Recensione - Whispering Willows

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    8

    • Sviluppato da: Night Light Interactive
    • Data di uscita: 8 ottobre 2015
    • Piattaforma: Nintendo Wii U (eShop)
    • Prezzo: 9,99 €
    Elena Elkhorn è una ragazzina all'apparenza del tutto normale. Una sera, suo padre scompare ed Elena decide di andare a cercarlo nella tenuta della vecchia villa dove egli lavora come guardiano. Girano voci in città su come questo luogo, Villa Willows, sia pervaso di energie misteriose e di come in esso il confine tra il mondo terreno e quello degli spiriti sia particolarmente labile. Al suo arrivo, Elena sprofonda in una buca finendo nelle catacombe della tenuta, dove scopre che l'amuleto lasciatole dal padre è in grado di proiettare il suo spirito fuori dal suo corpo, in modo da permetterle di vedere il mondo degli spiriti ed interagire con i suoi lugubri abitanti.

    SPIRITO D'AVVENTURA

    L'amuleto di Elena è l'elemento principale attorno a cui ruota il gioco. Gli spostamenti della protagonista sono inquadrati con una visuale 2D a scorrimento laterale e sono limitati al camminare, correre quando ci si trova all'esterno e non al chiuso, esaminare ed interagire con gli oggetti dello scenario ed utilizzare l'amuleto. Quando si compie quest'ultima azione, lo spirito di Elena lascia il suo corpo, che rimane fermo nel punto in cui si è usato l'amuleto, e si guadagna qualche grado di libertà in più, potendo fluttuare liberamente in aria in modo simile ad Aurora in Child of Light. Gli utilizzi di questa sorta di trasformazione sono due: in primis, diventano visibili i fantasmi che popolano le ambientazioni, siano essi amichevoli o ostili. E' parlando con i fantasmi amichevoli che si ottengono informazioni su come proseguire e indizi che portano gradualmente Elena a svelare non solo cosa sia successo a suo padre, ma la storia della villa stessa. In secondo luogo, Elena si imbatte spesso in porte chiuse ed altri ostacoli che le impediscono di andare avanti. In questi casi la soluzione è quasi sempre quella di utilizzare la forma spiritica per inserirsi in fessure nei muri ed aprire la porta dal lato opposto o possedere l'ostacolo e spostarlo in modo che non sia più d'intralcio.

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    A questo canovaccio di base si aggiungono tipiche caratteristiche da adventure game quali l'inventario degli oggetti raccolti e un menu in cui consultare le note che si rinvengono durante il gioco e che parlano delle vicende dei personaggi incontrati. Sporadicamente sono presenti fasi in cui qualche fantasma ostile sbarra la strada di Elena, ed in questi casi l'unica soluzione è fuggire o aggirarli, non essendoci la possibilità di combatterli. Se il corpo di Elena viene raggiunto dai nemici, si ricomincia semplicemente dall'inizio di quella fase, senza venire rispediti indietro né subendo penalizzazioni di ogni sorta.

    UNA LIEVE BREZZA TRA I SALICI

    Una volta uscita dalle catacombe di Villa Willows, Elena si ritrova nel giardino della tenuta e qui la prima impressione è che il gioco si apra e permetta di esplorare molte diverse ambientazioni. In realtà, si scopre subito che la progressione resta lineare e che la maggior parte di queste ambientazioni è inaccessibile finché non si trovano chiavi od oggetti che permettano l'accesso. Non capita mai di perdersi: Elena è sempre accompagnata da un fantasma che le da indizi su dove recarsi o ella stessa decide quando è sola. I semplici enigmi che popolano l'avventura non richiedono di riflettere a lungo né si evolvono dalle loro forme iniziali. Alla fine come all'inizio del gioco ci si ritrova ad usare oggetti (che vengono utilizzati automaticamente e senza poterli combinare) per rimuovere ostacoli o spostarli con Elena, possederli col suo spirito, usare quest'ultimo per attraversare fessure e buchi nelle pareti e poco altro. Dati anche la già citata mancanza di penalizzazioni per la sconfitta contro i nemici e il fatto che l'amuleto reagisca illuminandosi di blu quando si è in presenza di fantasmi amichevoli e di rosso in presenza di fantasmi ostili, è davvero impossibile rimanere bloccati.

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    Se da un lato è evidente che gli sviluppatori non abbiano inteso il gioco come un survival horror in stile Resident Evil, dall'altro c'è da dire che la limitata inventiva negli enigmi e nelle situazioni che si affrontano è un punto a sfavore dell'immersione e del mantenimento di un alto interesse. Anche quando un gioco di questo genere è incentrato principalmente sulla trama e non sugli enigmi si dovrebbe cercare di rendere interessanti questi ultimi (come ad esempio lo sono in Ghost Trick). Vale quindi la pena esaminare la trama e l'atmosfera del gioco per vedere se sono sufficienti a sostenere l'impalcatura di un gameplay funzionale ma fin troppo semplicistico.

    THE WHISPERING

    Villa Willows ha una lunga storia, legata a quella del suo quasi leggendario fondatore, Wortham Willows. Tutte le vicende dei fantasmi che popolano la villa e la sua tenuta sono legate a quella di Willows, sul quale si fa gradualmente luce nel corso del gioco. La vicina città in cui Elena vive con la sua famiglia fu anch'essa fondata da lui, ed Elena conosce la sua figura come quella di un magnate che arrivò da est nell'epoca del Selvaggio West e portò ricchezza e prosperità in quella terra desolata. Tuttavia, Elena scopre a poco a poco i segreti che si celano dietro quella ricchezza, e lo fa parlando direttamente con gli spiriti di coloro che in un modo o nell'altro sono stati coinvolti nella sua costruzione. In questo modo si avvicina anche alla verità su suo padre.

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    Tirando le somme a fine avventura, la storia non è niente di speciale o mai visto prima, ma di certo è ben strutturata, specialmente nel modo in cui ognuno dei quattro capitoli del gioco si concentri su una delle figure principali della vita di Wortham. Esplorando le ambientazioni, si rinvengono le note scritte dallo stesso Wortham e dai personaggi a lui legati, svelandone le personalità e i misteri. Dal momento che la narrazione è affidata in primis a queste note e ad appunti, scritti dalla stessa Elena, che descrivono i suoi sentimenti in diversi punti della vicenda, l'approfondire o meno i personaggi oppure progredire più rapidamente nel gioco sta a discrezione del giocatore. Le note vengono infatti raccolte in un menu visualizzato sul Gamepad (o nel menu di pausa se si sceglie di giocare off-tv o solo su tv) e non è indispensabile leggerle per proseguire. Fermarsi per qualche secondo e sfogliarle è però consigliabile per cogliere ogni aspetto della vicenda. Neanche in questo caso la sceneggiatura è qualcosa di trascendentale, ma le note sono scritte abbastanza bene da aumentare efficacemente l'atmosfera.

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    A generare in primo luogo l'atmosfera cupa e sconsolata che permea il gioco sono la veste grafica e la direzione audio. Le ambientazioni sono molto pulite nel tratto, hanno un elevato livello di dettaglio e scelte cromatiche azzeccate. I personaggi sono rappresentati con uno stile meno realistico e più fumettoso che non stona e invece riesce ad accompagnare adeguatamente gli scenari. Le animazioni di Elena e degli altri personaggi sono volutamente non del tutto fluide e un po' a scatti, come se ci si trovasse in un motion comic, creando un effetto che ben si adatta al ritmo pacato dell'esplorazione. E' presente qualche artwork a tutto schermo che accompagna le sfortunatamente frequenti schermate di caricamento; per quanto ben realizzati, è probabile che possano venire a noia visto che il gioco carica per alcuni secondi ogni volta che si attraversa una porta disposta frontalmente all'inquadratura (e che porta quindi Elena su un diverso piano orizzontale rispetto a quello in cui si trova al momento). Vera nota dolente della presentazione grafica sono però gli sporadici filmati d'intermezzo, disegnati ed animati con meno cura del resto e a risoluzione più bassa.

    Il comparto audio merita invece solo lodi; piuttosto che su una moltitudine di brani musicali veri e propri, si basa su composizioni in cui si inseriscono in modo all'apparenza quasi casuale (ma in realtà legato a dove ci si trova) sconfortanti rumori ambientali e lamenti lontani. E' la parte più genuinamente horror dell'intera presentazione audiovisiva, e l'elemento più riuscito in assoluto. Assente il doppiaggio, non raggiunto ai tempi del Kickstarter del gioco. Elena ha però qualche vocalizzazione quando reagisce a ciò che vede o succede intorno a lei, e anch'esse sono azzeccate e aumentano il coinvolgimento.

    CONCLUSIONE[float=right][star]3[/star][/float]

    Alla fine non è facile soppesare un gioco come Whispering Willows in termini di valutazione. Più che riuscito dal punto di vista dell'aspetto audiovisivo e in grado di mantenere vivo (nonostante la materia trattata non sia propriamente "viva") l'interesse del giocatore fino alla fine della vicenda, viene però minacciato da due spade di Damocle non indifferenti: la prima è il gameplay, che si mantiene su livelli troppo basilari senza osare minimamente quanto avrebbe potuto e dovuto con una caratteristica come quella della proiezione astrale dello spirito della protagonista. La seconda è la durata del gioco unita al suo prezzo e alla pressoché totale assenza di rigiocabilità. L'avventura scivola via in tre o quattro ore, e la sua linearità fa sì che non esistano finali alternativi o diverse soluzioni agli enigmi come accade spesso in questo genere. L'unico elemento da collezionare è rappresentato dalle note, che però non sono mai davvero nascoste e difficilmente non saranno rinvenute tutte durante la prima partita. Potendo prendere il gioco a se stante, la sua qualità intrinseca lo spinge ad un giudizio di sufficienza. Al prezzo richiesto, però, non trovo altrettanto giustificabile il suo acquisto a meno che non si voglia assolutamente un'avventura grafica a tema horror, magari in occasione di Halloween. La valutazione finale ha perciò il caveat di essere considerata pari a due stelle e mezzo se sul rapporto qualità/prezzo si considera quest'ultimo prevalente rispetto al primo.

    N.B. Il gioco è interamente tradotto in italiano in modo più che dignitoso, con solamente un paio di evidenti scivoloni.
    Ultima modifica di BeanBeanKingdom il 30 ottobre 2015, 18:25, modificato 3 volte in totale.
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    Il gioco pare carino, se solo avessi avuto la console penso che l'avrei provato per l'atmosfera. Peccato che sia cortino però. :8(:
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