Pagina 1 di 2

I concetti videoludici spiegati a mia madre

Inviato: 2 luglio 2015, 0:11
da Xervils Hikend
Proprio pochi minuti fa mi sono trovato in una situazione piacevolmente curiosa, ovvero di dover spiegare un concetto correlato al mondo dei videogiochi a mia madre. Giocando ai soliti giochini su Facebook si è imbattuta in un generatore di valuta di gioco, in poche parole un trucco, quello che nel nostro mondo viene comunemente chiamato "cheat". Mentre le spiegavo il concetto, mi sono reso conto di quanto fosse difficile, per una persona completamente esterna ai videogiochi, riuscire a comprendere cosa intendessi dire. Questa cosa mi ha dato molto da riflettere: forse noi non ci pensiamo, ma ci sono volte in cui ci sono certe cose che sembrano così facili da capire, sembrano così scontate, eppure possono risultare ostiche per altre persone che non sono immerse in un certo contesto. Quando mi chiedeva se fosse illegale, se ci fosse stato il rischio di "essere beccati", ho pensato un po' ingenuamente cose del tipo "ma è così facile", "forse mi sto spiegando male...?".
A voi è mai capitato di ritrovarvi in una situazione del genere? "Come ve la siete cavata"? E per che cosa? :0.0:


Ps. Il titolo di questo topic non è assolutamente ispirato ad altre opere, come libri, principalmente focalizzate sul tema del razzismo. ahsisi

Re:

Inviato: 2 luglio 2015, 0:32
da Zigoon
Abbiamo addestrato nostra madre a giocare ad Animal Crossing dai tempi del Gamecube.
Se staccava per troppo tempo o avveniva un salto generazionale, dovevamo reinsegnarle i tasti (anche se penso che ora non ce ne sia più bisogno),

In ogni caso, i nostri fanno fatica non solo a capire lo slang dei videogiochi, ma anche quelli più di carattere generale.
Crossover, cameo, spin-off, cheat, hack, pop-up...
Semplicemente, ai tempi loro non esistevano nomi del genere, e quindi non li hanno imparati. E si sa che, arrivati ad una certa età, non si riesce ad imparare molto.
Ma noi proviamo lo stesso ad insegnare. E sul momento otteniamo qualche successo, invero. sìsì

Inviato: 2 luglio 2015, 1:15
da Kamek
Il problema maggiore, imho, è la lingua. Per noi, l'inglese è ormai semplice, ma al tempo dei nostri genitori parole del genere non esistevano. In seguito, queste parole son state messe per spiegare concetti relativamente semplici per chi conosce la lingua, ma molto più difficili se non si capisce un'acca di essa.

Poi ovviamente dipende molto da come un genitore si trova con qualcosa di elettronico, ovviamente quello che usa di più queste cose, anche se negato in lingua, arriverà a capire i concetti prima di qualcuno completamente ignaro di cosa sia un'e-mail.

Re: Re: Re:

Inviato: 2 luglio 2015, 7:57
da Zigoon
Dragon Kid ha scritto:Poi ovviamente dipende molto da come un genitore si trova con qualcosa di elettronico, ovviamente quello che usa di più queste cose, anche se negato in lingua, arriverà a capire i concetti prima di qualcuno completamente ignaro di cosa sia un'e-mail.
Da "amo il web, non ricambiato":
Collega (Portineria): Pronto?

Io: Salve, chiamo dalla sede centrale. Stiamo organizzando una iniziativa che coinvolgerà tutte le sedi distaccate del gruppo, anche la vostra…

Collega: Mi dica tutto…

Io: Se mi date la vostra e-mail, vi mandiamo tutte le istruzioni per iscritto…

Collega: Eh, mi dispiace, noi non abbiamo la e-mail.

Io: Come?!?

Collega: Sì, noi usiamo solo la posta elettronica!

Io: …mi dia quella, per questa volta useremo anche noi la posta elettronica!

Inviato: 8 luglio 2015, 23:13
da Ittio
Una volta spiegai il concetto di pokemon shiny a mia nonna, non senza fatica lo aveva compreso devo dire, forse perché il concetto di raro nel mondo animale implica quasi sempre una colorazione diversa asd

Credo che un fattore chiave sia la compatibilità generazionale: se le ultime generazioni se la cavano con un pc, le generazioni precedenti hanno più abilità in circostanze a cui noi non siamo stati abituati, come aggiustare motori di automobili o cucire.

tutto dipende dall'abitudine con cui si affronta la cosa, prendo esempio i miei nonni: mia nonna ha imparato a usare whatsapp in un paio di giorni, sa usare il pc per leggere e inviare mail, mio nonno al contrario a malapena sa chiamare dal cellulare, preferendo i metodi classici asd

Inviato: 9 luglio 2015, 14:07
da Mud
Mia madre mi manda i messaggi vuoti su Whatsapp e mi intimorisce. Ogni volta temo sia in una situazione critica.

Re: I concetti videoludici spiegati a mia madre

Inviato: 10 luglio 2015, 11:17
da lorenzooone
rofl, coi nonni non ci provo nemmeno, non capiscono nulla di tecnologia, a malapena sanno accendere il televisore

Inviato: 10 luglio 2015, 13:44
da Zigoon
Oh, a proposito, è da qualche mese che mio fratello sta cercando di insegnare a mia madre il sistema binario e quello esadecimale, con esiti disastrosi rofl

Re: I concetti videoludici spiegati a mia madre

Inviato: 10 luglio 2015, 16:08
da minoz
Mia mamma invece si limita a inviare i messaggi con Whatsapp e a condividere le immagini cancerogene su Facebook (sapete quelle tipo "buon givedì" con millemila immagini ritagliate male ed effetti schifosi che manco una dodicenne su Insagram? Eh quelle...

Inutile dire che quando deve ricevere/inviare una mail importante, scaricare robe da Internet e usare un qualunque dispositivo post-bellico che non sia un ferro da stiro o il suo cellulare va in panico e tocca a me fare da "consulente elettronico"
Lei poveretta prova ad imparare standomi vicino e facendomi tremila domande (Ma se vai lì? Che succede se clicchi questo? Guarda! Sono la millesima visitatrice!) ma non impara nulla e peggiora solo le cose innervosendomi e dandomi fastidio.

Poi per lei i videogiochi non sono altro che uno spreco di tempo e soldi, che non servono a nulla e che no insegnano nulla e che io sto passando una fase in cui sono dipendente dai videogiochi (una "fase" che dura da circa 10 anni) e che presto me ne stancherò e rimpiangeró i soldi buttati via in console e giochi.

Peró a lei piace uscire ogni tanto ed andare a ballare eh

Re: I concetti videoludici spiegati a mia madre

Inviato: 10 luglio 2015, 17:33
da Wyres
Mia madre è piuttosto aperta ad ogni argomento che interessa le cose elettroniche, ne sa decisamente più di mio padre e i miei nonni. Con lei sono sicura di poter spiegare qualcosa senza problemi, invece nel momento in cui mio padre mi chiede di spiegargli qualcosa... Beh, preferisco generalizzare al massimo, specialmente quando si tratta di videogiochi. Per lui è leggermente più strano capire cose del genere, anche se non è mai successo che pensasse che i videogiochi potessero fare danni nella realtà. asd

Inviato: 10 luglio 2015, 18:49
da FlippoH
Mia madre è già tanto se sa come si accende il computer.

Re: I concetti videoludici spiegati a mia madre

Inviato: 10 luglio 2015, 22:18
da Zackee
Mia madre in questi giorni sta facendo impazzire mia sorella chiedendole un sacco di cose sugli smartphone, sia perché chi spiega non è molto paziente sia perché chi deve capire sa essere veramente tarda certe volte XD

Re:

Inviato: 11 luglio 2015, 15:35
da Xervils Hikend
Io piuttosto ho rinunciato a cercare di spiegare a mia madre che sì, una volta si inviavano messaggi con il cellulare, ma adesso, se si usa WhatsApp, non si "inviano WhatsApp"... coffsus

Re:

Inviato: 11 luglio 2015, 15:58
da Darksilver
Devo dire che, fortunatamente, i miei genitori non hanno mai coltivato grossi pregiudizi riguardo ai videogiochi. Certo, ci ho messo anni per convincerli a farmi acquistare una console, ma non era per il contenuto dei giochi quanto per educarmi a giocarci responsabilmente e a guadagnarmi le cose.
Mio padre giocava ad alcuni giochi per MS-DOS come cloni di Pac-Man e titoli sportivi, oltre ai giochi pre-installati su Windows, a cui gioca tutt'oggi. Mia madre preferisce i giochi puzzle e scacciapensieri, tant'è che ha Ruzzle sul suo telefono e quando ci giocavo le piaceva vedere come stava la mia fattoria su Farmville. Ho provato ad introdurla ad altri giochi, ma non le piace giocare con giochi in cui si uccide e, in generale, come mio padre, la grafica 3D la disorienta e le rende difficile approcciarcisi. (forse dovrei provare con Layton)
In ogni caso, non tendo a parlare molto con loro di videogiochi, fondamentalmente perchè è un media che non interessa loro, ma allo stesso tempo non mi hanno mai proibito di giocare ad alcuni titoli; capita che debba sciorinare informazioni soltanto quando si incuriosiscono riguardo ai miei wallpaper oppure quando chiedo aiuto a mia madre per qualche cosplay (grazie a ciò mia madre conosce Ness e Team Fortress 2 ekm).
In compenso, mio padre sa di essere uguale a Mario (con i baffi grigi).

Mia madre è abbastanza brava ad approcciarsi alle nuove tecnologie, sa usare tutte le funzioni base di un PC o di uno smartphone, non ha avuto nemmeno tante difficoltà a passare da Windows a Ubuntu; addirittura si ricorda meglio di me come usare certe funzioni di Word o Excel. Al contrario mio padre è una comica: gli smartphone, a detta sua, hanno "lo schermo troppo piccolo per i miei polpastrelli" e quindi si ostina a girare con un sempreverde Nokia 3310. Con il PC, finchè deve compiere qualche azione che fa quotidianamente come navigare sul web o spedire email non ha grossi problemi, ma appena deve uscire dai binari della routine va totalmente nel pallone e tocca alla prima sfortunata sottomano (io o mamma) a risolvere "problemi" quali: stampare un documento, riallineare la formattazione di un paragrafo in Word, internet che non va, ecc.

I miei nonni già è tanto se sanno cosa si può fare con un PC. asd
Ittio ha scritto: Credo che un fattore chiave sia la compatibilità generazionale: se le ultime generazioni se la cavano con un pc, le generazioni precedenti hanno più abilità in circostanze a cui noi non siamo stati abituati, come aggiustare motori di automobili o cucire.
La tua è una generalizzazione un po' troppo superficiale: ho un amico che è bravissimo con i motori e con le riparazioni manuali, ma è anche un abile programmatore ed è colui che mi ha fatto conoscere i sistemi embedded e i controlli da remoto. Diamine, Mahakam è la prima persona che cerco sia quando ho un problema al pc che non so risolvere, sia quando mi va di giocare online, sia quando c'è da riparare il rubinetto di casa. ekm

È vero che la familiarità con il mezzo è parte importante per un apprendimento rapido (noi giovani siamo nati in un mondo in cui già esisteva il pc, i nostri genitori no), ma ciò non toglie che non possano coesistere in una persona di qualunque età conoscenze e competenze "antiche" e "moderne". Dipende soltanto da come ci si approccia e quanto si è interessati ad apprenderne i meccanismi.

Re: Re: Re:

Inviato: 11 luglio 2015, 18:34
da FlippoH
Darksilver ha scritto:Diamine, Mahakam è la prima persona che cerco sia quando ho un problema al pc che non so risolvere, sia quando mi va di giocare online, sia quando c'è da riparare il rubinetto di casa. ekm
rofl rofl rofl rofl