Sviluppatore: MixedBag
Publisher: Playism
Data d'uscita: 26 maggio 2016
Genere: Shoot'em up, Azione, Arcade
Piattaforma: Wii U (eShop)
Prezzo: 9.99€
Pagina sito Nintendo: CLICK
Modalità: Giocatore singolo
Online: Leaderboard
Età PEGI: 3+
Demo su Nintendo eShop: No
Publisher: Playism
Data d'uscita: 26 maggio 2016
Genere: Shoot'em up, Azione, Arcade
Piattaforma: Wii U (eShop)
Prezzo: 9.99€
Pagina sito Nintendo: CLICK
Modalità: Giocatore singolo
Online: Leaderboard
Età PEGI: 3+
Demo su Nintendo eShop: No
Mentre giocavo a Futuridium ho cercato di catturare qualche immagine degli spettacoli che mi si paravano di fronte... ma 1) un'immagine non rende quanto il gioco in movimento, 2) quando cercavo di catturarne nei momenti più concitati subito dopo schiattavo miseramente. Perché avevo bisogno di un attimo per orientarmi nuovamente. E Futuridium, quell'attimo, non te lo dà mica.
l'esperienza di un nabbo
Futuridium EP è un frenetico shoot'em up che almeno all'apparenza prende molto da Star Fox. Il giocatore affronta gli stage con la sua navicella, evitando nemici e ostacoli e sparando ai blocchi azzurri sparsi un po' ovunque. Una volta che tutti i blocchi sono stati eliminati appare il Core, e sparargli vorrà dire garantirsi il passaggio allo stage successivo. Un aspetto caratteristico del gameplay è la possibilità di compiere una rotazione di 180° su se stessi, direzionando quindi la navicella nel senso esattamente opposto a quello attuale. Questa è una possibilità che si rileva più volte fondamentale, soprattutto negli stage avanzati, e che richiede una precisione estrema per essere gestita davvero bene.A conti fatti il gameplay è tutto qui. Il giocatore, il suo obiettivo (ovvero ciò a cui deve sparare), degli ostacoli, una meccanica che lo aiuti a orientarsi: fine. Se volessimo, potremmo davvero dire che non c'è nient'altro.
Non sarebbe neanche sbagliato. Futuridium EP è un gioco dalla fortissima componente arcade, volutamente semplicissimo nelle meccaniche, che non butta nel canovaccio nulla di superfluo.
Il punto di forza maggiore è proprio questo: da una base così minimale nasce tutto un gioco incredibilmente ricco, curato, estremamente intelligente ed assolutamente appagante. Tutto ciò si realizza grazie a un design dei livelli ben realizzato, che non ha paura di osare con situazioni spiazzanti e allo stesso tempo molto curiose. Quindi notiamo un progredire dell'ossatura generale, e ci vengono proposte all'inizio situazioni relativamente tranquille (detto col senno di poi, più che altro) e poi via via livelli velocissimi (cioè: io che muoio ovunque) oppure ricchi di nemici (cioè: io con l'ansia) o ancora livelli dalla forte componente "puzzle", ovvero livelli in cui è più importante l'ordine con cui ci si muove che i riflessi veri e propri (cioè: io che ogni tanto non mi sento troppo fuori luogo).
Il giocatore inizia la sua avventura e al 99% si schianterà contro qualcosa al primo stage. Non importa se a conti fatti nel primo stage gli ostacoli son pochi: ci si schianterà comunque. Il giocatore inizia senza avere idea di dove sbattere la testa, ma dopo qualche replay inizia a padroneggiare i controlli, riesce a seguire il design dei livelli della prima Zona, la supera, e si sente tremendamente soddisfatto. Futuridium EP non è un gioco adatto alle sessioni lunghe: proprio perché è così forte la sua vena arcade, va giocato in piccole dosi, migliorando di volta in volta le proprie prestazioni e perdendo di volta in volta una vita in meno. È un concetto che oggi non è poi così sentito e all'inizio potrebbe essere spiazzante, ma garantisce una soddisfazione unica.
E l'ha garantita anche a me che non sono di certo una cima. Questo perché sì, è vero: si tratta di un gioco impegnativo, in cui sono richiesti dei pronti riflessi; ma impegnativo non vuol dire restrittivo. Non lasciatevi quindi intimorire dall'alta curva di difficoltà,
I contenuti vengono infatti sbloccati in base alla quantità totale di blocchi azzurri che vengono distrutti. E poiché i blocchi azzurri vengono distrutti semplicemente giocando, semplicemente giocando (e ritentando) il giocatore sblocca contenuti: modalità alternative, skin e crediti aggiuntivi. Il fatto che i crediti per ritentare aumentino col tempo ne garantisce una crescita proporzionale al procedere nelle varie Zone, e permette al giocatore di avere dalla sua più possibilità una volta raggiunti i livelli più complessi. Come potete vedere si tratta di un'idea molto semplice ma che a conti fatti funziona, e dà quell'aiuto in più necessario affinché chiunque, se spinto dall'idea di impegnarsi, possa divertirsi.
Titolo di questo stage: Purple City.
back to the futuridium
Avete notato la sigla "EP" nel titolo? Sta per "Extended Play". L'edizione di cui stiamo parlando è infatti una versione rivista e notevolmente ampliata dell'originale e semplice Futuridium.La modalità Deluxe (una sorta di modalità campagna) è una delle novità. Si divide in cinquanta stage dalla difficoltà crescente, in generale tutti curati anche se secondo me non tutti dello stesso livello. Ogni tanto l'intuizione e la semplicità che stanno alla base del gameplay vengono messi un po' da parte, e si creano situazioni più macchinose e inevitabilmente meno divertenti. Per gli stage più ampi e dispersivi forse avrebbe aiutato la presenza di checkpoint.
I livelli di questa modalità sono raggruppati in cinque "Zone" e giocabili solo quando ci si approccia alla Zona tutta. Non è quindi possibile scegliere di giocare uno stage ben preciso; possibilità che d'altro canto viene esaudita da un'altra modalità, Single Levels, in cui il giocatore può rigiocare liberamente il livello che desidera per migliorare il suo punteggio ed ottenere delle medaglie. Per ogni livello è infatti possibile soddisfare tre requisiti (evitare la distruzione della navicella, completare il livello entro un tempo limite stabilito, completare il livello realizzando una combo perfetta): l'impresa è estremamente ardua e insieme estremamente soddisfacente.
La modalità Classica si gioca invece come si giocava il Futuridium originale. Niente turbo e meno blocchi (da mirare quindi con più precisione): neanche a dirlo, il livello di sfida è semplicemente altissimo.
C'è anche una modalità extra molto simpatica, Flappyridium. Probabilmente capirete da voi a cosa si riferisca il titolo e... insomma. Non c'è niente da dire.
Un appunto per quanto riguarda i controlli: il gioco supporta, oltre al Wii U GamePad, il Pro Controller. Utilizzando quest'ultimo mi sono sentito molto più a mio agio, e in generale mi è sembrato di gestire meglio i comandi. E poi si sa, fa più har-de-core. Quindi vi consiglio di utilizzarlo, se ne avete la possibilità.
Ciò che questo gioco ha fatto bene è stato farmi odiare tutto ciò sia dotato di forma cubica. Grrr.
due sensi su cinque
Un paragrafo a parte meritano l'aspetto visivo e la colonna sonora. Ho già parlato delle forti scelte cromatiche che caratterizzano Futuridium, ma ribadirlo non può che far bene: nella sua stravaganza e nella sua pulizia e coerenza, il titolo di MixedBag è da vedere un piccolo grande spettacolo. Un prezzo da pagare alla particolarità delle scelte stilistiche c'è: le scelte cromatiche infatti, unite alla velocità dell'azione, rendono il gioco faticoso da seguire sul lungo andare. Data la sua natura arcade e quindi il suo essere portato a sessioni relativamente brevi, la cosa non è pesantissima ma va comunque considerata.Per ciò che riguarda la soundtrack lascerò che parli da sé:
Composta da Qubit/All Degrees e dégoût (due compositori italiani), è squisitamente elettronica e dà molto carattere all'azione. Non è mai invasiva, e il giocatore può scegliere liberamente e in qualsiasi momento quale pezzo ascoltare. Tipo, io mi sarò fatto un'intera zona ascoltando il solo pezzo postato qua sopra.
[b]E DUNQUE?[/b][float=right][star]4[/star][/float]
Futuridium EP è un ottimo arcade, che fa della semplicità il suo punto di forza. Si tratta di un gioco che non si perde in nulla di superfluo e non si fa problemi a essere molto arduo - e la sua difficoltà è più che altro un invito a ritentare e a impegnarsi sempre di più. I contenuti inoltre sono parecchi e approfondiscono un gameplay solido e ben riuscito.Proprio per questi due aspetti sono sicuro abbia tutte le carte in regola per intrattenere dei giocatori ben precisi; d'altro canto potrebbe lasciarne altri un po' spaesati. Il mio consiglio è di chiedervi se l'idea di un'esperienza impegnativa e soddisfacente come questa possa stuzzicarvi. Se lo fa, tenevi forte preparatevi a uno straordinario mix di colori, suoni e linee.
When you're dead, they really fix you up. I hope to hell when I do die somebody has sense enough to just dump me in the river or something. Anything except sticking me in a goddam cemetery. People coming and putting a bunch of flowers on your stomach on Sunday, and all that crap. Who wants flowers when you're dead? Nobody.