In una recente intervista, Shigeru Miyamoto ha condiviso alcune considerazioni personali sulla filosofia di design adottata negli anni, sul rapporto con Mario e sugli obiettivi per il futuro.
Cambiare la direzione creativa è uno dei suoi obiettivi: per molto tempo ha cercato di preservare una certa consistenza, cosa che ha aiutato a consolidare il personaggio nell’immaginario collettivo ma che allo stesso tempo rischia di irrigidirlo eccessivamente. Per questo motivo Miyamoto sta cercando di fargli vivere nuove situazioni: un approccio più dinamico, infatti, può permettere al personaggio di stare al passo coi tempi e rispondere alle esigenze delle nuove generazioni.
Oggi mi interessa creare nuove opportunità per un pubblico più vasto.
A tal proposito Miyamoto ha tracciato una serie di paralleli con Topolino, che ha continuato a evolversi anche dopo la morte di Walt Disney e che rappresenta per l'autore un modello di ispirazione – ma anche una meta. Ha affermato, per esempio:
Molti genitori preferiscono tenere i loro figli lontani dai videogiochi, mentre non si fanno problemi a far guardare loro i film Disney. Non possiamo effettivamente considerarci in competizione finché i genitori non si sentiranno a proprio agio anche con i nostri giochi.
Non c’è alcun dubbio sulle potenzialità di Mario, dunque, ma servirà ancora tempo prima che possa raggiungere la notorietà universale della mascotte di Disney. La costruzione del parco a tema Super Nintendo World e il film animato attualmente in produzione sembrano certamente un passo verso questo obiettivo. Miyamoto ha concluso:
Continuerò a lavorare su nuove idee che portino sorrisi in tutto il mondo, senza concentrarmi troppo su ciò che abbiamo già creato.
Lo scorso ottobre Shigeru Miyamoto è stato insignito del titolo di bunka kōrōsha, un riconoscimento annuale del governo giapponese dedicato a chi ha dato un grande apporto culturale alla nazione.
Fonte: Nikkei