numerosissimo) set di abilità speciali, dette "arti". Fino a quattro membri del gruppo combattono contemporaneamente, ed è possibile cambiarli in battaglia. Inoltre, cosa assolutamente non da poco, fino a quattro giocatori umani possono combattere cooperativamente in ogni scontro.
La intelligenza artificiale è ottima, anche se talvolta troppo difensivista: la tendenza è quella di parare e curare, mentre toccherà al giocatore umano sferrare le combo più rapide e decisive. In ogni caso, è possibile cambiare e modificare la strategia del computer attraverso un comodo menu secondario: dalla quantità di oggetti automatici usati, alla posizione sul campo di battaglia.
La difficoltà è ben bilanciata, (non è quindi necessario ricorrere a ore di grinding per superare una difficoltà, anche perché si può sempre abbassare il livello globale di difficoltà) e i boss sono ben congegnati: i loro gli attacchi sono talvolta imprevedibili e spesso, se combattono insieme ad altri nemici, avranno la capacità di giocare anch'essi di squadra, curandosi e creando combo di arti sempre pericolose e assai potenti. Ovviamente, anche il giocatore umano avrà la possibilità di agire insieme ad un proprio compagno, formando arti collegate diverse. Queste ultime rappresentano la combinazione di arti semplici e ognuna di essa ha un'animazione differente.
Per concludere, non bisogna dimenticare che ogni attacco è assegnabile a piacimento a sedici combinazioni di tasti possibili, offrendo così al giocatore la chanche di combattere secondo i comandi che preferisce.

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Concludendo...

La longevità è buona, e il fatto di dover scegliere un protagonista spinge fortemente il videogiocatore a completare il gioco un'altra volta.
Sono presenti anche diverse missioni secondarie che vanno ad ampliarsi col passare del tempo: mentre le prime non sono altro che le classiche "il cugino del figlio dello zio di mio nonno ha perso un ciondolo in mezzo al bosco, ritrovamelo", quelle successive allungano pesantemente la longevità e offrono perfino nuovi scontri boss.
Nonostante i difetti già citati, Tales of Xillia è quindi un più che ottimo esponente della serie, e rappresenta la giusta strada da prendere per gli sviluppatori; le ore di gioco scorrono via in modo assai godibile, e i personaggi carismatici conferiscono al prodotto globale un nettissimo valore aggiunto, rendendolo un must-have per tutti gli appassionati di GdR, e un'avventura interessante e coinvolgente per tutti gli altri videogiocatori.

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A chi interessa, ho completato il gioco in...
SPOILER | Mostra
43 ore usando Milla e saltando molte missioni secondarie. asd

Inviato: 10 settembre 2013, 0:20
da FlippoH
Fantastica recensione, io purtroppo a causa dei problemi della PS3 e l'arrivo di Rayman e Wonderful 101 non l'ho potuto continuare ma è questione di tempo.
E poi, vogliamo parlare dell'opening di Milla? Spettacolo.

Inviato: 10 settembre 2013, 0:22
da Mud
recensione carina, bravo Sfog

Re:

Inviato: 10 settembre 2013, 0:27
da Sfoggy
FlippoH ha scritto:E poi, vogliamo parlare dell'opening di Milla? Spettacolo.
Anche tu Milla-main? mki In combattimento è molto più divertente lei di Jude, ma per me il nostro doc ha una storia più approfondita...
Certi momenti sono veramente epici, in ogni caso, e le parti anime sono splendide sysy

Re: Re:

Inviato: 10 settembre 2013, 0:38
da FlippoH
SfoggyHills ha scritto:
FlippoH ha scritto:E poi, vogliamo parlare dell'opening di Milla? Spettacolo.
Anche tu Milla-main? mki In combattimento è molto più divertente lei di Jude, ma per me il nostro doc ha una storia più approfondita...
Certi momenti sono veramente epici, in ogni caso, e le parti anime sono splendide sysy
hehi devo continuarlo però.

Inviato: 10 settembre 2013, 1:14
da Xervils Hikend
Ottima recensione, sono proprio curioso di provarlo e mi chiedo se ci riuscirò un giorno: non avete idea di quanto mi intrighi questo titolo. Tanto tempo fa avevo intravisto Lloyd, il protagonista di Symphonia, ma ignoravo da quale serie provenisse. Solo durante il mese scorso ho iniziato ad incuriosirmi, avvicinandomi alla serie e rimpiango di non averlo fatto prima. In questo periodo mi sto giocando Graces che mi sta prendendo tantissimo, dopodichè mi sposterò su Abyss che ho già portato a casa da qualche settimana, visto che comunque è abbastanza raro.
Una cosa che ho apprezzato molto è data da quei piccoli dialoghi opzionali che si attivano interagendo con l'ambiente: rendono il party molto più vivo e unito, visto che si riesce a vedere come essi interagiscano tra di loro. Solitamente negli altri RPGs i personaggi combattono uno a fianco dell'altro, ma non interagiscono moltissimo se non all'interno delle cutscenes (una piccola eccezione per Xenoblade Chronicles in cui i personaggi se ne dicono di tutti i colori durante i combattimenti).
Guardando Graces e Abyss per poi spostare lo sguardo su Xillia, non posso fare a meno che arricciare il naso per quest'ultimo chiedendomi una cosa: visto che in Xillia i personaggi attaccano "in coppia", non si rischia di uccidere la componente action che caratterizzava la serie lasciando così solo una sorta di gioco fatto esclusivamente di button rush?

Re:

Inviato: 10 settembre 2013, 23:56
da Sfoggy
Xervils Hikend ha scritto:Una cosa che ho apprezzato molto è data da quei piccoli dialoghi opzionali che si attivano interagendo con l'ambiente: rendono il party molto più vivo e unito, visto che si riesce a vedere come essi interagiscano tra di loro. Solitamente negli altri RPGs i personaggi combattono uno a fianco dell'altro, ma non interagiscono moltissimo se non all'interno delle cutscenes (una piccola eccezione per Xenoblade Chronicles in cui i personaggi se ne dicono di tutti i colori durante i combattimenti).
Verissimo. È fantastico che i personaggi interagiscano anche nel bel mezzo del gioco attraverso dialoghi spesso divertenti e tutti doppiati.
Alcune scene sono epiche, tra l'altro asd
Xervils Hikend ha scritto: Guardando Graces e Abyss per poi spostare lo sguardo su Xillia, non posso fare a meno che arricciare il naso per quest'ultimo chiedendomi una cosa: visto che in Xillia i personaggi attaccano "in coppia", non si rischia di uccidere la componente action che caratterizzava la serie lasciando così solo una sorta di gioco fatto esclusivamente di button rush?
Non so se ho colto esattamente quello che volevi dire, ma... le varie arti si abbinano a sedici combinazioni di tasti diversi, quindi non si ha la sensazione di premere tasti in fretta e furia e a casaccio. Certo, a volte serve un po' "smanettare" col tasto d'attacco, ma durante lo scontro bisogna anche pensare agli elementi giusti da usare, a dosare bene gli oggetti (se ne possono portare fino a 15 per tipo, quindi non ci si può curare all'infinito!) e a schivare e parare gli attacchi. (cosa fondamentale nei boss)
Quindi penso di poter dire che il gameplay è più vario di quel che sembra, se è quel che intendevi asd

Re: Re:

Inviato: 11 settembre 2013, 1:08
da Xervils Hikend
SfoggyHills ha scritto:
Xervils Hikend ha scritto: Guardando Graces e Abyss per poi spostare lo sguardo su Xillia, non posso fare a meno che arricciare il naso per quest'ultimo chiedendomi una cosa: visto che in Xillia i personaggi attaccano "in coppia", non si rischia di uccidere la componente action che caratterizzava la serie lasciando così solo una sorta di gioco fatto esclusivamente di button rush?
Non so se ho colto esattamente quello che volevi dire, ma... le varie arti si abbinano a sedici combinazioni di tasti diversi, quindi non si ha la sensazione di premere tasti in fretta e furia e a casaccio. Certo, a volte serve un po' "smanettare" col tasto d'attacco, ma durante lo scontro bisogna anche pensare agli elementi giusti da usare, a dosare bene gli oggetti (se ne possono portare fino a 15 per tipo, quindi non ci si può curare all'infinito!) e a schivare e parare gli attacchi. (cosa fondamentale nei boss)
Quindi penso di poter dire che il gameplay è più vario di quel che sembra, se è quel che intendevi asd
No, scusami mi sono espresso male io. Per farti un esempio, in Tales of Graces hai 4 personaggi del party che attaccano singolarmente, mentre in questo gioco ti ritrovi a controllare una coppia di personaggi che accerchia un nemico alla volta, massacrandolo. La stessa cosa succede allo stesso modo per l'altra coppia di personaggi comandati dalla CPU. O almeno, è quello che mi è sembrato di capire vedendo video di gameplay qua e la... non hai più 4 personaggi che compiono liberamente le loro azioni, ma due coppie di personaggi che si concentrano su un nemico alla volta, come se una coppia combattesse senza preoccuparsi di cosa stiano facendo gli altri due personaggi del party. Non mi convince questa cosa. E' veramente così? Oppure si mantengono anche le vecchie meccaniche in cui ogni personaggio è libero di muoversi per conto proprio e fare un'azione qualsiasi? (ad esempio un healer potrebbe mettersi in retroguardia per curare i compagni in difficoltà, così come un mago o un personaggio che usa armi a distanza)
Spero che stavolta abbia espresso in maniera comprensibile il mio dubbio. asd

Inviato: 26 settembre 2013, 19:31
da Sfoggy
Tutto è possibile tatticamente, in Xillia.
Puoi impostare la frequenza degli attacchi di coppia, così come la quantità delle arti curative a discapito di quelle offensive, l'uso automatico degli oggetti, la posizione in battaglia dei personaggi... puoi anche impostare che ognuno debba attaccare singolarmente, se vuoi, anche se le arti vincolate oltre ad essere potenti sono belle da vedere. geos: