Sviluppatore: Nintendo EAD
Produttore: Nintendo
Pubblicato da: Nintendo Italia
Giocatori: 1-4 (multiplayer offline)
Disponibile in Europa
È da dieci minuti che sto riscrivendo queste righe. Come dovrei iniziare l’introduzione di un titolo di Super Mario? Dovrei parlare della serie, di ciò che è ed è stata con il passare nei decenni...? Ce n’è davvero bisogno?
Credo di no. Del resto, conosciamo tutti benissimo le avventure dell’idraulico Nintendo, sappiamo chi e cosa c’è dietro, sappiamo come si sono evolute, sappiamo il modo in cui, tanti anni or sono, hanno salvato il neo-mondo videoludico, sul punto di collassare ancor prima di nascere; sappiamo tutti benissimo che Super Mario 64 fu l’ennesima rivoluzione del campo, che i due Galaxy sono lì, in alto nelle ranking list dei siti di recensioni, che gli spin-off sono innumerevoli e vari, che il Regno dei Funghi e il mondo di Mario in generale è di una vastità e di una ricchezza da far impressione. Queste cose le sappiamo tutti, quindi non c’è bisogno di parlarne.
Parliamo, piuttosto di 3D World. Presentato all’E3 2013 nel modo sbagliato col trailer sbagliato, dall’annuncio in poi è stato vittima di critica, scetticismo, astio e insicurezza: era questo quello che ci stavamo aspettando dal nuovo Mario in tre dimensioni, questo titolo così simile a 3D Land, azzarderemmo quasi a dire un vero e proprio porting-remake-sequel del capitolo per 3DS in alta definizione? Il
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fatto è che, semplicemente, uscirsene con Mario, Peach, Luigi e Toad che corrono vestiti da gattini in un prato, con un tema riarrangiato di sottofondo e nemici già visti, dopo aver sfornato, anni prima, quei capolavori di spettacolarità e poesia dei Galaxy, lascia un po’ sconvolti e increduli, quasi incapaci di credere che quelle piattaforme siano verità e che ciò in serbo per noi fan sia proprio quello.[thumb]http://nl.images.multiplayer.it/thumbs/ ... x0_q85.jpg[/thumb] [thumb]http://nl.images.multiplayer.it/thumbs/ ... x0_q85.jpg[/thumb]
Ma 3D World inganna. Ce l’ha nel DNA, di ingannare. Nei file di gioco. Ci ha ingannati dall’annuncio, svelandosi per quello che non era, velandosi delle cose belle, delle idee, delle perle. Ci ha mostrato le sue briciole, le sue basi, le sue idee peggiori e meno sviluppate: tutte quelle già viste, impossibile che lascino qualcosa; ci ha mostrato gli unici punti della produzione che non rasentano il capolavoro. Tutto il resto, in modo malvagio e sfacciato, se l’è tenuto per sé. 3D World inganna anche quando una piattaforma, un’asta, una moneta e un nemico si spostano: inganna con uno stile tutto suo, non cattivo ma genuino, che quasi esiste per urlare al giocatore “non hai ancora visto niente”.
E se 3D World non è un 3D Land in HD, cosa diamine è?
"Ogni singolo tassello all’interno
di un livello è posizionato
a regola d’arte."
È qualcosa di incredibilmente nuovo. Una vera e propria ventata di aria fresca all’interno di un genere che, all’infuori della serie Nintendo, è raramente in grado di regalare segni di freschezza e riforma, perché sempre impaurito dall’incapacità di stanziarsi in formule abbastanza valide; ma 3D World non ha questo timore e sa che, utilizzando bene le sue carte, può regalare ore di divertimento genuino e continuo, senza cadute di stile o elementi inappropriati, sbagliati. Ogni singolo tassello all’interno di un livello è posizionato a regola d’arte. Ogni singola piattaforma, ogni insignificante nemico e ogni ancorpiùinsignificante monetina nascosta è posizionato per raggiungere l’obiettivo degli sviluppatori all’interno del livello stesso: Nintendo sa dosare gli elementi e sa che un centimetro può trasformare l’essenza di uno stage, e questa consapevolezza la rende in grado di sfornare quadri su quadri veloci e scattanti, in cui Mario, o Luigi, o Toad, o Peach, scorrono senza nessun inceppo, senza rallentamenti. 3D World è un platform fluido, non solo nel solido framerate, ma anche e soprattutto nel peso di un livello è posizionato
a regola d’arte."
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[(o meglio nella leggerezza) degli elementi posizionati. Stiamo parlando di una produzione dal level design spaventoso, di quelli che, credetemi, è seriamente difficile trovare. Non parliamo della piattezza di un 3D Land, questo è tutto un altro mondo (in ogni senso) sia a livello di mere idee che a livello del loro utilizzo, talvolta limitato in quantità più per costrizione che per altro: i tizi di EAD hanno vomitato tutte le possibilità che gli venivano in mente, e il risultato è un centinaio di livelli unici nell’essenza, in cui compaiono soluzioni di gioco inedite, che spesso –purtroppo- non vengono riprese; sembra quasi che ciò che è fuoriuscito dalle menti di quei geniacci sia fin troppo, che se si fossero limitati ad utilizzarne la metà, le avremmo viste sviluppate meglio col progredire dei livelli. Ma se da una parte questo effetto a catena porta ad un certo monouso di idee, dall’altro porta all’incredibile capacità del titolo di vantare, come già detto, di un’enorme distinzione dei vari schemi, tutti diversi, tutti originali, tutti nuovi.[thumb]http://nl.images.multiplayer.it/thumbs/ ... x0_q85.jpg[/thumb]
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Impossibile cercare di inquadrare tutte le novità del titolo Nintendo. Possiamo però analizzare gli elementi più ‘superficiali’, quelli che si notano facilmente e senza particolare attenzione, perché tutti gli altri sono fatti di vere e proprie situazioni, di momenti che non sono percepibili da un trailer o da uno screen; le novità maggiori di 3D World sono quelle emozioni che si percepiscono dalla spettacolarità di una bomba che scoppia, di un elemento inaspettato al momento inaspettato, dell’ennesimo, fluidissimo salto sopra un Goomba che, questa volta, risulta essere ancora più soddisfacente e leggero del solito. La produzione sforna attimi di pura maestria, di quella maestria di cui sono ricchissimi i due Galaxy, di quella maestria che è spesso capace di sfociare in magia videoludica.
E quindi a livello di mero gameplay, di possibilità, cosa c’è di nuovo? Tutto e niente. La formula è quella di sempre, ma allo stesso tempo traspira di ghiaccio fresco ed è ricchissima di potenziamenti, sfruttati nel midollo delle possibilità. Abbiamo un potenziamento Gatto dalle vie infinite e che viene utilizzato in un modo invidiabile: molteplici i livelli dalla doppia conformazione, che si sviluppano per assi, direzioni e virgole totalmente differenti in base all’utilizzo o meno del nuovo potenziamento, tra l’altro molto soddisfacente e preciso da utilizzare; abbiamo un nuovissimo power-up Ciliegia che sdoppierà il nostro personaggio, e poi lo triplicherà, e poi lo quadruplicherà, fino a creare un piccolo impero di Mario che saltano, urlano e schiattano inevitabilmente tutti insieme, producendo uno spettacolo su cui non potrete sfuggir sorridere. E come se non bastasse, abbiamo diversi potenziamenti ritornati direttamente dai capitoli precedenti e, va detto, utilizzati con una sapienza straordinaria, che dona una linfa tutta nuova ad un Mario Boomerang che sarà protagonista di situazioni mai viste prime, in setting completamente inediti. Come non spendere qualche carattere, poi, per la presenza di Blocchi ‘indossabili’ o addirittura di maschere, tutta roba ben sviluppata che va ad aggiungersi all’immenso calderone di ciò che succede e che potrebbe succedere in un livello di 3D World.
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3D World è in grado di sbalordire. È in grado di far pensare al giocatore “una cosa del genere, in un Super Mario, non la avevo mai vista”. Quel titolo che appare così giocoso e colorato, presentato con i gattini che correvano, sa rivelarsi essere in grado di produrre atmosfere a tratti serie, addirittura più dark o decadenti, senza, ovviamente, mai abbandonare la sua vena giocosa. Oppure, è in grado di sparare a schermo effetti blur e particellari da sgomento, giochi di prospettiva di notevole impatto, attimi di timore e di sclero esagerato; oppure spara a schermo una bellissima lava blu, una spiaggia chiarissima abitata da Koopa in canottiera, una vastissima savana tutta da scoprire, una torre da scalare, una corsa fatta di salti a ritmo di musica oppure un’altra in stile Mario Kart. 3D World sbalordisce ed esalta, sorprende e non si ferma mai, dall’inizio alla fine si tratta di un crescendo qualitativo invidiabile. [thumb]http://nl.images.multiplayer.it/thumbs/ ... x0_q85.jpg[/thumb]
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Per la prima volta dopo Super Mario Bros. 2 potrete giocare tutta l’avventura con un personaggio a scelta fra il tipico Mario, il salterino Luigi, l’amante del fluttuar Peach e il velocissimo Toad. I quattro personaggi funzionano bene, così come il loro utilizzo, che li associa ognuno ad una tipologia di giocatore diversa: Mario sarà destinato a chi non vorrà scomodarsi nell’apprendere l’utilizzo di un nuovo personaggio, Luigi a chi si armerà di pazienza e sarà disposto a controllare in modo adeguato il suo particolar muoversi, Peach per i giocatori (le giocatrici?) meno esperti alla ricerca di una mano, e Toad per chi, come me, adora scorrazzare da un punto del livello all’altro in pochissimi istanti. La presenza di più personaggi, poi, porta alla possibilità di giocare in una modalità multigiocatore completamente inedita all’interno dei Super Mario in tre dimensioni: per la prima volta potrete vivere la magia delle angolazioni con i vostri amici e parenti, in un risultato tutto sommato soddisfacente ma non esente da critiche. Il level design, infatti, si adatta bene a questa modalità, ma i problemi nascono quando si cerca di avanzare in gruppo: il gioco valorizza i giocatori a seguire diverse strade (esempio: punto X è raggiungibile attraverso un muro da scalare con il Gatto, un tubo trasparente e una strada normalissima ricca di monete), ma facendolo si finisce spesso nella situazione in cui uno di loro rimane rinchiuso in una bolla perché si è inconsciamente allontanato troppo rispetto al posizionamento della telecamera centrale; ecco che quindi si finisce a muoversi in gruppo, proprio per evitare di rovinarsi la vita a vicenda e di finir intrappolati, costantemente, in quella dannata bolla di sapone. Una modalità multigiocatore con tanto potenziale sulla carta, ma che va rivista e approfondita per il futuro: a Nintendo il compito di renderla più adatta e scorrevole, così come risulta essere nei capitoli in due dimensioni.
Novità anche riguardo il modo stesso in cui alcuni livelli si giocano: il Capitan Toad sarà il protagonista di piccoli schemi a mò di puzzle game, in cui dovrete guidare il provetto fungo umanoide alla ricerca delle Stelle Verdi, nel tentativo di evitare diverse tipologie di nemici; comanderete poi Plessie, un nuovo simpaticissimo compagno, in stage appositi dalla derivata e sottile vena da racing game. Due tipologie di livelli particolari e ben congegnate, funzionali e curate, esattamente così come il resto della produzione.
3D World è una gioia da vedere. Straordinaria la veste grafica del titolo che, se magari non sarà esattamente il top del momento in termini tecnici, rappresenta, in diversi passaggi e dal punto di vista puramente estetico, il punto massimo raggiunto non solo dai platfom ma dal media in generale. Effetti particellari, giochi di luce e fumo invaderanno la scena e si sovrapporranno a delle piattaforme dalle texture mai sbavate, ma sempre pulite e al loro posto; decine di colori saranno spinti da un frame-rate pressoché perfetto, in grado di gestire tutto ciò che accadrà a schermo senza evidenti difetti e senza incepparsi mai. La colonna sonora risulta sicuramente curata ma, purtroppo, anni luce dietro rispetto alla capolavorica opera prodotta dalla Mario Galaxy Orchestra: composta a questo giro da temi dall’impronta jazz e sicuramente ‘catchy’, risulta essere godibile e orecchiabile, spesso fischiabile, ma solo in rarissimi casi si arriva a livelli imprescindibili; quegli stessi livelli che Nintendo ha già raggiunto in passato e su cui ha marciato con sicurezza.
Buona la longevità. Fra il semplice completamento dei livelli, mondi speciali, uscite segrete ed elementi nascosti in generale, avrete con cosa divertirvi per decine e decine di ore.
Unico. Inimitabile. Super Mario 3D World è un capolavoro in grado di appassionare e coinvolgere grazie ad una varietà di situazioni e ad un level design da far invidia. Un’opera artigianale costruita con amore e maestria, l’ennesimo epico viaggio dell’indiscusso re dei platform; un continuo crescendo, fra vecchio e nuovo, 2D e 3D, originalità e conservazione, idee e miglioramento; un susseguirsi di situazioni vive, forti e mai spente, mai annoiate o annoianti, stanche o stancanti; la summa di ciò che Mario è stato finora e la base per i capitoli futuri, ciò da cui Nintendo partirà per spedire la serie in altre galassie, altri mondi, altri mari e spiaggie, altri castelli. Semplicemente Imprescindibile.
9.5/10
Ultima modifica di Mud il 5 gennaio 2014, 19:37, modificato 2 volte in totale.
When you're dead, they really fix you up. I hope to hell when I do die somebody has sense enough to just dump me in the river or something. Anything except sticking me in a goddam cemetery. People coming and putting a bunch of flowers on your stomach on Sunday, and all that crap. Who wants flowers when you're dead? Nobody.