Dopo mesi di dettagli sparsi e speculazioni, il momento è arrivato: Nintendo Switch entrerà ufficialmente nel mercato cinese e avrà una demo di New Super Mario Bros. U Deluxe in bundle.
Le ultime informazioni provengono da una conferenza che si è tenuta durante questa notte in Cina, e che l'analista Daniel Ahmad ha prontamente tradotto su Twitter per il pubblico occidentale. Shigeru Miyamoto ha fatto un'apparizione con un video pre-registrato, nel quale ha parlato al pubblico cinese della storia di Mario e del desiderio di Nintendo di affermarsi ufficialmente in Cina, mentre Shinya Takahashi è apparso di persona sul palco.
Nintendo collaborerà con la gigantesca società cinese Tencent, proprietaria di Arena of Valor e League of Legends, nonché proprietaria di alcune azioni di titoli del calibro di Call of Duty Mobile, Fortnite e PlayerUnknown's Battlegrounds, per la distribuzione della console in Cina. Sarà disponibile a partire dal 10 dicembre 2019 al prezzo di 2.099 RMB (ad oggi circa 267,98 €). Per il momento verrà messo in commercio soltanto il modello di base, nessuna dichiarazione in merito al Nintendo Switch Lite.
Indice
I giochi disponibili in Cina
Il pubblico cinese riceverà pochissimi giochi come avveniva in passato? Sembra proprio di no, o almeno, i piani sono ben altri. Prima di tutto, ogni console conterrà una versione demo di New Super Mario Bros. U Deluxe, il quale sarà l'unico gioco disponibile al lancio. Super Mario Odyssey e Mario Kart 8 Deluxe sono stati citati come esempi di giochi in arrivo "a breve" e si potranno prenotare a partire dal primo giorno. È in corso anche la localizzazione di Mario Tennis Aces, Yoshi's Crafted World, Super Mario Party e Mario + Rabbids Kingdom Battle, ma anche di altri giochi first party come The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Pokémon: Let's Go, Pikachu! / Let's Go, Eevee! e Kirby Star Allies.
Non solo giochi first party: Nintendo e Tencent stanno anche lavorando con delle società cinesi per facilitare la localizzazione dei giochi di terze parti. Tra gli sviluppatori che hanno già sposato la causa, e che quindi vedranno i propri giochi localizzati e distribuiti in terra cinese, possiamo notare Ubisoft, Square Enix, SEGA, Bandai Namco Entertainment, Level 5, Inti Creates, Marvelous, Team Cherry, All in! Games, Imagineer e Konami. Sorprendentemente, un'intera slide della presentazione è stata dedicata ai titoli indie come Hollow Knight e To the Moon: lo Switch ha una foltissima libreria di grandi giochi indie, e Nintendo lo sa molto bene. Non ci aspettiamo che il processo sia di breve durata, dato che ciascun gioco dovrà essere approvato dal governo, ma ci fa molto piacere vedere che anche gli sviluppatori più modesti avranno l'opportunità di raggiungere un pubblico così vasto.
I giochi saranno region free, proprio come nella nostra versione dello Switch: questo significa che il pubblico cinese potrà scegliere di importare i giochi dall'estero, cosa che già avveniva in maniera non ufficiale attraverso il mercato grigio. Tencent si occuperà personalmente dei server di gioco. Il prezzo di partenza dei giochi (almeno quelli first party) sarà 299 RMB (ad oggi circa 38,20 €). Questo è il sito ufficiale cinese della console.
Il trailer
Nintendo e la Cina: una storia complicata
La Cina ha un rapporto non proprio semplice con il settore dei videogiochi. Fino a pochi anni fa il governo cinese proibiva la distribuzione di qualsiasi console straniera nel territorio cinese, e questo ha costretto società come Nintendo a ricorrere a metodi alternativi per raggiungere i fan cinesi.
L'esempio più celebre è la compagnia iQue, fondata in Cina da Nintendo e dall'imprenditore taiwanese-americano Wei Yen. Essendo fondata in Cina, questa compagnia è stata in grado di distribuire delle versioni alternative delle console Nintendo, ribattezzate appunto con il brand "iQue". La prima console è stata l'iQue Player (2003), che permetteva di scaricare una piccola selezione di giochi originari del Nintendo 64, tra i quali Super Mario 64, Mario Kart 64 e Paper Mario. Un anno dopo è arrivato anche l'iQue Game Boy Advance, con giochi come Super Mario Advance, Super Mario World: Super Mario Advance 2 e Yoshi's Island: Super Mario Advance 3. Era prevista la localizzazione di molti altri giochi, tra i quali Mario & Luigi: Superstar Saga, ma i piani sono cambiati in seguito all'alto tasso di pirateria. Successivamente sono arrivati l'iQue DS e infine l'iQue 3DS XL, attivo fino alla recente pubblicazione di Pokémon Ultrasole e Ultraluna.
Nel 2015 il governo cinese ha rimosso il divieto di vendita delle console straniere: così adesso, nel 2019, Nintendo è finalmente pronta a vendere il Nintendo Switch con il suo nome vero e proprio. iQue ha perso il suo scopo originale, ma non sta chiudendo i battenti: al contrario, d'ora in avanti assisterà Nintendo EPD nello sviluppo dei videogiochi.
Quella che ho raccontato ovviamente è soltanto la punta dell'iceberg. La Cina ha una lunga storia di giochi e console piratate, molto spesso con versioni "bootleg" non autorizzate da Nintendo. Se capite l'inglese, vi consiglio questo video di DidYouKnowGaming? che esplora la storia di Nintendo in Cina. Noi italiani siamo sempre stati abbastanza fortunati da avere accesso alle console originali, quindi non ci riguarda affatto direttamente, ma rimarrà sempre un argomento estremamente affascinante.