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Genere: RPG
Anno: 1998
Sviluppato da: Tri-Ace
Pubblicato da: Enix
Console: Playstation, PSP (Star Ocean: Second Evolution)
Playstation: una console di grande successo che, grazie al supporto ottico, permetteva agli sviluppatori una maggiore libertà dai limiti che fino a quel momento oltrepassare richiedeva capacità tecniche non indifferenti. E di capacità tecniche Tri-Ace ne aveva a sufficienza: in un periodo durante cui Squaresoft dominava il mercato videoludico dei giochi di ruolo, questa piccola software house era conosciuta per aver sviluppato Star Ocean, senza ombra di dubbio il gioco più pesante della libreria Super Nintendo, che grazie a un chip particolare presentava qualità grafiche e sonore fuori dal comune...ancora oggi di grande impatto.
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Star Ocean è una storia futuristica, che unisce la razza umana a civiltà non ancora contaminate dalla scienza. È indubbiamente un argomento piuttosto interessante, che - se vogliamo vederla in modo filosofico - insegna anche alcuni valori importanti. Nel primo episodio gli abitanti di Roak, totalmente estranei alla tecnologia, si ritrovano improvvisamente a collaborare con i due scienziati terrestri Ronixis J.Kenni e Ilia Silvestri per uno scopo comune: contrastare la minaccia di una pericolosa malattia che pietrifica le sue vittime.Il titolo venne rilasciato solamente in Giappone verso la fine dell'era 16 bit, motivi per cui non acquisì abbastanza popolarità. Tuttavia, nel 1997 Enix annunciò un nuovo episodio della serie, destinato anche al mercato occidentale: si tratta proprio di Star Ocean: The Second Story, argomento di questa recensione.
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La trama parla di Claude Kenni, figlio di Ronixis, che dopo essere stato nominato sottotenente della Federazione Terrestre si ritrova accidentalmente sul pianeta Expel: una terra incontaminata dalla tecnologia. Qui incontra il secondo protagonista principale, Rena: una misteriosa ragazza dai poteri curativi che, orfana, cerca di scoprire le sue origini. I due ragazzi indagano sulla caduta di un misterioso meteorite che ha fatto comparire creature ostili - i classici mostri che minano la vita pacifica degli abitanti. La trama contiene evidenti cliché, tipici degli RPG: il protagonista senza genitori, le storie d'amore, i guerrieri dal triste passato, reazioni umane non sempre verosimili...tuttavia sono ben inseriti nel contesto generale e i giocatori più comprensivi probabilmente perdoneranno questa lieve mancanza di originalità da parte di Tri-Ace, che riesce comunque a compensare con altrettanto numerosi colpi di scena.La storia si evolve, e con il passare del tempo vengono approfonditi temi difficili e talvolta commoventi, come il rapporto che Claude ha con il padre o le origini di Rena: tali momenti sono coronati da musiche epiche e coinvolgenti, composte da Motoi Sakuraba. Non sapete chi sia? Fatevi una cultura.
La colonna sonora riesce comunque a immedesimare il giocatore in qualunque momento del gioco: lo stile si alterna tra orchestrale e rock progressivo, dalle tracce più ambientali alle più esplosive.
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Il gameplay presenta alcune peculiarità tipiche della serie, come il sistema di combattimento che mescola turni a tempo reale. Sono presenti i classici incontri casuali, ma nella transizione si passa a uno stile tridimensionale che dà maggior profondità al campo di battaglia e permette al giocatore di muoversi liberamente nell'area. È possibile impostare diverse strategie per il team: numerosi schieramenti che modificano la posizione iniziale dei personaggi e tattiche che impongono a un combattente di eseguire diverse azioni, come gettarsi in battaglia, difendersi, non usare magie o allontanarsi dal nemico.I protagonisti hanno a disposizione un vasto arsenale di attacchi e abilità di miglioramento sbloccabili spendendo Skill Points, punti che il giocatore ottiene salendo di livello. Queste abilità non si limitano esclusivamente al combattimento, ma tornano utili nel mondo di gioco stesso: è possibile imparare a cucinare, comporre, costruire, disegnare, ma anche imparare arti e virtù come la biologia, la conoscenza dei materiali, il coraggio, la pazienza: chi più ne ha più ne metta.
C'è da dire che, se Tri-Ace si è impegnata a fondo nella realizzazione di un sistema così vasto e complesso, ha leggermente mancato l'obiettivo per quanto riguarda la qualità generale del gameplay: Star Ocean 2 è molto divertente, ma la curva di difficoltà ripida a volte può risultare davvero frustrante per il giocatore - in poche parole, insulti e bestemmie. È necessario grindare (combattere per salire di livello) e procurarsi il miglior equipaggiamento, ma sconfiggere un boss risulta sempre soddisfacente.
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Il comparto grafico presenta ambientazioni colorate e fantastiche, condite da dettagli gradevoli all'occhio; il tutto utilizzando esclusivamente sfondi pre-renderizzati - un classico dell'era N64-PSX. La controparte in 3D è sufficientemente dettagliata nell'overworld del gioco, ma mostra il meglio di sé durante le battaglie: seguendo l'ombra dei Final Fantasy Tri-Ace si è impegnata parecchio nella realizzazione degli effetti grafici relativi alle spell, che variano dalle magie più semplici agli incantesimi più devastanti. Bisogna inoltre notare l'ottima qualità delle cutscene in computer grafica, realizzate dallo studio LINKS (noto per aver lavorato a titoli del calibro di Final Fantasy VII).The Second Story è un gioco abbastanza longevo, in cui l'interazione tra i personaggi determina il proseguire della storia: è possibile infatti compiere una serie di Private Actions, in cui il party si separa temporaneamente e il protagonista è libero di esplorare le città e parlare con i singoli compagni: le scelte effettuate influiranno sul finale del gioco - o meglio, su una delle 86 (!) combinazioni di numerosi finali diversi, che dipendono dalla composizione del party (sono presenti 14 personaggi giocabili).
Star Ocean: The Second Story è un titolo di assoluto rispetto, capace di divertire e perchè no, anche di commuovere. I giocatori meno esperti potrebbero trovarlo un po' pesante, almeno a prima vista, cosa del tutto comprensibile considerando la complessità delle meccaniche e della storia in generale. Il comparto grafico 2D è incantevole e sicuramente renderà felici gli appassionati dell'era 16 bit, mentre la stupenda colonna sonora rappresenta indubbiamente uno degli elementi più riusciti del gioco.
Consigliato? Consigliato, assolutamente
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