Le prime voci di corridoio su un film d'animazione di Super Mario risalgono alla fine del 2017, con l'annuncio ufficiale subito dopo l'incontro di Nintendo con gli azionisti il 31 gennaio successivo.
Il problema che spiccava su tutto era però: il film lo farà Illumination. Quella dei Minion. Quella di Pets. Quella di quel film orrendo sulla Pasqua con l'attore del film di Sonic (ve l'eravate dimenticato, eh?). E vabbè, Nintendo e Universal stavano già in affari per la questione di Super Nintendo World (in progettazione nello stesso periodo)... ma Universal possiede anche Dreamworks, perché non farlo fare a loro? Che avranno un curriculum altalenante, ma almeno hanno fatto più di 1 film decente nella loro storia. E invece Ninty ha dovuto scegliere Illumination, la casa nota per correre meno rischi possibile, tagliare i costi dove possibile, e arruffianarsi i bambocci con i peti e le banane. Vi linko questo mio articolo che avevo scritto all'epoca dell'annuncio ufficiale.
Illumination aveva già adattato due classici della letteratura americana per bambini: Lorax e Il Grinch, con risultati... discutibili. Onestamente, l'unica cosa memorabile del Grinch Illumination è essere associato a uno dei falsi leak più famosi della storia di Smash Bros. E i registi del film? Aaron Horvath e Michael Jelenic, gli stessi del film di Teen Titans Go, un'altra serie ampiamente disprezzata, almeno nella camera dell'eco degli youtuber americani che si occupano di animazione.
Inutile negarlo, la paura era tanta: Miyamoto avrebbe permesso che rendessero ridicolo Mario? Mario che scoreggia è più accettabile per lui di un personaggio originale in un Paper Mario? Ma basta preamboli, Super Mario Bros. Il Film è uscito. Qual è il verdetto?
Iniziamo accennando al precedente ingombrante: il film Super Mario Bros. del 1993. Nato sotto una cattiva stella, aveva sofferto di una serie di problemi: numerosi cambi in corsa di registi e sceneggiatori, Bob Hoskins incazzatissimo col mondo, Nintendo che aveva dato i diritti ma non gliene importava molto di cosa veniva fuori, un'estetica che non c'entrava niente con Mario e sembrava più una pallida imitazione del Batman di Tim Burton... se volete, qui c'è un articolo che ripercorre la storia di questo lungometraggio.
Almeno da quest'ultimo punto di vista non ci sono problemi: ai nuovi design dei protagonisti ci si abitua abbastanza presto e il Regno dei Funghi è colorato e vibrante come non mai: dalla città principale che sembra proprio Super Nintendo World, o forse è il contrario, ai numerosi ambienti che i personaggi attraversano, è tutto molto bello da vedere. Per non parlare delle citazioni sullo sfondo, numerosissime e non tutte ovvie, che possono giustificare anche una seconda visione.
Il grande problema del film è la trama. Precedentemente vi avevo parlato dell'effetto Welcome to Raccoon City, adattamento dei primi due Resident Evil in cui tentavano di infilare talmente tante cose in un film che non arrivava neanche alle due ore, che il risultato finale era una corsa continua da una svolta di trama all'altra, senza il tempo di respirare. Per dire, di recente ho visto anche Dungeons & Dragons – L'onore dei ladri, e da tizio che non sa assolutamente niente di D&D l'ho apprezzato e ho trovato che avessero dato il giusto minutaggio a tutto. Ma L'onore dei ladri dura due ore e un quarto, mentre il film di Mario solo un'ora e mezza. Quindi sì, l'effetto Raccoon City c'è soprattutto verso la fine del primo atto e durante il finale, con moltissimi momenti anche importanti nello sviluppo dei personaggi fatti talmente di fretta da non lasciare il tempo di metabolizzarli.
Ciò si risolve un po' nel secondo atto, quando si arriva nel Regno della Giungla (dove vivono i Kong), ambientazione già vista nei trailer a cui segue una scena d'azione molto ben fatta e divertente. Il finale torna a essere un po' affrettato, e manca un graduale aumento della tensione.
La mia delusione più grande alla prima visione è stata il personaggio di Bowser. Sarà che i trailer ci hanno ingannato e l'hanno fatto sembrare molto più badass del normale, ma appena ha spiegato la sua motivazione mi sono cadute le braccia. Ma rivedendo il film mi sono dovuto ripetere mille volte: ricordi i giochi? Ricordi Super Mario Odyssey? Ricordi financo Paper Mario? Bowser è sempre stato così, la sua motivazione è sempre stata quella. Colpa di Galaxy e delle fanfiction sul forum del Mario's Castle se ci aspettiamo qualcosa di diverso da Bowser, ve lo dico io. Non so, in Galaxy Bowser mi è sempre sembrato enorme e minaccioso più che in ogni altro gioco, anche se voleva solo una torta. Effetto Mandela confermato. Detto ciò, non è uno spoiler se avete ascoltato la colonna sonora, Jack Black che canta dev'essere tutta un'altra cosa rispetto a quel disastro di autotune che abbiamo avuto in italiano.
A proposito dell'italiano, voglio rassicurare tutti: a dispetto dei duecentomila meme usciti dopo il trailer d'annuncio dei doppiatori originali, che affibbiavano ogni ruolo a talent italiani di dubbio gusto, non ci sono youtuber o influencer o roba del genere tra le voci italiane. L'unica vera guest star è forse Claudio Santamaria, ma anche lui rispetto ai tempi di Batman Begins ha fatto passi da gigante... già la seconda volta che menziono Batman in questa recensione, qualcosa non quadra. Il cameo (anzi... i cameo) di Charles Martinet è mantenuto anche in italiano, anche se alla prima visione non l'avevo notato. Sentivo un accento strano e, non chiedetemi perché, (forse il mio cervello aveva Lorax della Illumination in background) pensavo fosse Danny DeVito.
Tornando alla colonna sonora, è opera di Brian Tyler, che ha nel curriculum vari film di Fast & Furious e della Marvel, e mi ha colpito in positivo: incorpora una quantità immane di richiami alla musica della serie di Mario, da Super Mario Bros. 3 a Galaxy e Captain Toad: Treasure Tracker. Ci sono perfino un paio di canzoni prese senza modifiche dai videogiochi che mi hanno fatto diventare quel meme di Leonardo DiCaprio che indica la TV. Come indicano super chiaramente i crediti, Nintendo e nello specifico Koji Kondo hanno seguito attentamente anche questo lato del film. E le canzoni non originali? Eh... lì la colonna sonora scende di qualità: sono veramente le scelte più ovvie e scontate possibile, e cosa peggiore, non c'entrano quasi mai niente con la scena che accompagnano. Perfino io che di musica sono ignorante come un caprone le ho riconosciute tutte, e non è un buon segno.
In ottemperanza ai miei doveri di amico, ho visto il film al cinema ben due volte: devo dire che la seconda visione mi ha convinto molto di più. Sarà che sapevo già cosa aspettarmi e avevo già messo via le pretese assurde, ma mi è salito da un 6 a un 7. Questo è il più grande consiglio che posso dare a chiunque vada a vedere il film: non aspettatevi cose assurde. Non aspettatevi estesi riferimenti a Luigi's Mansion, non aspettatevi il ritorno di Mastro Toad, non aspettatevi Sogghigno o Dimensio. Nintendo ha seguito ogni momento della produzione del film e si vede, con l'eccezione di qualche scena un po' audace per compiacere il pubblico occidentale. Ci sono un paio di momenti che darebbero a chi non apprezza l'onnipresenza dei Toad il desiderio di sganciare una bomba al napalm (o almeno un fungicida) sul mondo del film, ma a parte quello c'è una buona rappresentazione di creature provenienti da tutti i giochi. Della serie principale, ovvio, non sia mai. Insomma, ci sono perfino il Pungipalla e i Pippy, se non è amore questo.
La parte iniziale del film, quando Mario e Luigi sono ancora a Brooklyn, è quella che si distacca di più dai videogiochi. Non saprei se definirlo un omaggio al film del '93 o al vecchio canon della serie animata, visto che un'origin story del nostro idraulico non può avvenire in molti altri modi, diciamolo. Ora ci sono un paio di pagine da creare sul nostro Wiki, se capite cosa intendo. E credo che questo renda il film un isekai, qualunque cosa significhi.
Molti altri spunti finora inesplorati (tipo: che ci fa una principessa umana a capo di una stirpe di funghi?) sono accennati ma non spiegati del tutto, si vede che lasciano la porta aperta a un sequel... a proposito, rimanete fino alla fine dei titoli di coda! E rimanete anche sintonizzati sul Mario's Castle, visto che a breve uscirà anche un articolo con spoiler perché ci sono certe cose che mi sto mordendo la lingua per non dirle giuro.
Devo per forza spendere qualche parola sulla discrepanza tra i punteggi di critica e pubblico su Rotten Tomatoes... anche se #questoparagrafononlovolevofare. Mentre scrivo il punteggio di critica è 56%, quello del pubblico 96%. Va anche notato che le recensioni della critica considerate sono 206, quelle del pubblico più di 5000. In caso non sappiate bene cosa vogliono dire queste percentuali, sono le percentuali di recensioni positive (ovvero sopra il 6/10 o punteggi equivalenti). Non rappresentano in nessun modo la percentuale di "bontà" di un film. Non vuol dire che la media dei voti della critica sia 5,6.
Non amo Rotten Tomatoes o gli aggregatori simili che esistono per i videogiochi, penso che i punteggi a percentuale siano fuorvianti e inoltre particolarmente soggetti a review bombing. Se andiamo a vedere il social superiore dei film, Letterboxd, il film di Mario giace a un dignitosissimo 3,5 come valutazione media. Penso che sia il voto che si merita, che in un futuro sequel esplorino alcune cose qui solo suggerite e soprattutto che facciano passare a Mario e Luigi più tempo insieme. Anzi, proprio che utilizzino di più Luigi, qui non fa quasi niente.
★ Un sacco di riferimenti per noi fan di Mario
★ Animazione vibrante e colorata
★ Nessuna battuta troppo cringe
★ Nessuno youtuber a doppiare
★ Trama estremamente basilare
★ Poche sorprese
★ Canzoni non originali scelte a caso
★ Luigi non fa quasi niente
Un film semplice e divertente, pensato per i fan. E per i bambini piccoli. Ma soprattutto per i fan. Se non vi aspettate null'altro che questo, sarete soddisfatti. Decisamente uno dei migliori film della Illumination.