Alla faccia del rischio calcolato! Io studio 'ste cose che mi hai detto da 5 anni, e continuo a dire che fossi io a decidere le strategie di nintendo, non l'avrei mai fatto.
Infatti non è che i costi di produzione calino così dal nulla ed infallibilmente, ma anzi si teorizza che la causa dell'insuccesso di interi stati sia proprio questo "gap tecnologico".
Mi spiego meglio: ci sono paesi "innovatori" e paesi "inseguitori". Gli innovatori sono generalmente i paesi più ricchi, cioé coloro che introducono le nuove tecnologie, mentre gli inseguitori sono quelli che sono costretti ad imitare gli altri per rimanere al passo coi tempi.
Durante la prima fase per produrre un nuovo prodotto ci vogliono anche o nuovi macchinari o nuovi processi, ed il prezzo è quindi estremamente alto. Di conseguenza, viene prodotto ed esportato solo dai paesi più evoluti. A causa di questo, si può dire che si viene a creare una sorta di oligopolio che permette di mettere prezzi più alti lasciando invariata la domanda, e quindi casomai bisognerebbe aumentare i prezzi, e non lavorare sottocosto.
Nella seconda fase anche i macchinari subiscono una evoluzione tecnologica, nascono operai che si specializzano in quel determinato nuovo modo di lavorare, e quindi tutta la produzione diviene più efficiente, facendo diminuire i costi.
Nella terza fase, infine, il prodotto è totalmente obsoleto, il prezzo è al minimo e quindi ora anche i paesi in via di sviluppo possono permettersi di produrlo.
Ora, la strategia di Nintendo dovrebbe essere lavorare sottocosto nella prima fase, per poi guadagnare durante la seconda lasciando invariato il prezzo (perché se non lo lascia invariato continua a perdere), di modo che tutta la sua entrata derivi dalla diminuzione dei costi di produzione.
A me continua a sembrare una follia, nonostante io sappia che ci sono aziende che lo fanno. Infatti quello tecnologico è un mercato in continuo cambiamento, le aziende che producono computer non escono MAI dalla prima fase e vivono in una situazione di perenne innovazione (che gli permette di tenere prezzi spropositati). Nintendo non può sapere se questo miglioramento della produzione arriverà, né quando, né di che intensità sarà. Se il miglioramento non arriva, ci perdono; se non arriva entro un paio di anni (può benissimo arrivare tra 10 anni, ed anzi generalmente è così) ci perdono; se loro prevedono che sarà del 15% ed invece è del 10% ci perdono... dovrebbe essere tutto perfetto per guadagnarci davvero, ed anche se questo miglioramento c'è dovrebbero comunque avere il tempo per ricoprire la perdita.
Io casomai, sfruttando anche il fatto di essere il primo della nuova generazione, terrei il prezzo più alto all'inizio (al di sopra del punto d'equilibrio) per poi andare leggermente sottocosto durante la seconda fase, e se si arriverà pure alla terza allora si terrà il prezzo invariato, AL punto d'equilibrio.
Questa strategia è gisutificabile in altra maniera, cioé facendo arrivare le entrate da un'altra parte. COme avevi detto tu, se ci sono più console in giro anche i giochi vendono di più... e l'idea è quindi quella di traslare il margine di profitto del 3DS sui giochi.
Ad esempio, se prima guadagnavo 15% da console e 15% da giochi, ora cerca di perdere il 5% dalle console e guadagnere il 35% dai giochi.
Le vendite dei giochi, inoltre, sono molto più consistenti di quelle delle console (più che altro perché i giochi sono tanti e la console è una XD), e se il margine di profitto dei giochi è abbastanza alto allora mi posso permettere di andare in perdita con le sole console.
Questo però porta con se pure una "pseudo-perdita". Intendo dire che se avevano scelto una determinata strategia prima era perché quella portava indubbiamente al massimo profitto, ma era un profitto che si basava su una aspettativa troppo ottimista con le vendite.
Poiché quell'aspettativa non è reale, hanno cambiato strategia, ma così anche il profitto (o meglio, aspettativa di profitto) deve essere calato inevitabilmente... in pratica, non guadagneranno quanto credevano, e questo può essere parecchio rischioso se basi l'intera attività aziendale su quella falsa previsione.
Se si vuole mantenere lo stesso profitto, allora comunque bisognerebbe aumentare il prezzo dei giochi... ma questo disgraziatamente sarebbe possibile solo se il loro prezzo è al di sotto del punto d'equilibrio, cosa che io dubito, poiché qualsiasi spostamento ne diminuirebbe il guadagno (punto d'equilibrio che, ovviamente, va stimato con le ricerche aziendali, non è qualcosa di esistente fisicamente XD).
Secondo me avrebbe portati migliori risultati far evolvere la precedente strategia, anziché cambiarla. Se ora vanno sottocosto, vuol dire che già prima erano molto vicini al prezzo di produzione... ma il taglio è stato comunque bello consistente, e secondo me non avrebbe fatto male tentare prima con qualche "prezzo furbo", magari tendando di lavorare in modalità "no profit" (almeno per quanto concerne le console).
Ci tengo comunque a sottolineare che, cosa alla quale prima ammetto di non aver pensato, per quanto nintendo dica di perdere per ogni 3DS venduto, ciò non vuol dire che l'azienda sia effettivamente in perdita. e ci sono due motivi:
1- comprando un gioco voi pagate il gioco in sè, ma anche gli stipendi, la percentuale del distributore, i costi d'elettricità, del telefono, dell'assicurazione, della pubblicità... ora, il sottocosto è un prezzo che non permette di coprire tutti questi costi... ma se io magari cambio i macchinari e ne metto alcuni a bassi consumi, allora potrei comuqnue guadagnare.
2- l'azienda non ha solo una entrata
Infatti può benissimo perdere un 5% con ogni console, ma se poi guadagna un 10% ogni gioco allora è naturale che, nel complesso, ci guadagni un bel po'.