No? Nessuno vi biasima, non io che sono sin troppo giovane per farlo, almeno.
Dopotutto, ormai pare quasi che Super Mario sia una di quelle cose che sono sempre state là, che sono sempre esistite, come il cielo, il sole e la mia barba.
Insomma, questo personaggio e questi giochi (solo quelli classici, in realtà) si sono talmente insidiati nella cultura popolare mondiale che le stramberie che ruotano attorno ad esse ci lasciano ormai completamente indifferenti, come se fossimo desensibilzzati.
Perchè toccare un generico fiore ci permette di sparare palle di fuoco? Perchè Mario. E se provi ad obiettare ti sbatto a giocare un livello subaqueo con l'autoscroll.
Affascinante vedere come Nintendo (anzi, Mattel) pubblicizzava i suoi prodotti nell'Italia della fine anni '80, vero? Una descrizione voluta breve dalle esigenze di layout e resa il quanto meno approssimativa possibile era accompagnata dalla foto della confezione e da uno screenshot a caso che aveva lo scopo di illustrare come appariva il gioco. Era facile ammaliare i bambini al tempo.
Questa pagina, prelevata dal numero 1695 del già precedentemente menzionato giornalino, illustra con quella che è forse la peggiore descrizione di Super Mario Bros. mai scritta (un po' per via dello spazio limitato e un po' per via dell'ignoranza del redattore, immagino) la grande "Novità" in arrivo in tutti i negozi di giocattoli.
Ma tornando al tema iniziale di questo post, un particolare di quello stralcio mi ha fatto riflettere: quanto suona assurdo?
Quelle poche righe striminzite fanno apparire Super Mario Bros. come qualcosa di davvero senza senso, cosa che in realtà è, come abbiamo già detto.
C'è da chiedersi quali sensazioni provavano i bambini degli anni '80 leggendo di un videogioco simile.
Dopotutto, ormai pare quasi che Super Mario sia una di quelle cose che sono sempre state là, che sono sempre esistite, come il cielo, il sole e la mia barba.
Insomma, questo personaggio e questi giochi (solo quelli classici, in realtà) si sono talmente insidiati nella cultura popolare mondiale che le stramberie che ruotano attorno ad esse ci lasciano ormai completamente indifferenti, come se fossimo desensibilzzati.
Perchè toccare un generico fiore ci permette di sparare palle di fuoco? Perchè Mario. E se provi ad obiettare ti sbatto a giocare un livello subaqueo con l'autoscroll.
[thumb]http://i.imgur.com/vC6IcBn.jpg[/thumb]
Comunque, sfogliando alcuni dei miei vecchi Topolino, un settimanale che non ha di certo bisogno di presentazioni, mi si sono parate davanti pagine di questo genere.Affascinante vedere come Nintendo (anzi, Mattel) pubblicizzava i suoi prodotti nell'Italia della fine anni '80, vero? Una descrizione voluta breve dalle esigenze di layout e resa il quanto meno approssimativa possibile era accompagnata dalla foto della confezione e da uno screenshot a caso che aveva lo scopo di illustrare come appariva il gioco. Era facile ammaliare i bambini al tempo.
[thumb]http://i.imgur.com/isfFMQW.jpg[/thumb]
Ma questo è nulla se comparato al reperto storico che trovate riportato qua accanto.Questa pagina, prelevata dal numero 1695 del già precedentemente menzionato giornalino, illustra con quella che è forse la peggiore descrizione di Super Mario Bros. mai scritta (un po' per via dello spazio limitato e un po' per via dell'ignoranza del redattore, immagino) la grande "Novità" in arrivo in tutti i negozi di giocattoli.
Ma tornando al tema iniziale di questo post, un particolare di quello stralcio mi ha fatto riflettere: quanto suona assurdo?
Quelle poche righe striminzite fanno apparire Super Mario Bros. come qualcosa di davvero senza senso, cosa che in realtà è, come abbiamo già detto.
C'è da chiedersi quali sensazioni provavano i bambini degli anni '80 leggendo di un videogioco simile.