Beh, ragazzi, ecco qua il...
Capitolo 1: Il Licenziamento
Era una bella giornata alla Mario’s Castle Company. Erano ormai diversi anni che la compagnia esisteva e si interessava ai videogiochi in diversi settori, quali creazione di console, recensione di videogiochi di terze parti e altro.
Quella mattina arrivò uno strano pacco alla Mario’s Castle Company, indirizzato al fondatore e attuale presidente: Frozenstorm Kyleis.
Arrivato di buon’ora insieme a Zackee, il vicepresidente della società, Storm si indirizzò verso il suo ufficio salutando i suoi diversi collaboratori. Appena entrò nella stanza, trovò il pacco e lo aprì.
Al suo interno trovò una lettera. La lesse e decise di chiedere un parere sul da farsi a due suoi fidati collaborati, il vicepresidente e il testing di retrogames, Red&Green. Per non perdere tempo Storm chiamò subito alla reception: <<Dark, potresti chiamarmi Zaccke e Red? Mi servono urgentemente per una consulenza.>>
<<Non ora Magi, devo prima battere il boss. Se non puoi aspettare chiamali tu, potrei dimenticar- Ho perso di nuovo! Maledetto!>>
<<Ok, ci penso io.>>
Per non rischiare di perdere ulteriormente tempo, cercò entrambi al cercapersone e arrivarono in meno di 5 minuti in sala. Appena Red entrò in sala, Storm notò qualcosa di strano nei suoi baffi.
<<Red, cos’hai nei baffi?>>
<<Oh, scusa Storm. Dalla fretta non mi sono pulito i baffi dal sugo della pizza.>>
Zack, senza intrufolarsi nel discorso, diede un fazzoletto a Red il quale lo ringraziò della cortesia: <<Allora Magi, per cosa ci hai chiamato?>>
Storm, con una piccola risatina, si avvicinò ai due: <<Oggi vi ho convocato per… Questo!>> E tirò fuori un pacco di riso, insieme alla lettera che aveva precedentemente letto.
<<Prima di commentare, vi leggerò immediatamente il contenuto della lettera.
Salve signor Kyleis. So benissimo che troverà assurda questa lettera, ma le assicuro che non sto mentendo. Non mi azzarderei mai. Non potrei nemmeno, non so cosa vuol dire.
In ogni caso, ho una proposta per lei. Lei licenzi Zyalalys Linkest, e io le fornirò per 10 anni riso gratis, con il quale può fare quel che vuole. Nella scatola è già presente abbastanza riso per una settimana, il tempo che le concedo per riflettere su cosa preferisce fare. Non serve nemmeno che mi avvisi, la sto controllando 24 ore su 24 attraverso un quadro magico.
E con questo, arrivederci.>>
Storm finì di leggere la lettera, e poi si rivolse ai due con lo sguardo. Red subito parlò: <<Non è pizza, secondo me dovresti rifiutare.>>
Zack subito tirò fuori un suo pensiero: <<Nel caso si potrebbe rivendere e prendere qualsiasi cosa…>>
Red riprese la parola: <<Puoi comprarci la pizza. Licenzialo.>>
Storm guardò Zack: <<Che ne pensi Zaccke?>>
<<Licenzialo, odia le bistecche.>>
Dopo queste riflessioni, Storm decise di convocare Zyalalys per vedere infine che decisione prendere. Richiamò la reception e trovò questa volta Dark libera dal boss: <<Puoi chiamare Zyal? Dobbiamo discutere di una cosa molto importante.>>
<<Ok. Per curiosità, di cosa si tratta?>>
<<Di riso e licenziamenti.>>
<<Oh, interessante. Posso esserci pure io?>>
<<D’accordo.>>
E così Dark andò a chiamare Zyal e portarlo da Storm. Appena i cinque furono riuniti, Storm guardò negli occhi Zyal, e gli fece una domanda, convinto che avrebbe fatto cambiare la vita di Zyal: <<Ciao Zyal. Secondo te è più importante perdere un lavoratore o una fornitura decennale di riso?>>
Zyal, senza indugio, rispose: <<Viva il riso.>>
Tutti nella stanza gli applaudirono, e subito dopo Storm gli presentò la lettera contenuta nel pacco arrivatogli stamattina: <<Sei licenziato.>>
- SPOILER | Mostra
- Prima che mi uccidete per via del tempo impiegato, vi dico perché è così corto e povero di pg.
Siccome fare una trama non è semplice, soprattutto con dei pg fissi, ho pensato di creare un piccolo capitolo base per sapere se una trama simile potrebbe andare. Commentate pure qua sotto, mi adeguerò di conseguenza.
P.S. Comemichiamo, anche se non è comparso il tuo pg è quello che è più definito di tutti, involontariamente.
Se mi vedi in un altro modo fai a modo tuo.
