Ogni copia di Super Mario 64 è personalizzata

Se bazzicate per gli ambienti Mario-centrici di Twitter e compagnia potreste esservi imbattuti nell’ormai celebre meme dell’iceberg di Super Mario 64. Se non lo conoscete ve lo introduco brevemente: trattasi di un’immagine che posiziona, su vari livelli di profondità, i vari misteri che aleggiano attorno al gioco, siano essi reali o frutto della fantasia più complottara. Per una serie di motivi, infatti, Super Mario 64 si è circondato nel tempo di un certo alone enigmatico su cui i fan si divertono a speculare e fantasticare. Per esempio, dove si trova la torre del Cappello alato? Il numero 120 ha un significato spirituale? Come ha fatto Bowser a prendere controllo del castello, se è troppo grande per passare dalla porta principale?

Preparate lo scafandro, perché questo iceberg scende piuttosto in profondità.

Insomma, l’ambiguità e l'inspiegabilità di alcuni elementi hanno donato nuova vita a Super Mario 64, un vero cult che a 24 anni di distanza continua a far parlare di sé. Un po’ per i limiti tecnici dell’epoca che, per esempio, approssimavano certe texture e le aprivano all’interpretazione personale. Un po’ per l’inaccessibilità di alcune versioni beta, che ci sono giunte solo attraverso video sgranati e incompleti e che contenevano elementi ormai perduti. Un po' per quel particolare senso di solitudine che proiettano i corridoi di un castello quasi disabitato, dandogli un non so che di impenetrabile. E un po’ per la sfrenata curiosità dei giocatori, unita ai vecchi ricordi dell’infanzia.

Ricordate "L is real 2041"? Questa targhetta è stata fonte di interminabili discussioni. Chi la interpretava in quel modo sosteneva che indicasse la presenza di Luigi nel gioco.

I misteri dell’iceberg sono tanti, e non starò a sviscerarli, però ce n’è uno su cui mi voglio soffermare. È quello che sta più in fondo, e recita: “ogni copia di Mario 64 è personalizzata”. Secondo la narrazione alla base del meme, ogni copia del gioco sarebbe generata da un’intelligenza artificiale particolarmente avanzata che ne modifica alcuni aspetti per adattarla alla mente di ciascun giocatore. È per questo motivo, per esempio, che “quando da piccoli giocavamo a Super Mario 64 a casa di un amico ci sembrava sempre un po’ diverso dal gioco che avevamo noi”. (n.d.r. a me veramente non è mai capitato, ma mi fido sulla parola. è anche questo il bello del meme)

L’idea che ogni cartuccia sia diversa dall’altra ha completamente catturato i fan di Super Mario 64, che hanno iniziato a concretizzare la loro idea di “copia personalizzata” modificando la rom del gioco e creando video a tema. Alcuni di questi video si legano anche ad altri punti dell’iceberg, come quello della build del 1995 (NON CERCATELA), oppure la famigerata “apparizione di Wario”, che sembra maledire alcune copie del gioco:

I miei video preferiti, però, sono quelli che espandono il mondo di Super Mario 64 inserendo porzioni di gioco che si suppone essere nascoste, segrete, inaccessibili. Per esempio, pare che il ripido crepaccio del Monte Refrigerio nasconda qualcosa al suo interno...

Ma anche il castello di Peach sembra essere ricco di segreti. Qualcuno è riuscito a scovare un’area nascosta:

E così via. Questi video mi stanno a cuore specialmente perché anche a me è capitato di scovare aree nascoste e segreti misteriosi. No, la mia cartuccia di Super Mario 64 probabilmente non ha nulla di strano, ma mi è capitato di sognare parti del castello che non esistono. Una volta, per esempio, sognai che c’era un terzo livello innevato: ci si accedeva tramite la scala a chiocciola del primo piano, che celava un’intera stanza con un dipinto. Un’altra volta invece sognai che i sotterranei del castello nascondevano un breve corridoio buio e umido: sulla parete era appeso un quadro (uguale a quello del Lago di Lava) che portava a una battaglia segreta con Bowser.

Questi video, dall’atmosfera onirica e misteriosa, mi riportano alla mente proprio quei sogni che facevo da bambino, e a giudicare dai commenti che leggo in giro non ero l’unico ad averli. E allora, forse, è vero che ogni copia di Mario 64 è personalizzata.

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