Pokémon Black Version
Uno dei creepygames più diffuso riguarda quello di un hackrom del primo videogioco di Pokémon: Pokémon Rosso e Blu. La differenza principale era quella delle schermo del titolo in cui, affianco dell'allenatore Red non era presente alcun Pokémon e sotto il logo del gioco era presente la scritta "Black Version". Al laboratorio del Professor Oak erano presenti come al solito tre starter, ma in più c'era anche un quarto Pokémon chiamato Ghost, il quale possedeva una sola mossa: “Curse” , ovvero "Maledizione", la quale non esisteva ancora nei giochi di prima generazione. Nessun altro Pokémon era in grado di battere Ghost ed ogni volta che si utilizzava "Maledizione" lo schermo diventava improvvisamente nero e si sentiva il verso del Pokèmon avversario, ma distorto e molto più acuto e triste del solito. La cosa strana e che ogni volta che veniva sconfitto un Pokèmon le Pokèball di un allenatore scomparivano completamente invece di annerirsi, questo significava che Ghost lo aveva ucciso. Dopo ogni battaglia era possibile decidere se continuare a combattere contro l'allenatore privo di ogni Pokèmon oppure fuggire per terminare normalmente la lotta. Scegliendo la prima opzione al termine della battaglia lo sprite dell'allenatore sconfitto spariva ed uscendo e rientrando dall'area al suo posto compariva una lapide. La mossa "Maledizione" non funzionava contro gli spettri e gli allenatori che si incontravano più volte, come il rivale e Giovanni i quali potevano essere colpiti dalla mossa solo durante il loro ultimo incontro. Dopo aver sconfitto la lega ed essere giunti alla sala d'onore lo schermo divenne nero ed apparve la scritta: "Molti anni dopo..."
A questo punto del gioco era possibile comandare una versione anziana di Red la cui velocità era la metà di quella normale. Ghost, che fino a quel momento non poteva essere depositato nel PC o essere abbandonato era sparito e in squadra non era presente alcun Pokèmon. Ovunque si andasse si sentiva sempre la medesima canzone; la "Canzone di Lavandonia". Attraversando la grotta diglett, lungo il percorso che conduceva a Biancavilla uno degli alberelli che potevano essere abbattuti con taglio non c’era più, permettendo al giocatore di proseguire. Entrando nella casa natia, e mettendosi nella stessa posizione con cui si iniziava il gioco, lo schermo diventava nero e poi apparivano gli sprite di tutti i Pokèmon e Allenatori uccisi da Ghost con la canzone di Lavandonia che diventava sempre più terrificante. Alla fine della sequenza seguiva ad uno schermo nero la battaglia tra Red anziano e una nuovo avversario GHOST. Non era possibile né fuggire, né usare strumenti l'unica opzione era utilizzare lotta, ma non avendo alcuna mossa Red attaccava Ghost subendo un contraccolpo e una volta che i PS giungevano ad un punto critico, Ghost utilizzava Maledizione uccidendo Red. Lo schermo diventava nero l'unica opzione era spegnere e riaccendere per scoprire che i dati di gioco erano andati perduti. Anche non utilizzando Ghost il gioco procedeva allo stesso modo ma una volta giunti a Biancavilla da anziani non comparivano gli sprite di allenatori e Pokémon uccisi ma si veniva reindirizzati sempre contro Ghost.
His size does not matter!