Java è uno dei linguaggi di programmazione più utilizzati al momento, specialmente nella programmazione di software per la telefonia mobile. Esso è Object Oriented (orientato agli oggetti), strutturato in modo tale da dare importanza rilevante agli oggetti che si creano, e non alle funzioni che li modificano.
Come si scrivono i programmi in Java?
Java è un linguaggio totalmente indipendente dalla macchina su cui gira e dall'OS con cui interagisce, perciò ha bisogno di un proprio programma compilatore e di un proprio traduttore, che devono essere installati sul pc: per fare ciò basta scaricare il JDK (Java Development Kit), un pacchetto completamente gratuito che installa tutti i componenti necessari ad eseguire correttamente i programmi.
Googlate per vedere come si installa correttamente.
I programmi possono essere scritti con un qualunque editor di testo, compreso il Blocco Note di Windows, anche se ve lo sconsiglio caldamente: invece vi consiglio di scaricarvi Notepad++, un editor di testo molto comodo e con più funzionalità. Un'altra opzione è quella di scaricare un'ambiente di programmazione come Eclipse, che ha moltissime funzionalità dedicate alla programmazione professionale, ma che pregherei di non utilizzare nelle prime lezioni, perchè vi faciliterebbe troppo :asd:
Come si fa a far funzionare i nostri programmi Java?
1.Installate il JDK.
2.Scrivete il vostro programma.
3.Salvate il programma come ”NomeFile.java”
4.Aprite il prompt dei comandi, assicuratevi che l'indirizzo del file e quello scritto sul prompt combacino.
5.Compilate il programma con la dicitura javac NomeFile.java
6.Se il compilatore trova errori, apparirà un messaggio relativo al tipo di errore e alla riga di codice in cui si trova; sennò apparirà un'altra riga con riportato l'indirizzo.
7.Una volta che la compilazione è avvenuta correttamente, eseguite il programma con la dicitura java NomeFile.
8.Il vostro programma è stato eseguito! Se è corretto, il risultato dell'esecuzione sarà quello che ci si aspetta, e per eseguire nuovamente il programma basterà ripetere il punto 7. Se invece sorgono problemi, bisogna correggere il codice e salvarlo, e poi eseguire tutti i punti dal 5 in poi.
Questo, ovviamente, è il procedimento da fare nel caso stesse utilizzando un editor di testo. Con Eclipse il processo è molto più rapido e immediato, ma come già detto, per il momento sarebbe meglio non utilizzarlo.
Scriviamo il nostro primo programma
Vogliamo scrivere un piccolo programma che faccia apparire un messaggio sullo schermo.
Prendiamo il nostro editor di testo e apriamo un nuovo documento. Per prima cosa salviamo il nostro file come file Java, ad esempio ”Miya.java” (ovviamente senza virgolette).
Per prima cosa, bisogna dichiarare la classe.
Codice: Seleziona tutto
public class Miya{
2.class: parola chiave che indica che stiamo creando una classe.
3.Miya: è il nome della classe, e corrisponde al nome del file. Nel caso avessimo più classi nello stesso file, il nome di quest'ultimo deve combaciare con il nome della classe pubblica.
È buona norma che i nomi delle classi che i nomi delle classi inizino sempre con una lettera maiuscola; se il nome è composto da più parole, ogni iniziale dovrebbe essere maiuscola. (es. MiyaTrollone)
La parentesi graffa aperta indica che si è aperto un cosidetto blocco di codice, e bisogna ricordarsi di metterne una chiusa al termine del blocco: in questo caso, una volta completata la classe.
Andiamo a capo e scriviamo l'intestazione del metodo main.
Codice: Seleziona tutto
public static void main (String args[]){
1.public: come per le classi, anche i metodi hanno diversi gradi di visibilità. Il main deve essere necessariamente pubblico.
2.static: indica che il metodo è statico. Affronteremo le differenze tra i metodi statici e non statici in seguito.
3.void: indica se il metodo “ritorna” qualcosa oppure no; void vuol dire “vuoto”, quindi il main non ritorna nulla.
4.main: il nome del metodo.
5.(String args[]): i parametri che il metodo prende in ingresso; nel caso del main, si tratta di ciò che scriviamo sul prompt, ma attualmente non ci interessa.
L'intestazione di questo metodo è sempre uguale, mentre quando andremo ad implementare altri metodi avremo delle intestazioni differenti.
Anche qua abbiamo un'altra parentesi graffa aperta, che indica l'inizio di un altro blocco di codice: anche in questo caso, bisogna ricordarsi di chiudere il blocco con un'ulteriore parentesi graffa.
Andiamo a capo e scriviamo la parte di codice che farà ciò che noi vogliamo.
Codice: Seleziona tutto
System.out.println("Sure, I'm working on Pikmin 3");
2.(“Sure, I'm working on Pikmin 3”): la stringa verrà stampata è quella contenuta nelle virgolette “ “. Le parentesi indicano che lì dentro vi è il parametro d'ingresso, mentre le virgolette sono necessarie per distinguere il contenuto di una stringa dal resto del codice.
3.; : indicano la fine di un'operazione singola.
Il nostro codice è pronto: chiudiamo tutte le parentesi graffe, salviamo, compiliamo ed eseguiamo!
Ecco qua il codice per intero.
Codice: Seleziona tutto
public class Miya{
public static void main (String args[]){
System.out.println("Sure, I'm working on Pikmin 3");
}
}
E questo è il risultato!
Esercizio
Scrivete il codice di un programma che stampi sullo schermo una stringa.
Materiale utile
JDK
Notepad++
API Javadoc – documentazione Java su tutte le classi e i metodi forniti da Java. Ci saranno uili tra un po'.
That is not dead which can eternal lie, and with strange aeons, even death may die.