Nintendo è ormai il sinonimo indiscusso dei giochi family-friendly, soprattutto per quanto riguarda il suo franchise numero uno, ovvero il mitico Super Mario. I giochi dell'idraulico baffuto, infatti, sono sempre stati allegri, colorati e adatti ai giocatori di tutte le età.
Non si può negare, però, che i giochi di Mario di una volta osassero decisamente di più rispetto ai titoli più moderni. Certe volte, i grandi classici con cui noi tutti siamo cresciuti prendevano delle pieghe inaspettatamente mature, facendoci quasi chiedere come sia stato possibile che dettagli del genere siano passati tranquillamente attraverso il sistema di classificazione per età.
Un esempio lampante ce lo dà Mario Power Tennis, uscito originariamente su Nintendo GameCube nel 2005 (qui in Europa). A prima vista, tutto sembra normale: si tratta del classico spin-off sportivo di Super Mario, ambientato nell'amichevole e coloratissimo Regno dei Funghi. Il gioco offre un ampio roster di personaggi tra cui scegliere: oltre ai personaggi principali (Mario, Luigi, la Principessa Peach, Bowser, ecc.) sono disponibili anche alcuni nemici, come Bowser Junior, Koopa, Boo o Tipo Timido.
È proprio quest'ultimo personaggio a nascondere un dettaglio quasi scandaloso per un gioco di Mario: come alcuni di voi sapranno: Tipo Timido, come gli altri personaggi, ha una cutscene speciale che si può vedere quando si vince un trofeo nei suoi panni. Solitamente si tratta di filmati con simpatiche gag slapstick, ma quella di Tipo Timido contiene una scena che sarebbe quasi da PEGI 18, più che PEGI 3.
All'interno della cutscene, troviamo Luigi che si accinge a dare il trofeo a Tipo Timido, che nel frattempo sta salendo dei gradini. All'improvviso, però, inciampa, facendo cadere la maschera che usa per coprire il suo volto. Il povero Luigi, rimasto scandalizzato da tale vista, indietreggia per la paura, addirittura cadendo a terra con il suo deretano.
Di certo nessuno si aspetterebbe una cosa del genere in un gioco all'apparenza così innocente, soprattutto se targato Nintendo. Tuttavia, si sa, erano altri tempi, e cose del genere oggidì non passerebbero tanto facilmente.