[Recensione] Assassin's Creed IV: Black Flag (single player)
Inviato: 2 gennaio 2014, 19:49
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Distributore: Ubisoft
Data d'uscita: 29 ottobre 2013 (PS3, Xbox 360), 21 novembre 2013 (PS4, Xbox One, Wii U, PC)
Genere: Action adventure
Piattaforma: PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One, Wii U (anche eShop), PC
Versione recensita: Wii U
Interamente giocabile sul Wii U GamePad: Sì
Modalità: Giocatore singolo e multiplayer online
Età PEGI: 18+ / Linguaggio scurrile / Violenza / Online
Dopo il mezzo passo falso fatto con l'ultimo epiosido, Assassin's Creed III uscito sul finire del 2012, Ubisoft riprova a riportare in auge una delle proprie IP più importanti, facendo centro.
La serie di Assassin's Creed nasce nel 2007, inizialmente su PS3, Xbox 360 e PC, narrando una storia divisa tra presente e passato, ma con un unico filo comune: la battaglia tra due grandi fazioni, Assassini e Templari (in questo caso rappresentati da una società di facciata, la Abstergo Industries) per potentissimi strumenti in grado di influenzare tutto il mondo. L'importante compito da assassino nel presente è affidato a Desmond Miles, il quale viene costretto (almeno inizialmente) a rivivere le memorie dei propri avi contenute nel suo DNA tramite un'avveneristico macchinario della Abstergo, ossia l'Animus.
Con un apprezzatissimo seguito nel 2009, il cui italianissimo portagonista Ezio Auditori ci ha fatto esplorare Fireze, sono seguiti gli episodi Brotherhood (2010) e Revelations (2011), il 2012 vede l'uscita del terzo episodio propriamente detto concludendo quella che di fatto è stata l'impresa di Desmond Miles.
Il nuovo episodio vedrà la controparte, Edward Kenway, imbarcarsi nell'impresa piratesca del mare dei Caraibi all'inizio del '700, con un carismatico protagonista in grando di coinvolgerci in una trama avvincente. Oltre ad un curato comparto tecnico, gli sviluppatori hanno ampliato il gameplay con piacevoli aggiunte, tra cui la più importante, approfondita da Assassin's Creed III in cui era stata appena accennata, ovvero quella delle fasi di esplorazione e di battaglia navale.
Nonostante quindi una tecnica rodata e con qualche sbavatura (IA non eccezionale, imprecisione nel sistema di collisioni), anche questo episodio della serie si basa su diversi tipi di modalità di gioco a seconda della missione, con pedinamenti, fasi stealth in cui è opportuno sfruttare cespugli e vegetazione per spiare e sorprendere il nemico, fasi di aspri combattimenti e, grande novità del capitolo, fasi di navigazione ed esplorazione libera.
Quest'ultima novità consente una esplorazione (quasi) totalmente libera del mondo di gioco, tramite la nostra nave, la Jackdaw, che funge da collegamento tra i vari luoghi del vasto mondo di gioco e che presenta quindi una componente free roaming molto profonda grazie ad una moltitudine di missioni secondarie, tesori da scoprire e luoghi da esplorare.
Nelle fasi di gioco a terra, nonostante alcuni difetti mutuati dagli episodi precedenti, il gioco sollecita il giocatore a mantenere un basso profilo durante le missioni, con interessanti elementi di gameplay da sfruttare a proprio favore. Nascondersi tra i cespugli o in un carro di fieno e accoltellare un nemico alle spalle (dopo averlo attirato fischiando), stordirlo o neutralizzarlo con dardi avvelenati oppure lanciarsi nel combattimento con pistole e bombe: il giocatore, spesso e volentieri può scegliere come approcciarsi alla missione e come agire, anche se il gioco propone obiettivi secondari da conseguire con un determinato modo. In questo senso, le missioni principali del gioco sono estremamente varie e mai ripetitive, anche grazie all'ampia scelta data al giocatore. Alcune fasi sottotono, come quelle dei pedinamenti, si perdono nel mare di fasi decisamente più riuscite e in grado di catapultarci nell'azione.
Le fasi navali vedono Edward condurre il proprio brigantino, la Jackdaw, nello sconfinato mare dei Caraibi. Le fasi navali contribuiscono a spezzare il gameplay e costituiscono di fatto la maggiore (e gradita) variazione. Il sistema di controllo è preciso, anche se per prenderci la mano è necessario un po' di tempo, soprattutto in vista di concitate fasi di battaglia con altre navi durante le quali è imperativa un'azione rapida tra azioni offensive (cannoni, palle incatenate, barili esplosivi, mortaio) e difensive.
Oltre alle missioni principali, la nave è utilizzabile per la libera esplorazione, con il nostro protagonista che in ogni momento può lasciare il timone e tuffarsi in acqua alla ricerca di tesori e luoghi da esplorare. Non indifferenti anche gli abbordaggi: aggredendo una nave in mare aperto, e dopo averla neutralizzata a suon di cannoni, sarà possibile abbordarla per attaccarne l'equipaggio e depredarne il contenuto. In tal senso il giocatore ha molta libertà d'azione, potendo scegliere come entrare in azione e che fare della nave attaccata.
La componente free-roaming in questo episodio è decisamente più ampia del passato. Una marea di missioni secondarie, tesori e luoghi da scoprire spingerà il giocatore a interrompere qua e là la missione principale per dedicarsi a piacevoli attività collateralli, che includono missioni omicide, la difesa dei covi degli Assassini dagli attacchi dei Templari e molto altro ancora. Oltre alla storia principale, quindi, il gioco offre molteplici attività collaterali in grado di intrattenere per tantissime ore.
Sul fronte dei controlli si registra qualche imprecisione, soprattutto nelle fasi di gioco a terra, dovute alla gestione automatica di determinate azioni (arrampicate, salti) che talvolta vanno contro il comando che vuole impartire il giocatore. Correndo vicino ai muri, per esempio, è facile incappare in un'arrampicata indesiderata, oppure ancora nelle fasi concitate di combattimento non è facile destreggiarsi e colpire il bersaglio prescelto.
L'esclusiva caratteristica del Wii U, ovvero il GamePad, viene sfruttato sapientemente con un'ampia serie di informazioni (stato di salute, munizioni) e una grande mappa, zoomabile (ma non navigabile, purtroppo). Ciò contribuisce a liberare lo schermo TV da tutte le informazioni ed avere la completa visuale sul gioco in sè, che comunque provvede a riportare parametri vitali durante determinate fasi (per esempio, la barra di salute durante un conflitto). Peccato che per navigare nella mappa sia comunque necessario aprirla: sarebbe stato meglio potersi spostare anche sul GamePad e, perchè no, prendere anche appunti.
Ciò nonostante, la versione Wii U pecca in qualche aspetto, come una problematica gestione delle ombre (tremolanti durante gli zoom durante le cutscenes o in determinate fasi) e cali piuttosto evidenti di framerate durante le fasi concitate del gioco. L'impressione è quindi quella di non aver sfruttato al massimo l'hardware, complice anche l'architettura GPGPU della console che avrebbe certamente contribuito a ridurre qualche difetto. Anche se il filtro anti-aliasing è applicato marginalmente, l'aliasing non è quasi mai visibile, fatta eccezione per i fili e le corde delle vele delle navi.
In via definitiva quindi, con qualche sbavatura, il comparto tecnico del gioco è decisamente buono e all'altezza, piazzandosi a metà strada tra le versioni PS3/Xbox 360 e PS4/Xbox One (anche se le differenze in entrambi i sensi sono minime, limitate a texture ed effetti).
Toni allegri e da città si alternano a cupe melodie durante le fasi stealth o di missione omicida, mentre gli effetti sonori sono ottimi e molto realistici.
Il doppiaggio in italiano è buono, ma evidentemente più curato per i personaggi prominenti del gioco (Edward Kenway, Adéwalé, Barbanera) mentre meno per gli altri. Ciò nonostante, la chiarezza dei dialoghi è sempre in primo piano e la recitazione, in linea generale, è di livello elevato.
L'accessibilità, vista la tipologia del titolo, non è elevata. Oltre ad una evidente crescita della difficoltà con il progredire del gioco, per i novizi sarà necessario impratichirsi parecchio con il sistema di controllo e le dinamiche del gioco, che comunque vengono dettagliatamente illustrate all'occasione e durante le fasi di caricamento del gioco. Di certo, la trama è marginalmente legata agli episodi precedenti, per cui sarà necessario sapere solo le nozioni base a chi si avvicina al gioco per la prima volta.
Uno dei capitoli più riusciti e completi della saga, quindi, chiude il 2013 con ottimo gioco imprescindibile per gli appassionati, nonchè uno dei migliori multipiattaforma disponibili anche su Wii U.
PRO: buon gameplay, longevità, colonna sonora, ampia libertà di gioco.
CONTRO: qualche sbavatura tecnica, nessun DLC.
Distributore: Ubisoft
Data d'uscita: 29 ottobre 2013 (PS3, Xbox 360), 21 novembre 2013 (PS4, Xbox One, Wii U, PC)
Genere: Action adventure
Piattaforma: PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One, Wii U (anche eShop), PC
Versione recensita: Wii U
Interamente giocabile sul Wii U GamePad: Sì
Modalità: Giocatore singolo e multiplayer online
Età PEGI: 18+ / Linguaggio scurrile / Violenza / Online
Dopo il mezzo passo falso fatto con l'ultimo epiosido, Assassin's Creed III uscito sul finire del 2012, Ubisoft riprova a riportare in auge una delle proprie IP più importanti, facendo centro.
La serie di Assassin's Creed nasce nel 2007, inizialmente su PS3, Xbox 360 e PC, narrando una storia divisa tra presente e passato, ma con un unico filo comune: la battaglia tra due grandi fazioni, Assassini e Templari (in questo caso rappresentati da una società di facciata, la Abstergo Industries) per potentissimi strumenti in grado di influenzare tutto il mondo. L'importante compito da assassino nel presente è affidato a Desmond Miles, il quale viene costretto (almeno inizialmente) a rivivere le memorie dei propri avi contenute nel suo DNA tramite un'avveneristico macchinario della Abstergo, ossia l'Animus.
Con un apprezzatissimo seguito nel 2009, il cui italianissimo portagonista Ezio Auditori ci ha fatto esplorare Fireze, sono seguiti gli episodi Brotherhood (2010) e Revelations (2011), il 2012 vede l'uscita del terzo episodio propriamente detto concludendo quella che di fatto è stata l'impresa di Desmond Miles.
Il nuovo episodio vedrà la controparte, Edward Kenway, imbarcarsi nell'impresa piratesca del mare dei Caraibi all'inizio del '700, con un carismatico protagonista in grando di coinvolgerci in una trama avvincente. Oltre ad un curato comparto tecnico, gli sviluppatori hanno ampliato il gameplay con piacevoli aggiunte, tra cui la più importante, approfondita da Assassin's Creed III in cui era stata appena accennata, ovvero quella delle fasi di esplorazione e di battaglia navale.
GAMEPLAY
Con alcune variazioni rispetto al passato e l'introduzione di numerose novità, il nuovo capitolo della serie gode di un buon gameplay in grado di offrire ore e ore di divertimento.Nonostante quindi una tecnica rodata e con qualche sbavatura (IA non eccezionale, imprecisione nel sistema di collisioni), anche questo episodio della serie si basa su diversi tipi di modalità di gioco a seconda della missione, con pedinamenti, fasi stealth in cui è opportuno sfruttare cespugli e vegetazione per spiare e sorprendere il nemico, fasi di aspri combattimenti e, grande novità del capitolo, fasi di navigazione ed esplorazione libera.
Quest'ultima novità consente una esplorazione (quasi) totalmente libera del mondo di gioco, tramite la nostra nave, la Jackdaw, che funge da collegamento tra i vari luoghi del vasto mondo di gioco e che presenta quindi una componente free roaming molto profonda grazie ad una moltitudine di missioni secondarie, tesori da scoprire e luoghi da esplorare.
Nelle fasi di gioco a terra, nonostante alcuni difetti mutuati dagli episodi precedenti, il gioco sollecita il giocatore a mantenere un basso profilo durante le missioni, con interessanti elementi di gameplay da sfruttare a proprio favore. Nascondersi tra i cespugli o in un carro di fieno e accoltellare un nemico alle spalle (dopo averlo attirato fischiando), stordirlo o neutralizzarlo con dardi avvelenati oppure lanciarsi nel combattimento con pistole e bombe: il giocatore, spesso e volentieri può scegliere come approcciarsi alla missione e come agire, anche se il gioco propone obiettivi secondari da conseguire con un determinato modo. In questo senso, le missioni principali del gioco sono estremamente varie e mai ripetitive, anche grazie all'ampia scelta data al giocatore. Alcune fasi sottotono, come quelle dei pedinamenti, si perdono nel mare di fasi decisamente più riuscite e in grado di catapultarci nell'azione.
Le fasi navali vedono Edward condurre il proprio brigantino, la Jackdaw, nello sconfinato mare dei Caraibi. Le fasi navali contribuiscono a spezzare il gameplay e costituiscono di fatto la maggiore (e gradita) variazione. Il sistema di controllo è preciso, anche se per prenderci la mano è necessario un po' di tempo, soprattutto in vista di concitate fasi di battaglia con altre navi durante le quali è imperativa un'azione rapida tra azioni offensive (cannoni, palle incatenate, barili esplosivi, mortaio) e difensive.
Oltre alle missioni principali, la nave è utilizzabile per la libera esplorazione, con il nostro protagonista che in ogni momento può lasciare il timone e tuffarsi in acqua alla ricerca di tesori e luoghi da esplorare. Non indifferenti anche gli abbordaggi: aggredendo una nave in mare aperto, e dopo averla neutralizzata a suon di cannoni, sarà possibile abbordarla per attaccarne l'equipaggio e depredarne il contenuto. In tal senso il giocatore ha molta libertà d'azione, potendo scegliere come entrare in azione e che fare della nave attaccata.
La componente free-roaming in questo episodio è decisamente più ampia del passato. Una marea di missioni secondarie, tesori e luoghi da scoprire spingerà il giocatore a interrompere qua e là la missione principale per dedicarsi a piacevoli attività collateralli, che includono missioni omicide, la difesa dei covi degli Assassini dagli attacchi dei Templari e molto altro ancora. Oltre alla storia principale, quindi, il gioco offre molteplici attività collaterali in grado di intrattenere per tantissime ore.
Sul fronte dei controlli si registra qualche imprecisione, soprattutto nelle fasi di gioco a terra, dovute alla gestione automatica di determinate azioni (arrampicate, salti) che talvolta vanno contro il comando che vuole impartire il giocatore. Correndo vicino ai muri, per esempio, è facile incappare in un'arrampicata indesiderata, oppure ancora nelle fasi concitate di combattimento non è facile destreggiarsi e colpire il bersaglio prescelto.
L'esclusiva caratteristica del Wii U, ovvero il GamePad, viene sfruttato sapientemente con un'ampia serie di informazioni (stato di salute, munizioni) e una grande mappa, zoomabile (ma non navigabile, purtroppo). Ciò contribuisce a liberare lo schermo TV da tutte le informazioni ed avere la completa visuale sul gioco in sè, che comunque provvede a riportare parametri vitali durante determinate fasi (per esempio, la barra di salute durante un conflitto). Peccato che per navigare nella mappa sia comunque necessario aprirla: sarebbe stato meglio potersi spostare anche sul GamePad e, perchè no, prendere anche appunti.
GRAFICA E TECNICA
Ubisoft mette in mostra le proprie capacità con un titolo in grado di simulare ottimamente situazioni realistiche. Partendo dalla grafica in sè, il gioco è estremamente caratterizzato con ottimi poligoni, effetti sapientemente usati e texture di alta qualità, fornendo quindi un panorama caraibico estremamente realistico. L'uso dei colori e degli effetti giova alla vista e contribuisce ad un'immagine di gioco chiara e altamente immersiva.Ciò nonostante, la versione Wii U pecca in qualche aspetto, come una problematica gestione delle ombre (tremolanti durante gli zoom durante le cutscenes o in determinate fasi) e cali piuttosto evidenti di framerate durante le fasi concitate del gioco. L'impressione è quindi quella di non aver sfruttato al massimo l'hardware, complice anche l'architettura GPGPU della console che avrebbe certamente contribuito a ridurre qualche difetto. Anche se il filtro anti-aliasing è applicato marginalmente, l'aliasing non è quasi mai visibile, fatta eccezione per i fili e le corde delle vele delle navi.
In via definitiva quindi, con qualche sbavatura, il comparto tecnico del gioco è decisamente buono e all'altezza, piazzandosi a metà strada tra le versioni PS3/Xbox 360 e PS4/Xbox One (anche se le differenze in entrambi i sensi sono minime, limitate a texture ed effetti).
SONORO
La splendida colonna sonora del gioco ci immerge nel clima, accompagnandoci con melodie caraibiche ottimamente caratterizzate a seconda dell'occasione e perfettamente in grado di stupire con tipici suoni pizzicati, o ancora con percussioni caratteristiche.Toni allegri e da città si alternano a cupe melodie durante le fasi stealth o di missione omicida, mentre gli effetti sonori sono ottimi e molto realistici.
Il doppiaggio in italiano è buono, ma evidentemente più curato per i personaggi prominenti del gioco (Edward Kenway, Adéwalé, Barbanera) mentre meno per gli altri. Ciò nonostante, la chiarezza dei dialoghi è sempre in primo piano e la recitazione, in linea generale, è di livello elevato.
LONGEVITA' E ACCESSIBILITA'
La longevità del titolo è garantita non solo da una trama zeppa di missioni dalle dinamiche disparate, ma anche dalla componente free-roaming e dall'impressionante quantità di attività secondarie (missioni, luoghi da scoprire, tesori) che terranno il giocatore impegnato davvero a lungo. Ad allungare ulteriormente la componente longevità è il multiplayer online, in cui è possibile sfidarsi scegliendo personaggi differenti.L'accessibilità, vista la tipologia del titolo, non è elevata. Oltre ad una evidente crescita della difficoltà con il progredire del gioco, per i novizi sarà necessario impratichirsi parecchio con il sistema di controllo e le dinamiche del gioco, che comunque vengono dettagliatamente illustrate all'occasione e durante le fasi di caricamento del gioco. Di certo, la trama è marginalmente legata agli episodi precedenti, per cui sarà necessario sapere solo le nozioni base a chi si avvicina al gioco per la prima volta.
GIUDIZIO
- Gameplay 9/10
- Grafica e tecnica 8/10
- Sonoro 9/10
- Longevità e accessibilità 8/10
Giudizio finale
87/100
L'ultimo capitolo di Assassin's Creed riporta la saga in auge, rimediando agli errori dell'ultimo episodio e approfondendo nuovi ed entusiasmanti aspetti. L'ottimo gameplay è coadiuvato da una trama principale coinvolgente, un'ottima caratterizzazione dei personaggi e una mole enorme di attività secondarie, il tutto accompagnato da una piacevole colonna sonora magistralmente orchestrata. Il Game Pad è sfruttato per una funzione ovvia quanto utile ma, su Wii U, qualche difetto tecnico-grafico macchiano la resa visiva generale, che comunque resta di ottimo livello e ben realizzata. Il solido gameplay è in grado di offrire ore e ore di divertimento per completare il gioco, alleviando l'assenza di DLC per la versione Wii U.87/100
Uno dei capitoli più riusciti e completi della saga, quindi, chiude il 2013 con ottimo gioco imprescindibile per gli appassionati, nonchè uno dei migliori multipiattaforma disponibili anche su Wii U.
PRO: buon gameplay, longevità, colonna sonora, ampia libertà di gioco.
CONTRO: qualche sbavatura tecnica, nessun DLC.
Immagini da Everyeye.it