Recensione – Paper Mario

Divorate JRPG a colazione? O siete giocatori occasionali e non sapete neanche cosa rappresenta la "G" in JRPG? Non serve rispondere. In entrambi i casi Paper Mario è stato creato per voi.

Questa è la chiave per spiegare il successo di Paper Mario, una pietra miliare della serie di Mario che chiunque dovrebbe provare almeno una volta. Dopo averlo rigiocato di recente (potete guardare l'avventura su YouTube) e visto che adesso si trova anche su Nintendo Switch Online, è giunta l'ora di mettere nero su bianco: cosa rende Paper Mario così buono?

Una risposta a Final Fantasy

Paper Mario è stato sviluppato da Intelligent Systems alla fine degli anni '90, quando i giochi di ruolo si affacciavano per la prima volta nella dimensione mainstream occidentale. Agli occhi dei più – persino del presidente di Nintendo, Hiroshi Yamauchi – apparivano come giochi noiosi per gente noiosa. Paper Mario ha risposto risolvendo tutti i difetti, o presunti tali, del genere.

Un bersaglio comune delle critiche erano le battaglie a turni. Per intenderci, nei primi Final Fantasy il giocatore doveva scegliere una mossa, stare fermo a guardare mentre l'esito veniva descritto mediante testo e numeri, e poi rimanere a guardare per tutta la durata del turno avversario. Col trascorrere degli anni, Final Fantasy ha introdotto degli innesti dal genere action per rendere le battaglie più dinamiche, come l'Active Time Battle a partire da Final Fantasy IV, Sabin in VI, Squall e Zell in VIII e via dicendo, ma nulla che si discostasse radicalmente dalla filosofia tradizionale.

La soluzione di Paper Mario per le battaglie

Super Mario RPG e Paper Mario hanno risposto con i comandi azione: una volta scelta una mossa bisogna premere un pulsante al momento giusto per infliggere più danni. Allo stesso modo è possibile subire meno danni durante il turno avversario. Questa meccanica assolve due scopi:

  1. Coinvolge attivamente il giocatore nel corso di tutta la battaglia, senza tempi morti.
  2. Creare suspense, perché un comando corretto può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Grazie alla varietà degli attacchi a disposizione di Mario e dei nemici, inoltre, ogni battaglia è diversa e l'esito non appare mai scontato.

Circa metà del tempo dello sviluppo è stato speso sulle battaglie. Siamo stati molto attenti su due aspetti: prima di tutto ci siamo assicurati che il giocatore non trascorresse troppo tempo fermo senza fare nulla. Secondo, abbiamo fatto in modo che la difficoltà non fosse così alta da escludere alcuni giocatori. In questo modo siamo riusciti a creare un sistema di battaglia divertente, con un livello di tensione "piacevole".

Ryota Kawade, chief director (Fonte: Shmuplations, nostra traduzione in italiano)

Un altro bersaglio delle critiche negli RPG vecchio stampo erano gli incontri casuali. In Final Fantasy, Dragon Quest e persino Pokémon si camminava tranquillamente quando all'improvviso lo schermo diventava nero e cominciava una battaglia. Paper Mario invece non ha incontri casuali, tutti i nemici sono visibili nel mondo di gioco e si possono evitare. È persino possibile colpirli prima che inizi la battaglia, una meccanica che ha debuttato in questo gioco e che sarebbe stata ripresa in tutti i Mario RPG.

Così Paper Mario ha convinto i giocatori occasionali e hardcore al tempo stesso: ha teso la mano ai neofiti e li ha accompagnati gradualmente alla scoperta delle gioie del genere RPG.

La passione per l'esplorazione

Final Fantasy è ricco di ambientazioni affascinanti, ma non eccelle nel gameplay fuori dalle battaglie. In Paper Mario, invece, l'esplorazione è curata quanto le battaglie stesse. Nel corso dell'avventura si acquisiscono nuove abilità quasi in stile Zelda: c'è il compagno sapientone che descrive i nemici (Goombario = Navi), un modo per rompere certe pareti (Bombette = bombe), un modo per colpire e collezionare gli oggetti distanti (Kooper = boomerang), un modo per oltrepassare i precipizi (Parakarry = Piuma di Roc), un modo per illuminare l'area circostante (Watt = lanterna) e così via. La varietà non manca, il risultato è una progressione sempre fresca e interessante, con tanti segreti da scoprire e oggetti da raccogliere. Questo è anche uno dei miglioramenti più significativi di Paper Mario rispetto a Super Mario RPG.

Purtroppo l'esplorazione non è tutta rose e fiori. Per ogni area ben architettata, ci sono altrettante aree appesantite inutilmente da fetch quest ("vai a prendere quell'oggetto e torna indietro") e backtracking ("torna nel luogo in cui sei appena stato") che non aggiungono nulla all'esperienza generale. Un esempio è il Toy Box del capitolo 4, che richiede di entrare e uscire ripetutamente dall'area, oppure Flower Fields nel capitolo 6, che richiede di fare avanti e indietro per soddisfare le richieste di alcuni personaggi. Tutto sommato comunque la mia opinione è decisamente positiva: sia se vi trovate nella mappa, sia se vi trovate in battaglia, Paper Mario non scade mai nella noia.

Nota di demerito per il capitolo introduttivo: per l'intera durata del prologo non è possibile usare i comandi azione, proprio quando il gioco dovrebbe fare una buona impressione sui nuovi giocatori.

Una risposta a Super Mario Bros.

E se invece amate gli RPG e pensate che i giochi di piattaforme siano poco interessanti? Paper Mario risponde ai Mario classici imponendosi come l'altro lato della medaglia.

Vedete, i platformer come Super Mario Bros. vanno dritti al punto, sono sprovvisti di storia e world building. Questo è del tutto normale, perché il fulcro di quei giochi è il puro e il solo gameplay: la soddisfazione dei controlli, il movimento, il level design. Paper Mario invece punta tutto sulla storia con personaggi interessanti e dialoghi divertenti. Ciò lo rende lo spin-off ideale, perché complementa la serie principale con tutto ciò che in essa è assente.

Una storia appassionante

Come nel tipico gioco di Mario la storia inizia con Bowser che rapisce la principessa Peach, ma le cose prendono una svolta inaspettata quando Mario viene sconfitto e si ritrova ad allearsi con Goomba e Koopa amichevoli per tornare in carreggiata. È importante notare che non si tratta di esemplari generici della loro specie, bensì di personaggi originali veri e propri dotati di un nome, una personalità, un design unico e un arco narrativo. Per esempio, Kooper è un Koopa temerario che ama l'avventura, Sushie è un Pesce Smack con lo spirito materno e la passione per le storie romantiche, e così via: questi sono i compagni che affiancheranno Mario nella storia e nelle battaglie. Sono interessanti anche i personaggi secondari come il carismatico archeologo Kolorado e gli antagonisti come l'originalissimo Tubba Blubba. Persino i nemici comuni hanno più personalità rispetto al tipico gioco di piattaforme. Grazie agli intermezzi tra un capitolo e l'altro, infine, è possibile scoprire come se la passa la principessa Peach mentre è intrappolata nel suo stesso castello.

Il problema di molti di questi personaggi è che il loro sviluppo nella storia... è il minimo sindacale. I compagni come Kooper e Sushie hanno a malapena una backstory, e pur rimanendo presenti nella squadra fino alla fine dell'avventura, il loro arco narrativo si esaurisce troppo in fretta: raramente aprono bocca dopo il capitolo in cui sono stati ottenuti. Anche gli antagonisti, fatta eccezione per una cerchia ristretta di maggior qualità, appaiono solo in un capitolo per poi cadere nel dimenticatoio. Il primo Paper Mario può anche soddisfare chi cerca un Mario con un approccio narrativo, ma – non uccidetemi – da questo punto di vista non è all'altezza né del gioco che lo precede (Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars), né di quelli che lo succedono (Paper Mario: Il Portale Millenario, Super Paper Mario e i migliori Mario & Luigi). È solo un primo passo verso qualcosa che nella metà degli anni 2000 sarebbe diventato veramente stupefacente.

È necessario segnalare, mentre siamo sul tema della storia, che il gioco non è in italiano. Le uniche lingue disponibili sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco e il giapponese. Nel Mario's Castle stiamo lavorando a una traduzione non ufficiale, ma ci vorrà ancora tanto tempo per vederla.

Strategia e accessibilità

Il genere degli RPG non è amato solo per la componente narrativa. Un altro ingrediente fondamentale è la strategia nella costruzione dei personaggi, e anche in questo Paper Mario riesce a soddisfare sia gli esperti che i giocatori occasionali. Spesso negli RPG bisogna tenere traccia di diversi sistemi: ora c'è il sistema dell'equipaggiamento, poi c'è il sistema della Materia (cito di nuovo Final Fantasy VII), oppure il sistema delle abilità (IX) e ancora magie blu, evocazioni e chi più ne ha più ne metta. Paper Mario riesce a sintetizzare tutto brillantemente in un unico sistema che risulta intuitivo, snello e profondo al tempo stesso: le tessere. Nel corso del gioco potete ottenere una quantità limitata di Badge Points (Punti Tessera) da spendere per equipaggiare le tessere. Le tessere fanno davvero tutto: determinano quali mosse potete usare in battaglia, quali abilità passive possedete e persino le vostre statistiche. Sì, perché in Paper Mario l'attacco e la difesa non aumentano salendo di livello: dipende tutto solo ed esclusivamente dalle tessere. All'inizio può sembrare limitante, ma andando avanti diventa chiaro che questo sistema è profondamente flessibile e permette di esprimere la propria creatività escogitando innumerevoli strategie diverse. Un aspetto chiave di questa meccanica è che i punti non si spendono permanentemente: tra una battaglia e l'altra è possibile cambiare le tessere per sperimentare e adattarsi di volta in volta alle situazioni nuove che il gioco propone.

E l'esperienza? E i livelli? Ci sono, ma servono solo ad aumentare tre statistiche: gli Health Points (Punti Vita) che determinano la salute in battaglia, i Flower Points (Punti Fiore) che determinano quanti attacchi speciali si possono usare, e infine, appunto, i Badge Points (Punti Tessera). Tutto questo vale solo per Mario, non per i suoi compagni: un compromesso giusto per non appesantire il ritmo di gioco, considerata la notevole mole di alleati. L'unica pecca di questo sistema è che aumentare i Badge Points è senza dubbio la strategia dominante, e il numero massimo è facile da raggiungere. Questo significa che tutti i giocatori finiranno il gioco con statistiche pressoché identiche, a meno che non decidano volontariamente di trattenersi per rendere il gioco più difficile.

I meriti unici di Paper Mario

Cessiamo di fare confronti con gli altri giochi e parliamo di ciò che rende Paper Mario... Paper Mario.

L'estetica del gioco è unica, specialmente per l'anno in cui è nata. Ciascun personaggio è uno sprite 2D dotato di poche animazioni, con la scusa che è fatto di carta, e cammina all'interno di un mondo 3D. L'effetto è sorprendentemente convincente, per merito anche di alcuni tocchi geniali come le case che si aprono come scatole di cartone. Così Paper Mario si è ritagliato uno stile tutto suo, un mix originale tra 2D e 3D che ancora oggi fa una splendida figura.

Abbiamo scelto questa direzione perché pensavamo che i giocatori fossero stanchi della grafica 3D in CG della PlayStation e delle altre console. È difficile realizzare personaggi dall'aspetto carino con i modelli 3D, giusto? Persino Mario era fatto con i poligoni in Mario 64, quindi pensavamo che sarebbe stato bello offrire qualcosa di diverso, e ci è venuto in mente di realizzare il mondo di Mario con un tocco di pastelli. Tuttavia, fare tutto il mondo in 2D come un gioco per Super Nintendo e pubblicarlo sull'N64 non avrebbe avuto senso, quindi gli abbiamo dato profondità e l'abbiamo realizzato in 3D. Penso che sia stato confezionato con molta cura.

Hiroyasu Sasano, Technical Support (Fonte: Game In Japanese)

Allo stesso modo, la colonna sonora ha uno stile unico e memorabile. Un dettaglio che amo particolarmente è come la musica varia in base alla posizione di Mario nella mappa: per esempio, a Toad Town si può sentire la versione "di base" della melodia mentre si cammina per le strade della città, ma appena si entra nel negozio di tessere si aggiunge una batteria che conferisce al brano un'impronta reggae; poi ci si dirige verso un portale fiorito e si sente un rilassante carillon; poi si entra nella casa di Merlon (Merlocchio) e si sentono dei synth misteriosi. Il risultato è un accompagnamento musicale sempre appropriato alla situazione e mai ripetitivo. Anche le battaglie hanno un tema orecchiabile, e ciascun boss è accompagnato da un brano unico, confezionato su misura. È difficile da descrivere, ma la colonna sonora di Paper Mario ha uno stile "da Paper Mario", un sound inconfondibile che non si può separare dall'atmosfera del gioco, e non esiste davvero un complimento migliore.

Artisticamente, insomma, Paper Mario è una fucina di creatività che non mostra affatto i segni dell'età. Chiunque può giocarci oggi e apprezzarlo esattamente quanto nel 2000.

Qual è la versione migliore? Funziona bene su Nintendo Switch Online?

Nel momento in cui scrivo, la versione per Nintendo Switch Online è la più accessibile, ma è sporcata da un paio di difetti che abbiamo documentato nel dettaglio in questo articolo. In particolare, in alcune sezioni il gioco rallenta e in altre può addirittura crashare. Se volete giocare in TV, per adesso raccomandiamo maggiormente le versioni Wii o Wii U, la versione originale per Nintendo 64 o, se possedete una copia del gioco, un buon emulatore. Se però vi piace l'idea di giocare in modalità portatile, allora non fatevi troppi problemi e tuffatevi su Nintendo Switch Online: probabilmente non incontrerete i difetti descritti sopra o non ci farete caso e vi godrete ugualmente l'avventura. Assicuratevi solo di usare i punti di sospensione per non correre alcun rischio.

Conclusione

Le pagine belle

★ Buona storia con personaggi variegati e situazioni interessanti
★ Le battaglie offrono strategia grazie al sistema delle tessere, e dinamismo grazie al sistema dei comandi azione
★ Le fasi d'esplorazione sono molto curate
★ Esteticamente è ancora una perla
★ La colonna sonora è unica e memorabile

Le pagine brutte

★ Lo sviluppo dei personaggi è poco e non sorprende mai
★ Un po' di backtracking e delle sidequest noiose acciaccano il ritmo del gioco

27/30

Paper Mario è un gioco ricco di personalità che unisce l'approccio narrativo e la strategia degli RPG all'accessibilità e la dinamicità della serie principale. Non è il Mario RPG definitivo, ma è una pietra miliare che chiunque dovrebbe provare almeno una volta.

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