[Riflessione] I giochi hanno veramente bisogno di tutta questa potenza?

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    Io e Mahakam stavamo discutendo di informatica e di sviluppo tecnologico in generale (ormai è quasi deformazione professionale, dato il campo lavorativo che abbiamo intenzione di intrapendere), quando siamo andati a finire a parlare del fatto che nel periodo della corsa allo Spazio avvenuta durante la Guerra Fredda USA e URSS, per quanto avessero investito, avevano comunque calcolatori dalla velocità e potenza nemmeno paragonabile a quella attuale: si parla di Commodore 64, calcolatori che lavoravano con memorie a nastro e che non arrivavano al megabyte. Eppure, sono riusciti a lanciare oggetti nello spazio, forse anche sulla Luna, con quelli che per noi sono poco più che giocattolini.
    E nonostante ciò, per avere una macchina che permetta di giocare in maniera fluida e alla massima risoluzione grafica ai giochi più recenti bisogna avere una macchina piuttosto potente, giga e giga di RAM per impedire lo swap, un processore rapido e una scheda grafica altrettanto prestante.

    Ora, non mi posso definire esperta quanto un membro del settore, ma non sono nemmeno totalmente digiuna sull'argomento, perciò mi chiedo: possibile che per far girare un programma che consiste in oggetti interattivi e tanta grafica sia più complesso che nel lanciare un oggetto nello spazio, monitorarlo e mantenere la traiettoria e la stabilità tale da permettere all'equipaggio di sopravvivere senza problemi?
    Io non credo.

    Credo invece che la programmazione dei motori grafici e quelli fisici (che sono le due cose che in videogioco richiedono più potenza di calcolo) non siano ottimizzate, e che i programmatori non si curino affatto di creare qualcosa che possa girare facilmente anche sui computer meno potenti.
    La domanda, allora, diventa: non lo fanno perchè non ne sono in grado, o perchè non vogliono farlo?
    Sinceramente credo che chi lavora in una SH sia abbastanza competente da conoscere i concetti di efficienza e complessità algoritmica e da saperli implementare, quindi la mia idea verte sulla seconda opzione: non vogliono farlo.
    Riflettendoci, il perchè è abbastanza ovvio: se i giochi potessero girare tranquillamente su piattaforme anche un po' datate, il mercato hardware ristagnerebbe, e non ci sarebbe l'evoluzione rapida che c'è stata finora delle tecnologie. Aggiungendo al quadro anche le partnership tra produttori di schede video e team di sviluppo di motori grafici, risulta quasi banale al fatto che esistano accordi di mercato per far sì che un gioco renda al meglio solo con determinati (e spesso costosi) componenti hardware.

    Se da una parte è logico che ci siano manovre simili, perchè è un modo come l'altro per guadagnare, dall'altro tutto ciò mi lascia l'amaro in bocca, perchè mi fa pensare quanto lo sviluppo delle tecnologie sia influenzato dal mercato. Per vendere di più c'è da progredire? Allora la ricerca va avanti a ritmi serrati. Per vendere di più c'è bisogno di rimanere con tecnologie obsolete? Allora non si spende nessuna risorsa per migliorare tale tecnologia.
    Non so, è triste vedere come, ancora una volta, siano i soldi a comandare.
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    Ho partecipato ad una discussione simile altrove, per cui mi limiterò a riportare ciò che penso senza fare wall of text (anche se ce ne sarebbe bisogno).
    Molto semplicemente il lato tecnico di un titolo deve aiutarlo a renderlo un grande gioco, non sostituirsi ad esso.

    Un gioco con un lato tecnico eccelso e una giocabilità orrenda per me è una tech demo (venduta a prezzo pieno), e titoli di questo tipo purtroppo non mancano, in ragione del mercato che ha citato Dark che appunto trae maggiore profitto da un primo impatto più impressionante.
    Per fortuna però ci sono tantissimi giochi il cui lato tecnico contribuisce ad un esperienza di immersione che giova parecchio al titolo e all'impatto che questo ha sul giocatore, soprattutto per scelte stilistiche e/o simil-realistiche particolarmente azzeccate
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    Dark io davvero non voglio distruggerti un open post intero né sminuire l'impegno e il tempo dietro la creazione di uno spunto di discussione interessante.

    Però io rispondo comunque così:
    I giochi hanno veramente bisogno di tutta questa potenza?
    No.

    Scusa.
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    Ecstasy ha scritto:Dark io davvero non voglio distruggerti un open post intero né sminuire l'impegno e il tempo dietro la creazione di uno spunto di discussione interessante.

    Però io rispondo comunque così:
    I giochi hanno veramente bisogno di tutta questa potenza?
    No.

    Scusa.
    Guarda che anche io sono del tuo stesso parere. asd
    Semplicemente, stavo riflettendo se tutta la potenza tecnica necessaria per i titoli AAA non potesse essere diminuita in maniera drastica semplicemente approcciandosi alla programmazione in maniera più "ingegneristica", cioè lavorando sull'efficienza e cose così.
    Sappiamo benissimo entrambi che per avere un capolavoro può bastare poco, pochissimo sul lato tecnico. sìsì
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    Business dei componenti hardware.

    Call of Duty: Ghosts, uscito su PC in concomitanza con le nuove console, richiedeva addirittuta 6GB di RAM come requisito minimo. Monitorando l'effettivo consumo di RAM del gioco, però, si è scoperto che impiegava solo 1.5-2 GB. Una patch uscita poco dopo ha abbassato il requisito a 4GB. La gente pensa "il mio pc non regge più 'sti giochi nextggen, mi faccio un pc nuovo, oppure prendo quelle console che escono giusto ora".

    Mi chiedo cosa succederà al mercato hardware quando saremo al punto in cui gli avanzamenti tecnici non potranno più portare miglioramenti visibili alla grafica, ci siamo già molto vicini. Quando ci avvicineremo al fotorealismo e quando il nuovo Mario avrà l'aspetto dei film in CG Disney, cosa spingerà i giocatori a comprare nuovi hardware?
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    Frozenstorm ha scritto: Mi chiedo cosa succederà al mercato hardware quando saremo al punto in cui gli avanzamenti tecnici non potranno più portare miglioramenti visibili alla grafica, ci siamo già molto vicini. Quando ci avvicineremo al fotorealismo e quando il nuovo Mario avrà l'aspetto dei film in CG Disney, cosa spingerà i giocatori a comprare nuovi hardware?
    Temo che metodi o tranelli per convincere i giocatori a prendere sistemi ancora più potenti salteranno fuori in ogni caso... Ed è una cosa tristissima. oms
    Quanto all'argomento principale, concordo pienamente con Mud.
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    Frozenstorm ha scritto:Business dei componenti hardware.

    Call of Duty: Ghosts, uscito su PC in concomitanza con le nuove console, richiedeva addirittuta 6GB di RAM come requisito minimo. Monitorando l'effettivo consumo di RAM del gioco, però, si è scoperto che impiegava solo 1.5-2 GB. Una patch uscita poco dopo ha abbassato il requisito a 4GB. La gente pensa "il mio pc non regge più 'sti giochi nextggen, mi faccio un pc nuovo, oppure prendo quelle console che escono giusto ora".

    Mi chiedo cosa succederà al mercato hardware quando saremo al punto in cui gli avanzamenti tecnici non potranno più portare miglioramenti visibili alla grafica, ci siamo già molto vicini. Quando ci avvicineremo al fotorealismo e quando il nuovo Mario avrà l'aspetto dei film in CG Disney, cosa spingerà i giocatori a comprare nuovi hardware?
    Nulla. Penso che chi produce hardware sarà costretto a produrre solo software da quel punto in poi, che gli piaccia o no, anche loro si dovranno adattare, non solo noi giocatori, perché l'innovazione può arrivare fino a un certo punto.
    Penso che quando verrà realizzata la console definitivà (accadrà mai?) in un futuro più o meno lontano le grandi aziende come Sony, Microsfot e Nintendo, dovranno adattarsi e puntare solo sui software.

    Anche se, dubito che si adatteranno mai, probabilmente si ripeterà il solito ciclo ogni 5-6 anni, renderanno le nuove console incompatibili con le precedenti, così chi vuole continuare a giocare i nuovi titoli, è costretto a sborsare per la nuova console, nonostante non offra nulla di nuovo rispetto al predecessore e magari ha pure un'hardware identico. Almeno, io il futuro lo vedo così, spero di sbagliarmi.
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    Non credo a nessun complottismo, in nessun ambito, e non ci crederò nemmeno in questo caso. Credere nelle "ka$te" mi pare solo un modo abbastanza pigro per giustificare qualsiasi avvenimento. In questo particolare caso, significherebbe che ogni singolo programmatore di videogiochi al mondo sia coinvolto in un mega-complotto esteso a livello mondiale, solo il pensiero mi fa sorridere. Il problema è che i programmatori negli ultimi tempi (parliamo dell'ultima generazione di videogiochi, quella appena conclusa, guarda) si sono "infighettiti". Cercano la pappa pronta, non sono capaci di giostrare con l'hardware come una volta e non ottimizzano nulla, è semplicemente pigrizia, tanto chi se ne frega, giocano tutti su console. Si veda la versione PC di AC3, pesantissima, piena di bug e via discorrendo, o COD Ghosts, che nonostante abbia un profilo tecnico piuttosto... risibile, richiede un hardware di fascia media per girare correttamente.
    Per il resto, no, l'evoluzione degli hardware è costante dagli anni '60, a dimostrazione, cito la legge di Moore, enunciata nel 1965 e ancora oggi pienamente valida:
     Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi.
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    Gianmark ha scritto:Non credo a nessun complottismo, in nessun ambito, e non ci crederò nemmeno in questo caso. Credere nelle "ka$te" mi pare solo un modo abbastanza pigro per giustificare qualsiasi avvenimento. In questo particolare caso, significherebbe che ogni singolo programmatore di videogiochi al mondo sia coinvolto in un mega-complotto esteso a livello mondiale, solo il pensiero mi fa sorridere.
    Non c'è nessun complottismo, nessuno parla di complotti. È naturale, le software house sviluppano giochi per le hardware house, che prendono i componenti da compagnie come ATI e Nvidia. I giochi sono sempre più all'avanguardia, di conseguenza richiedono hardware sempre più potenti, e di conseguenza c'è una continua richiesta di nuovi componenti. Noi sbaviamo a vedere grafiche sempre migliori e il cerchio è chiuso, siamo tutti contenti.

    Poi gli accordi tra publisher e produttori di console sono pubblici e all'ordine del giorno, soprattutto quando c'è da far inserire nuove console.
    Gianmark ha scritto:Il problema è che i programmatori negli ultimi tempi (parliamo dell'ultima generazione di videogiochi, quella appena conclusa, guarda) si sono "infighettiti". Cercano la pappa pronta, non sono capaci di giostrare con l'hardware come una volta e non ottimizzano nulla, è semplicemente pigrizia, tanto chi se ne frega, giocano tutti su console. Si veda la versione PC di AC3, pesantissima, piena di bug e via discorrendo, o COD Ghosts, che nonostante abbia un profilo tecnico piuttosto... risibile, richiede un hardware di fascia media per girare correttamente.
    Activision Blizzard è una multinazionale da 7000 dipendenti e non è "pigra". Non è vero che tutti giocano su console, anzi, Steam da solo ha appena battuto il record di 75 milioni di utenti attivi (ovvero che hanno fatto almeno un acquisto nell'ultimo mese). Ma quanti di questi dispongono di 6GB di ram?
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    Inutile dire che sono totalmente d'accordo con quanto scritto da Dark.
    @VampireKiller93: Sono totalmente d'accordo con te per quanto riguarda il secondo punto, ma sul primo IMHO sbagli. Erano arrivati a supportare la risoluzione full HD 1080p a 60fps? Si sono inventati la 4k, e seguiranno altre risoluzioni, monitor in parallelo e tanti altri giochini simili fino alla realtà virtuale ed oltre. La fantasia per fare soldi non manca di certo SH ed alle industrie HW (hanno fatto monitor full HD per cellulari da 5”, pensa cosa potrebbero fare già su un 15”).

    @Gianmark: Mi spiace ma non condivido una riga di quello che hai scritto. Nessuno ha parlato di complottismo, a meno che non chiamiamo complottismo il consumismo, e qui potremmo aprire una bella parentesi ma andare OT. Per inciso il consumismo è la filosofia su cui si basa il nostro sistema di mercato, e quindi non comprende i singoli programmatori, ma direttamente le SH.
    Altra precisazione va fatta circa i programmatori pigri e “infighettiti”: i programmatori non programmano il gioco nel senso scriverne il codice, ma scrivono diagrammi che passano agli strati inferiori della “catena di montaggio” del software. Loro potrebbero richiedere una determinata efficienza e poi ci penserebbe un team di ricerca dedicato a trovare gli algoritmi migliori, il fatto è che non si vuole che questo accada.
    Preciso inoltre che l'evoluzione dell'HW è tutto fuorché costante, l'evoluzione, ad esempio, di dischi rigidi e schede di rete è ferma (è stata ferma) per decine di anni: avevo un HDD da 7200 rpm nel 1998, ce l'ho anche ora nel 2014 e non diciamo che è aumentata la capacità perché quella non è evoluzione.
    Inoltre anche la legge di Moore tende a non essere più valida perché ci stiamo avvicinando al limite minimo di dimensione di cui possiamo fare i transistor, quindi non possiamo aumentare la velocità di calcolo, e questo già da qualche anno. Avrai notato infatti che le velocità di clock dei processori non aumenta da diverse generazioni, questo per quanto detto sopra. Ci siamo inventati i thread (attualmente supportati pienamente solo da Intel) e (soprattutto) il parallelismo, ma la velocità dei singoli core è invariata se non, in certi casi, diminuita a favore di una maggiore efficienza energetica.
    Questo, IMHO, sarà lo stesso discorso che a breve toccherà alle schede grafiche, vero motore del mercato HW negli ultimi tempi, infatti già vediamo le prime soluzioni Crossfire(AMD) e SLI(nVidia).

    Da quest'ultima cosa traggo spunto per tirare fuori un'argomentazione a favore di quanto scritto da Dark. Come detto l'evoluzione delle CPU è grossomodo ferma ad un livello di soglia, è una coincidenza che anche l'aumento della richiesta di calcoli delegata alla CPU da parte dei SW si sia fermato? Ho un amico che gioca a grafica massima con i titoli più recenti usando un processore vecchio di alcune generazioni ed una scheda video recente e costosa, potrei sbagliare, ma credo che quanto scritto da Dark sia esatto.
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    Premessa: sono uno che se ne frega altamente del lato tecnico. Nel senso che non ho la minima idea di cosa ci sia dentro ad una console.
    Che sia un arcade pixelloso o un'avventura fotorealistica, il mio unico punto di riferimento è ciò che il gioco mi comunica.
    Penso molto semplicisticamente che tutte le emozioni derivate da un videogioco, prime tra tutte il divertimento, siano fattori incondizionati da potenzialità meccaniche.
    Della serie: meglio una manciata di pixel sistemati con passione che una grafica strapompata a confezionamento di un gameplay squallido.

    In ogni caso, lo spunto è molto interessante.
    Un messaggio dallo staff
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