Recensione – New Super Mario Bros. U Deluxe

Recensione pubblicata originariamente nel vecchio portale.

Nel 2006 usciva su Nintendo DS New Super Mario Bros.: la serie di Super Mario Bros. rinasceva, abbracciando per la prima volta una grafica tridimensionale, rinnovandosi nelle situazioni e negli elementi di level design, eppure mantenendo intatta l'ossatura delle meccaniche di gioco e mantenendo una direzione artistica alquanto "neutrale", fortemente legata ai grandi classici NES. Una scelta vincente: NSMB DS fu un successo totale, sia di critica che di pubblico, e diede il via a una vera e propria sotto-serie, declinatasi poi in altri tre capitoli: New Super Mario Bros. Wii, che introduceva il multigiocatore in locale fino a quattro giocatori; New Super Mario Bros. 2, per Nintendo 3DS, che basava tutto il level design sull'idea di fare accumulare al giocatore quante più monete possibili; New Super Mario Bros. U, pubblicato al lancio del Wii U e arricchito, un anno dopo il rilascio, di un'interessante espansione, cioè New Super Luigi U. Oggi parliamo proprio degli ultimi due titoli citati: New Super Mario Bros. U Deluxe è il porting per Nintendo Switch delle suddette avventure bidimensionali pubblicate fra il 2012 e il 2013 su Wii U.

Non si tratta del primo porting Wii U > Switch né, è evidente, sarà l'ultimo: il Wii U è stata una console dal destino sfortunato, che ha ospitato però giochi estremamente notevoli e la pretesa di Nintendo di ridonare ad essi una nuova luce è inattaccabile. La nostra recensione si concentrerà sulle generalità dei due giochi nel pacchetto ma, soprattutto, si focalizzerà su come sia effettivamente avvenuto questo passaggio a Switch, e la domanda principale sarà: il prezzo di listino ha subito qualche lievitazione di troppo o è giustificato?

Salta che ti passa

Rigiocando in questa nuova forma New Super Mario Bros. U, mi sono reso conto di una cosa: questo capitolo per Wii U è l'epilogo riassuntivo della parentesi New, nel senso che ne incarna nella maniera più decisa e riuscita gli obiettivi e le pretese. Infatti, fin dai tempi del capitolo per DS, creare in una forma nuovaSuper Mario Bros. implicava mantenersi fedeli al gameplay di base della serie, alla tipologia di ambientazioni, all'interazione via oggetti e power-up con gli elementi dei livelli, a una costante idea di rinnovamento dei livelli: tutto ciò fa NSMBU, e lo fa in maniera pura ed endogena, senza bisogno di affidarsi a deviazioni particolari del gameplay (come l'ossessione per le monete di New Super Mario Bros. 2). In altre parole NSMBU è un gioco di piattaforme tradizionale, che però proprio in questa tradizionalità trova il proprio successo: è estremamente divertente da giocare, vario nelle situazioni e – fondamentale – dotato di un level design eccellente.

Come accennato, il gameplay è quello "di sempre", o almeno è quello che ci si aspetta da un New Super Mario Bros.. Si salta, si corre, si calpestano nemici e si lasciano i gusci di poveri Koopa; si sparano palle di fuoco, di ghiaccio, si distruggono Tartossi sotto l'effetto delle stelle e così via. La formula è chiaramente straordinaria e i controlli, come sempre, sono semplici e funzionali. Segnalo però una curiosa e piccola modifica che è stata apportata a questi ultimi: nel gioco originale era possibile effettuare un salto avvitato premendo, dopo avere effettuato un salto normale, un pulsante fra L, R, ZL e ZR; in questo porting per Switch esso si realizza anche solo premendo una seconda volta il tasto del salto, ed è un cambiamento... particolare, diciamo. È un chiaro tentativo di rendere ancora più semplici dei controlli già di per sé minimali e, superato un primo momento di straniamento, non è una cosa che crea particolari problemi.

Il Leitmotiv delle ambientazioni di New Super Mario Bros. U è il dolce, in un senso particolarmente ampio: scenari all'apparenza tradizionali come giungle e praterie sono ricreati sotto l'aspetto di luoghi che, in teoria, dovrebbero adattarsi a nomi come "Deserto delle torte", "Acque frizzanti", "Ghiacciaio candito"... A conti fatti, però, gli scenari non rispettano in maniera concreta (cioè dal punto di vista artistico) l'idea di partenza, e rimangono, quanto meno a livello concettuale, molto standard. La prateria è la tradizionale prateria, il deserto è il tradizionale deserto, il ghiacciaio il tradizionale ghiacciaio e così via. Ciò non vieta però al gioco di avere i suoi "lampi" di genio estetico: un esempio che vale per tutti, il famosissimo livello con lo sfondo liberamente ispirato a Van Gogh.

I power-up sono un po' una summa quasi completa di tutti quelli che hanno caratterizzati i New Super Mario Bros. precedenti (dal tradizionale Fiore di fuoco al Fungo elica, caratteristico del capitolo per Wii), ma meritano una menzione speciale la Super Ghianda e, ovviamente, la Super Corona. La prima è una particolare ghianda che trasforma Mario e gli altri personaggi nella loro versione scoiattolo volante: con questo potenziamento possono planare in aria per qualche secondo, ed effettuare dei salti avvitati migliori del solito. È un power-up divertente e abbastanza originale, per quanto la possibilità di volare sia tutt'altro che rivoluzionaria. La Super Corona non ha bisogno di presentazioni: è il bizzarro power-up introdotto proprio in questa versione Deluxe, che permette a Toadette di... trasformarsi in Peachette, la quale è... una sorta di Peach, però... è Toadette. Cioè, è Toadette, con l'aspetto di Peach. Abbiamo già riflettuto abbastanza nei mesi passati riguardo l'assurdità della cosa, non soffermiamoci troppo.

Peachette è particolarmente forte: le sue abilità sono molto simili a quelle della forma scoiattolo volante degli altri personaggi, ma i suoi salti avvitati, a differenza di quanto avviene con gli scoiattoli volanti, non sono seguiti da alcuni secondi in cui controllarla è problematico. Insomma è più reattiva, e rappresenta il motivo per cui Toadette è associata dal gioco al grado di difficoltà "facile". Gli altri personaggi giocabili, oltre Mario e Toadette, sono Luigi, Toad giallo, Toad blu e Ruboniglio. I primi tre erano giocabili anche nell'originale, ma solo in multigiocatore: adesso è invece possibile affrontare tutta l'avventura da soli anche nei panni di Luigi o di un Toad. Ruboniglio era, invece, giocabile solo nel DLC New Super Luigi U, di cui parleremo più avanti; per adesso ci basta dire che il livello di difficoltà associato a questo tenero ladruncolo è "molto facile", dato che è sostanzialmente imbattibile e non riceve alcun danno dai nemici. Usare Toadette o Ruboniglio, inoltre, fa aumentare il timer di 100 secondi: se un livello va completato in 200 secondi, giocando con Toadette questo lasso di tempo limite arriva a 300. Il fatto che i sei personaggi giocabili siano liberamente utilizzabili in qualunque momento è piacevole, soprattutto perché ciò permette davvero a chiunque di godersi l'avventura nella maniera che gli è più congeniale. Questo, però, per quanto riguarda il singolo giocatore: nel multi si presenta un problema non indifferente, di cui parlo nel paragrafo finale.

Una cosa di cui non abbiamo ancora parlato è l'effettiva qualità del level design. Ho già fatto riferimento a quella che, in fin dei conti, è proprietà di tutti i platform di Mario migliori: la varietà dei livelli. Ognuno di essi introduce una o più idee nuove; che sia un nuovo nemico, che sia un nuovo tipo di piattaforme, che sia un power-up oppure, ancora, che sia la somma di tutte queste cose: ciò che è certo è che iniziare un livello vuol dire scontrarsi, in genere, con qualcosa di diverso rispetto a ciò che si ha già visto. Anche il ritmo stesso segue tempi differenti: ci sono i momenti più concitati e veloci, dove a questa velocità è necessario coordinare una certa precisione nell'input dei tasti e nel calcolo delle distanze, ma ci sono anche i momenti più ragionati e tendenti all'esplorazione (il livello di esplorazione non raggiunge mai però quello degli ultimi giochi di Yoshi, anche perché il timer è onnipresente sullo schermo). Di riflesso, anche la "caccia" alle Monete Stella (il collezionabile tradizionale dei New Super Mario Bros.) è piuttosto stimolante, proprio perché non è sempre così scontato individuarne la posizione.

Il signore in verde

Metà del pacchetto NSMBUDX è costituita da New Super Luigi U, DLC originariamente rilasciato un anno dopo l'uscita di NSMBU. L'ho giocato per la prima volta in occasione di quest'uscita Switch, e lasciatemi dire che ne sono rimasto sinceramente sorpreso. L'avventura che vede come protagonista l'idraulico verde riutilizza totalmente gli asset del gioco di base, ma è il modo con cui lo fa a renderlo interessante, perché non si tratta semplicemente di aggiungere altri livelli bensì di crearne seguendo una filosofia differente: laddove il timer di NSMBU parte da cifre come 400 o 500 secondi, tutti i livelli di NSLU si mantengono a un massimo 100-200, e questo perché sono rapidissimi. Già il primo livello di quest'espansione lo si affronta col fiato costantemente sul collo, lasciando davvero raramente la presa dal pulsante per la corsa, calcolando al volo distanze e tempi per evitare le tantissime insidie – il livello di difficoltà si mantiene alto per tutti i mondi di gioco, garantendo un'esperienza di gioco sensibilmente diversa rispetto a quella di NSMBU. Inoltre, alla compattezza e dunque alla brevità dei livelli non corrisponde un level design banale o di facili soluzioni, anzi: le Monete Stella sono spesso nascoste davvero bene, e trovarle è solitamente più impegnativo di quanto lo sia in NSMBU.

New Super Luigi U è pieno zeppo di easter egg a tema Luigi, e trovarli è uno spasso.

Il NSLU originale era giocabile solo con Luigi e Ruboniglio (quest'ultima, date le proprietà illustrate sopra, rendeva affrontabile anche per i meno esperti un'esperienza sicuramente impegnativa), mentre adesso è possibile usare anche i due Toad e Toadette. Il discorso già fatto a proposito dell'accessibilità garantita dalla presenza di più personaggi vale, nel caso di questo DLC, ancora di più: di fronte a un alto livello di difficoltà, sta al giocatore decidere in che modo affrontare i livelli per goderseli il più possibile.

Deluxe?

Questa versione Deluxe dona al gioco un valore che, pur non caratterizzando il titolo originale, gli si presta in una maniera a dir poco naturale: la portabilità. Personalmente credo che i platform 2D funzionino generalmente meglio su portatile piuttosto che su console fissa, e che il piccolo schermo ben si sposi con la quantità di elementi a schermo e con le proporzioni dei livelli; e NSMBUDX ha confermato questa mia opinione, avvalorata ulteriormente dalla struttura dei livelli, generalmente abbastanza veloci da permettere partite mordi e fuggi. Lo schermo della console inoltre rende più piacevole una presentazione grafica generale che, diciamocelo, non è esattamente straordinaria: NSMBU è un gioco di ormai 7 anni fa, e su Switch è arrivato in una veste sostanzialmente immutata; a ciò è da aggiungere che l'engine di base è chiaramente lo stesso dai tempi di NSMBW. A onor del vero, la risoluzione nativa è stata aumentata a 1080p, ma ciò non basta a risollevare la poco originalità generale. Dal punto di vista audiovisivo, il problema è esattamente questo (e caratterizzava, certo, anche l'uscita originale): il riciclo. Sopra ho fatto riferimento a parentesi esteticamente felici, cioè a momenti in cui il gioco mette in gioco fondali particolarmente curati, o in generale ambientazioni visivamente interessanti; ma si tratta, appunto, di singoli momenti, di parentesi in mezzo a un'innegabile generale monotonia del design. La neutralità della grafica, che vuole (voleva) essere una trasposizione tridimensionale dell'estetica dei Mario NES, oggi ha sinceramente stufato: va bene una, due volte, poi anche basta. Dal prossimo Mario in 2D, a prescindere dal nome e dall'etichetta che lo accompagnerà, sarà sacrosanto aspettarsi qualcosa di nuovo, di originale. La colonna sonora è pure dimenticabilissima, e anche in questo caso è difficile sopportare ancora oggi l'elemento che ne dovrebbe essere "caratterizzante", cioè i costanti e anti-climatici wah wah.

L'altro merito non indifferente della versione Deluxe è la totalità del pacchetto che pone al giocatore. Il prezzo è tutt'altro che irrisorio (detto chiaro e tondo: 60€ sono troppi), però bisogna dire che chi non ha mai giocato al titolo originale si ritrova oggi una quantità di contenuti di tutto rispetto: 164 livelli (ciascuno con tre collezionabili, dalla rigiocabilità altissima) divisi in due giochi, e una interessante quantità di sfide secondarie da affrontare. Chi non gioca un Mario 2D da anni avrà di che divertirsi; su questo non si può controbattere.

Nel gioco originale era presente il Gioco assistito, che permetteva al giocatore col GamePad di costruire, usando lo schermo touch, delle piattaforme d'aiuto agli altri, oppure di interagire con elementi ambientali vari (come raccogliere monete e colpire blocchi). Switch però non è il Wii U, e non è possibile "replicare" lo schermo di gioco in modo tale da poterci interagire via touch: quindi la modalità è stata tagliata in questa versione Deluxe. Per quanto concretamente comprensibile, si tratta di una scelta piuttosto sbrigativa, forse, dato che le novità a livello di input erano sicuramente bypassabili reinventando il sistema di input in sé. Il problema, diciamolo chiaramente, è che questa versione Deluxe è un progetto molto sbrigativo, e lo si nota anche nelle piccole cose: solo la fretta può spiegare perché i nuovi artwork, rilasciati in giro dalla stampa, non siano poi stati effettivamente... usati come sostituti dei vecchi.

C'è un altro problema, piuttosto fastidioso, che caratterizza questa versione Deluxe: Toad blu e Toad giallo occupano adesso un solo slot, dunque il giocatore deve decidere necessariamente se usare uno o l'altro e ciò vuol dire che, a schermo, può esserci un solo Toad alla volta – o Toad blu, o Toad giallo. Ora, questo sottintende che, giocando in 4, un giocatore deve necessariamente usare uno dei due personaggi facilitati, cioè Toadette e Ruboniglio, e quindi necessariamente giocare con 100 secondi in più nel timer.

Conclusione

Pro

★ Divertentissimo, dall'alta giocabilità e dall'ottimo level design
★ Tanti contenuti

21/30
Contro

★ Porting sbrigativo e conseguente prezzo esagerato
★ La formula estetica dei NSMB ha fatto il suo tempo

New Super Mario Bros. U Deluxe è un ghiotto pacchetto di livelli ben composti, genuinamente divertenti, sempre vari nelle situazioni e dal ritmo solitamente serrato. Il problema principale sono la povertà e ripetitività della componente artistica, la quale, dopo una decina di anni di New Super Mario Bros. e seguiti, mi è parsa oggi più indigesta che mai. Il porting in sé è chiaramente sbrigativo, un contentino veloce per attrarre qualche vendita facile, ed è sicuramente saltabile da chi ha già giocato a dovere al gioco originale. Se invece non toccate un Mario 2D da anni, questa è sicuramente un'occasione interessante (e si spera l'ultima) per (ri)scoprire il modello NSMB: una formula che, nel bene e nel male, non dimenticheremo facilmente e a cui necessariamente dovranno guardare anche i futuri capitoli della serie.

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