Mario Party 5 è buono come lo ricordavo!

In occasione dell’uscita di Super Mario Party Jamboree ho preso il vecchio Gamecube inscatolato e rimesso il disco di un gioco preso per caso 18 anni fa, in uno di quei privilegiati capricci infantili che ti spingono a comprare cose senza pensarci almeno trenta volte. È così che ho scoperto Mario Party 5: ai tempi conoscevo qualcosa sulla serie per via di alcuni vecchi cartelloni pubblicitari di videogiochi per Nintendo 64 e nello specifico ricordo che guardavo con una certa meraviglia l’artwork di Mario col cappello da cowboy. Sotto sotto forse rimpiangevo di non aver giocato ai Mario Party su Nintendo 64, quindi prendere il 5 su Gamecube dev’essere stato un modo per riscattarmi.

Fin dai primi istanti Mario Party 5 ti accoglie con un grande abbraccio di suoni e colori. Le musiche del gioco, composte da Aya Tanaka, sembrano uscite da un mondo fiabesco dolcissimo e contengono arrangiamenti orchestrali particolarmente ricchi e vivaci, perfetti per una grande festa in compagnia. Gli strumenti musicali hanno quel suono sintetico tipico degli anni 2000, ma vengono usati con grande abilità e non sembrano mai “vecchi”.

Una volta creato il file, in uno strano spazio cosmico che precede per certi versi le atmosfere di Super Mario Galaxy, ti ritrovi davanti a sette stelle senzienti pronte a guidarti tra le modalità del gioco. Quando ci ho giocato da piccolo non avevo idea che si trattasse degli Spiriti Stellari di Paper Mario, ma è chiaro che Mario Party 5 prenda grande ispirazione dal gioco di ruolo per Nintendo 64: i sogni e i desideri sono il tema portante anche qui.

In questo periodo attingere elementi da un RPG era una cosa naturale. Gli Spiriti Stellari hanno tutti dei design bellissimi e stare insieme a loro ti fa sentire al sicuro.

La modalità storia introduce Sognilandia, un luogo simile allo Star Haven che ospita tutti i sogni del mondo, e che viene custodito dai sette Spiriti Stellari. Un giorno, gli spiriti decidono di aprire Sognilandia a chiunque abbia la capacità di sognare, e invitano Mario e i suoi compagni per giocare insieme. Finché Bowser, come al solito, non decide di rovinare la festa prendendo il controllo dei sogni. Per salvare Sognilandia bisogna sfidare i suoi tre scagnozzi – i Mini Bowser colorati – in sei tabelloni diversi, per poi sconfiggere Bowser nel suo infuocato mondo da incubo.

Qualcuno mi spiega cos’è davvero 'sto Mini Bowser? Cioè non è Bowser Junior, non è Baby Bowser… tra l’altro mi fa ridere che nel gioco Mini Bowser parla a Bowser dandogli del lei. Boh vabbè

Inizio una nuova partita e mi trovo catapultato in Dolce Sogno, uno zuccherosissimo tabellone dal terreno a forma di torta. È passato del tempo ma riacquisisco velocemente familiarità con il funzionamento del gioco: lanci dadi, gli spazi blu ti danno 3 monete, quelli rossi te ne tolgono 3, e poi ci sono spazi che danno vita a eventi speciali.

Mario Party 5 poi introduce le palline, oggetti che possiamo prendere gratuitamente da un distributore e usare su uno spazio vuoto a nostra scelta oppure su noi stessi. A seconda del colore, le palline producono effetti diversi che modificano la portata del dado, i gettoni, la posizione e i movimenti dei giocatori e molto altro. Ci sono tante palline diverse e contribuiscono a rendere le partite imprevedibili e originali.

I tabelloni di Mario Party 5 sono coloratissimi e molto belli da vedere. Un grande passo in avanti rispetto alle stradine grigie sospese del 4.

Appena incontro un Mini Bowser inizia la sfida. Ci sono minigiochi d’azione, di abilità e minigiochi buffi, e se vogliamo possiamo personalizzare la partita con un tipo di minigioco specifico. I miei preferiti sono quelli basati sugli input di tasti e in generale quelli di abilità, mentre odio quelli che vanno a fortuna. Da piccolo mi piaceva molto Pioggia gelata, dove bisogna creare un cono gelato altissimo acchiappando le palline che cadono dal cielo. So che l’hanno riproposto in Mario Party Superstars.

Non so, ho sempre trovato soddisfacente fare una torre di gelato...

Nel frattempo mi sono stancato della modalità storia e ho messo su un party tutti contro tutti nel pastelloso e bellissimo Sogno Arcobaleno. Mentre distruggo gli avversari mi rendo conto che può sembrare triste giocare a Mario Party 5 da solo... in realtà è il modo in cui ci ho sempre giocato, perché da bambino avevo pochi amici e di Nintendo non gli interessava molto. Ma non ho mai patito il single player, bastava essere con i miei personaggi preferiti e lo spirito festivo rimaneva intatto, la fantasia faceva il resto.

Mario Party 5 ha una trovata molto bella: a seconda dei personaggi che accoppi propone un nome composto per la squadra formata, per un totale di 90 combinazioni diverse. Mario e Luigi saranno Pappaeciccia, Wario e Waluigi saranno Lunastorta, mentre Toad e Boo saranno Scenamuta. C’è un umorismo molto “idiomatico” nei nomi proposti e mettere insieme i personaggi ti fa immaginare tutta una serie di interazioni strambe tra di loro.

Mario Party 5 ha anche una manciata di modalità aggiuntive oltre alla storia e ai tabelloni tradizionali. Hockey su Ghiaccio e Beachvolley Rivoluzione sono due minigiochi sportivi davvero divertenti, veloci e dai controlli intuitivi. Perfetti per staccare dai tabelloni tradizionali.

Un’altra modalità degna di nota è il Gran Premio di Astromente, una specie di battaglia split-screen in stile Mario Kart dove guidiamo dei veicoli su un’arena e spariamo proiettili contro il nostro avversario, raccogliendo oggetti utili o evitando ostacoli. Giocando ai minigiochi nelle altre modalità raccogliamo punti che possiamo spendere in officina per acquistare nuovi pezzi e personalizzare il nostro veicolo. Questo aspetto è molto interessante: se ci pensate, i Mario Kart di quegli anni avevano ancora veicoli fissi e la personalizzazione delle parti sarebbe arrivata solo otto anni dopo con Mario Kart 7.

Per il resto... è una modalità che non mi fa impazzire, non c'è grande profondità nelle battaglie e in single player annoia in fretta, ma è bello che abbiano aggiunto una modalità così diversa da tutto il resto.

Conclusione

Rivisitare Mario Party 5 dopo quasi 20 anni è stato molto bello. Ha tanti minigiochi e modalità, dei tabelloni ispirati e un'atmosfera spensierata e accogliente che ti mette il buon umore dal momento in cui accendi il gioco.

Purtroppo non posso fare grandi paragoni con gli altri giochi della serie, ma non preoccupatevi perché ci sono nuovi episodi in arrivo scritti da altri redattori. Inoltre questo venerdì alle 15:00 giocheremo a Mario Party 5 su Twitch.

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